Nuove regole per l’elezione dei vescovi in Cina che rafforzano il controllo della Bcccc, Bishops Conference of the Catholics Church in China, la conferenza dei vescovi cinesi che è appoggiata dal governo e non è riconosciuta dalla Santa Sede. In base alle nuove disposizioni, entrate in vigore in aprile ma delle quali si sa solo da qualche giorno, una diocesi deve cercare l’accordo con la Bcccc e con la commissione per gli affari religiosi per poter iniziare il processo di elezione e di ordinazione di un nuovo vescovo. La vecchia normativa invece, più snella, prevedeva solo che la diocesi dovesse gestire la procedura a livello provinciale. “La modifica – ha commentato Anthony Lam Sui-ki, ricercatore della diocesi del centro studi dello Spirito Santo di Hong Kong – rappresenta un passo indietro perché blocca la normalizzazione della vita della Chiesa in Cina. Ma allo stesso tempo ricorda ai vescovi ordinati dal Vaticano che devono essere coraggiosi e non farsi impaurire dalle autorità”. Le relazioni tra la Cina e il Vaticano sono negli ultimi anni particolarmente tese.
Nuove regole per l’elezione dei vescovi in Cina, governo decide nomi
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