Una esplosione in una zona del check-in del principale aeroporto internazionale di Shanghai, Pudong, ha provocato il ferimento di almeno quattro (forse cinque tra cui lo stesso attentatore, secondo altre fonti) persone ma non ha causato alcuna interruzione ai voli. L’esplosione è avvenuta intorno alle 2:20 locali (le 7.20 in Italia) e pare sia stata causata da una sorta di esplosivo fatto in casa, anche se tutto è ancora molto confuso. L’esplosione è avvenuta al terminal 2, nei pressi delle aree del check in di Philippine Airlines e Thai Airways. Tra i feriti, quattro non sarebbero in pericolo di vita. Secondo L’agenzia Nuova Cina, il quinto ferito sarebbe l’attentatore che dopo aver gettato un oggetto, forse una bottiglia con esplosivo, si sarebbe tagliato la gola. Soccorso, versa in condizioni critiche.
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Esplosione, forse bomba, all’aeroporto Pudong di Shanghai, 4 feriti
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Niente sesso e golf, siamo cinesi
Niente sesso fuori del matrimonio, niente banchetti, niente partite di golf: sono alcune delle novità’ introdotte dal comitato centrale del Partito comunista cinese (Pcc) nel decalogo di comportamento per i suoi militanti. Le nuove regole sono state adottate in una riunione che si e’ tenuta il 12 ottobre e sono state diffuse oggi dai media cinesi. L’agenzia Nuova Cina sottolinea che il divieto di “abitudini stravaganti nel bere e nel mangiare” e quello di giocare a golf non erano contenuti nella precedente versione del ‘decalogo’. Nuova anche la norma che condanna l’ adulterio e impone di militanti del Partito di “gestire delle famiglie armoniose”. In Cina non esiste un organismo statale addetto a combattere la corruzione, attività’ riservata alla Commissione centrale per le Ispezioni di disciplina (Ccid), che e’ un organo del Pcc. La temuta Ccid e’ presieduta da Wang Qishan, un alleato del presidente Xi Jinping, che tre anni fa ha intrapreso una lotta senza quartiere alla corruzione che secondo lui minaccia la legittimità’ a governare del Partito stesso. “I membri del Partito devono separare gli interessi privati da quelli pubblici, mettendo quelli pubblici al primo posto”, afferma tra l’altro il nuovo decalogo secondo Nuova Cina.
fonte: beniamino natale per Ansa
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Limitato a Shanghai il numero di turisti ai giardini del mandarino Yu, si teme la ressa
Dopo l’incidente che a capodanno ha causato 36 vittime per la folla, la municipalità di Shanghai ha deciso di limitare il numero di persone che potranno accedere al giardino del mandarino Yu, il più famoso luogo turistico della città, unica memoria della Shanghai antica. Qui, tradizionalmente, i turisti stranieri e cinesi sono migliaia ma aumentano soprattutto durante i festeggiamenti del capodanno cinese che cade oggi, dove si uniscono a moltissimi locali. Le autorità, temendo la folla, hanno già cancellato il tradizionale Festival delle Lanterne e hanno deciso di limitare a 40.000 persone l’ingresso al complesso che contiene, oltre al palazzo storico del mandarino, anche centinaia di negozi di souvenir, te e pietre preziose. Oltre alla limitazione numerica, le autorità hanno deciso di limitare l’accesso e di rendere a senso unico, il ponte a zig zag sul laghetto nel complesso, dinanzi alla casa da te. La notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio scorsi oltre 300 mila persone erano sul Bund, il lungofiume di Shanghai, per assistere ai fuochi d’artificio che salutavano il nuovo anno, quando da un ristorante furono gettati dei soldi poi scoperti essere falsi. La calca creatasi per cercare di prendere i soldi, provocò la morte di 36 persone.
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Addio anno del cavallo, stasera in Cina arriva l’anno della capra
Come spesso accade in Cina, i numeri sono spaventosi. Secondo dati del governo, nei 40 giorni delle festività per il nuovo anno lunare, i cinesi hanno compiuto 2,8 miliardi di spostamenti in treno, aereo, automobile o nave. Quella che è stata chiamata “la più grande migrazione della storia” avrà il suo culmine alla mezzanotte di domani, 19 febbraio quando l’anno del cavallo lascerà il posto a quello della capra. Per regali e, soprattutto, cibo, i cinesi spenderanno 100 miliardi di dollari – circa il doppio, è stato calcolato, di quello che spendono gli americani nel fine settimana di Thanksgiving. Ogni secondo vengono acquistati 1032 biglietti di treno (questo è successo per alcuni giorni di seguito in dicembre, poi i biglietti sono andati esauriti, secondo il sito web delle Ferrovie cinesi). Per i cinesi, il Capodanno Lunare, che tutti chiamano Chunjie (festa di primavera), è l’occasione per le lunghe cene di famiglia e tutti coloro che vivono e lavorano lontano dal loro luogo natale, tornano per unirsi alla famiglia allargata nelle celebrazioni. Oltre alle cene, la tradizione vuole che il nuovo anno venga accolto con fuochi d’artificio a volontà, ma quest’anno forti limitazioni sono state poste in 138 città, compresa la capitale Pechino, in nome della sicurezza e della lotta all’inquinamento dell’aria – uno dei problemi che assillano la popolazione urbana della Cina. Sui media si è dibattuto a lungo sull’identificazione precisa dell’animale indicato dall’ideogramma cinese “yang”, che si riferisce indifferentemente a pecore, capre e arieti. Huan Yang, che l’agenzia Nuova Cina presenta come “studioso del ruolo della pecora/capra nella tradizione cinese”, ha spiegato che l’animale giusto è la capra, perché “lo Zodiaco cinese è una tradizione della popolazione han (quella maggioritaria della Cina, ndr) e le capre erano gli animali più frequentemente allevati dai cinesi han”. Lo Zodiaco si articola sull’alternanza di 12 animali – topo, bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane e maiale – ai quali viene associato uno dei cinque elementi fondamentali – legno, fuoco, terra, metallo e acqua. L’anno che inizia domani è un anno della capra di legno e non è considerato particolarmente fortunato tanto da aver spinto migliaia di donne a partorire con un cesareo per far nascere il bambino nel più propizio anno del cavallo. Gli anni ideali per nascere sono considerati quelli del drago e della tigre.
fonte: Beniamino Natale per Ansa
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A Hong Kong si ricorre a taglio cesareo per non far nascere i bambini nell’anno della capra
Aumento delle nascite in questi giorni ad Hong Kong e Singapore attraverso il taglio cesareo, per fare in modo che i bambini non nascano nel nuovo anno lunare, considerato non proprio fausto. Come scrive il South China Morning Post, molti ospedali dell’ex colonia britannica registrano un aumento di prenotazioni in questa settimana fino a mercoledì (giovedì comincia l’anno della capra), per far nascere bambini tramite taglio cesareo nell’anno del cavallo, ritenuto più fortunato. Alcune compagnie assicurative hanno anche aumentato le loro tariffe per scongiurare questa corsa alla nascita.
Secondo la tradizione, i bambini che nascono nell’anno del cavallo sono più forti di quelli nati nell’anno della capra. Inoltre, in molti decidono di far nascere prima per fare in modo che i neonati possano ricevere il regalo in soldi tradizionalmente dati ai bambini in occasione del capodanno cinese. A Singapore, invece, la corsa alle nascite prima della fine dell’anno lunare è legata alla decisione del governo di donare un regalo ai bambini nati in quest’anno in occasione del giubileo del piccolo stato.
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Auto sfonda portone d’ingresso del consolato Usa a Shanghai
Momenti di terrore ieri sera a Shanghai quando un’auto ha sfondato la protezione del consolato americano nella capitale economica cinese. Poco prima delle 22 un’auto nera è sbandata ed ha sfondato il portone di ingresso della struttura consolare in Wulumuqi Lu, ferendo un agente cinese di guardia. Il consolato americano di Shanghai è una palazzina bassa circondata da un muro di cinta all’esterno del quale ci sono anche dei jersey e altre barriere. All’interno dell’auto, un uomo in evidente stato confusionale. Arrestato, l’uomo ha detto di non sapere perchè si trovava li. Originario di Sanming nella provincia del Fujian, l’uomo ha detto di aver guidato tutto il giorno da Hangzhou a Shanghai e di essere in pericolo perchè qualcuno voleva ucciderlo. Le analisi fatte eseguire dalla polizia hanno escluso che l’uomo fosse sotto effetto di droga o alcol.
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Dieci coppie omosessuali cinesi vincono viaggio per sposarsi negli Usa
Dieci coppie omosessuali cinesi voleranno la prossima estate in California per sposarsi, dopo aver vinto un concorso online che scade domani. Il concorso, organizzato da Danlan.org, un sito cinese specializzato su questioni del mondo Lgbt, proprietario anche dell’app per apparati mobile Blued (una app che favorisce gli incontri omosessuali), è stato appoggiato dal colosso delle vendite online Alibaba. Oltre 75.000 persone hanno votato tra 400 coppie, le 10 che si sposeranno insieme a West Hollywood, scegliendole dopo aver letto le loro storie e i loro appelli. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è riconosciuto in Cina e anche se l’omosessualità non è più reato, sull’argomento c’è un certo riserbo molto stretto. E’ anche la prima volta che una società così grande e importante come Alibaba (primo sito di ecommerce al mondo) appoggia così apertamente una manifestazione a sostegno di omosessuali. Il sindaco della città californiana ha inviato una lettera di invito alle coppie omosessuali, pubblicata su Taobao, uno dei siti di ecommerce di proprietà di Alibaba.
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Via dai libri di testo delle università cinesi i valori occidentali
Niente valori occidentali nei libri di testo e nelle aule universitarie cinesi: questo è quello che ha chiesto il ministro dell’educazione cinese, Yuan Guiren, ai rettori dei principali atenei cinesi, riuniti in un forum. “Bisogna che le università e i college mantengano l’integrità politica – ha detto il ministro – e non lascino mai che libri di testo che promuovono valori occidentali appaiano nelle nostre aule”. A tal proposito, come sottolineato dall’agenzia Nuova Cina, Yuan ha chiesto alle università di rafforzare la gestione ideologica per tenerla integra, soprattutto nei confronti di libri, materiali didattici e letture. Per il ministro, inoltre, osservazioni che diffamano la direzione del Partito comunista cinese, macchiano il socialismo o violano la Costituzione e le leggi del paese, non devono mai apparire o essere promossi nelle aule, spiegando che agli insegnanti “non deve mai essere permesso di sfogare i propri rancori personali o malcontento, evitando di passare idee negative per i loro studenti”. Non è ancora un editto ma poco ci manca, anche perchè da quando è al potere in Cina, il presidente Xi Jinping ha spinto sempre più per un recupero di valori maoisti-marxisti tradizionali pur nel rispetto dell’economia socialista di stampo cinese che ha fatto fino ad oggi la fortuna economica di questo paese. Lo scorso dicembre, il presidente aveva chiesto per una maggiore guida ideologica nelle università, spingendo di più allo studio del marxismo. Da poco più di due anni, sono state molte le azioni messe in campo dal governo sia a livello centrale che a livello locale. Battaglie ideologiche, soprattutto per arginare idee ritenute pericolose come la democrazia, il multipartitismo e i diritti umani, dei quali la Cina ha una propria concezione. Nell’ambito di queste campagne, diversi sono stati i docenti universitari allontanati o arrestati. Tra questi, ha fatto clamore il caso del professore di economia Ilham Tohti, che a settembre scorso è stato condannato all’ergastolo con l’accusa di separatismo per essersi battuto per i diritti della minoranza uighura durante alcune sue lezioni alla Minzu University di Pechino. Con la stessa accusa, sono stati condannati dai 3 agli 8 anni, sette suoi studenti. Nel 2013 sempre a Pechino fu licenziato dopo 13 anni Xia Yeliang, professore di economia, che aveva firmato il documento democratico Charta 08, lo stesso firmato dal premio Nobel in carcere Liu Xiaobo. Lo stesso anno il professore di legge Zhang Xuezhong, è stato espulso dalla sua università di Shanghai per aver chiesto riforme. Ma il richiamo ad valori marxisti-maoisti più forti è vento anche nei confronti dei giornalisti, obbligati dal 2013 a vere e proprie lezioni di marxismo. E un richiamo allo studio delle idee di Karl Marx e di Mao Zedong, sono arrivate anche alle scuole di Hong Kong, con l’obbligo di seguire lezioni di ‘educazione patriottica nazionale’ cinese.
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Inchiesta delle autorità cinesi sui suicidi dei funzionari pubblici
Troppi suicidi nel partito comunista cinese, che ha deciso di correre ai ripari e di vederci chiaro e ha aperto un’indagine. L’annuncio è apparso sul sito della Commissione Centrale per l’ispezione e la Disciplina (Ccdi), l’organo del Pcc preposto alle indagini e alle sanzioni, nel quale si legge che il partito ha sollecitato tutti i suoi quadri a collaborare, fornendo tutte le informazioni possibile per aiutare a fare luce sulle molte “morti innaturali”. In particolare dal dicembre 2012 – da quando cioè il presidente cinese, Xi Jinping, ha dato vita alla campagna anti-corruzione – a oggi. L’operazione di “pulizia”, fortemente voluta dal presidente, oltre al partito ha coinvolto anche l’Esercito di liberazione. Risultato: finora almeno 200.000 funzionari pubblici si sono ritrovati coinvolti in inchieste per vari reati. “Da quando è partita la campagna e, ancora di più, da quando è stata intensificata – ha detto al South China Morning Post Zhang Ming, professore di scienze politiche all’Università del Popolo di Pechino -, c’è stato un sensibile aumento dei casi di suicidio. In molti casi coloro che sono stati coinvolti in indagini o sospettati di reati più o meno gravi, hanno preferito togliersi la vita per chiudere la vicenda e proteggere le loro famiglie dall’agonia di un processo e delle sue conseguenze”. I membri del partito sono dunque ora chiamati a collaborare per individuare questi casi, compilando un formulario molto dettagliato dove devono indicare i nomi di coloro che sono deceduti in questo lasso temporale nel proprio gruppo di lavoro, specificando le mansioni che svolgevano, quanti anni avevano e le cause dichiarate delle morte. Nel formulario appare anche un campo, “Ragioni del suicidio”, che elenca varie possibilità, tra cui il coinvolgimento in attività illecite, il disordine emotivo e psicologico, le pressioni o i problemi sul lavoro o le contese e i dissidi familiari. La decisione delle autorità di far compilare il questionario deriva dal fatto che non esistono dati ufficiali sul fenomeno. A novembre scorso il South China Morning Post riportò il caso di un vice commissario della marina, il viceammiraglio Ma Faxiang, che si ritiene si sia suicidato. Tre mesi prima un altro ufficiale di marina morì cadendo da un palazzo in circostanze definite “sospette”. Questo mese l’ex vice segretario del partito della città di Nanchino ha tentato il suicidio gettandosi dalla finestra del palazzo del suo ufficio dopo essere stato avvicinato da alcuni funzionari dell’ufficio di ispezione e disciplina. Secondo dati della rivista Honest Outlook, sarebbero almeno 40 i funzionari che si sono suicidati lo scorso anno, molti di più di qualsiasi altro anno negli ultimi trent’anni. Per alcuni analisti la ragione di molti suicidi sta nel fatto che quando un funzionario viene messo sotto inchiesta per corruzione nella maggior parte dei casi viene coinvolta tutta la sua famiglia. Ci sono stati anche casi in cui i figli degli indagati sono stati cacciati da scuole prestigiose. Suicidandosi gli indagati trovano un modo per chiudere la vicenda e proteggere la famiglia consentendole anche di continuare a godere delle sostanze accumulate, illecitamente o meno.
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Per il governo malese è ufficiale: il volo MH370 è scomparso per un incidente e tutti sono morti
Il governo malese ha dichiarato ufficialmente che la scomparsa del volo MH370 della Malaysian Airline l’otto marzo scorso è stata provocata da un incidente e che non ci sono superstiti. In una conferenza stampa a Putrajaya in Malaysia, come riportato dalla stampa cinese, il direttore generale del dipartimento per l’aviazione civile malese, Azharuddin Abdul Rahman, ha dichiarato “perso” il velivolo, affermando che la scomparsa è avvenuta per un incidente che ha portato l’aereo ad inabissarsi nell’oceano, in luogo non ancora noto. Tutte le 239 persone a bordo sono stati dichiarati morti. La compagnia aerea, si è assunta la piena responsabilità della sciagura e comincerà ora a risarcire i familiari delle vittime. Rahman, tuttavia, ha assicurato che non si fermeranno le ricerche del velivolo. Stamattina, intanto, familiari delle vittime hanno manifestato all’esterno dell’ambasciata malese a Pechino. Il volo MH370, era partito l’otto marzo dell’anno scorso alle 00:41 locali e sarebbe dovuto atterrare alle 6.30 locali a Pechino, ma dopo circa mezz’ora di volo se ne sono perse le tracce. Non si conoscono ancora i motivi della scomparsa. Un report completo sarà diffuso dalla compagnia alla vigilia del primo anniversario il prossimo sette marzo.
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