Oltre mille persone sono state arrestate l’anno scorso in Cina con l’accusa di aver ‘minacciato la sicurezza dello Stato’, con un aumento del 19% sull’anno precedente. Lo afferma l’organizzazione umanitaria Dui Hua (dialogo), che cita la pubblicazione ufficiale China Law Yearbook. Secondo l’organizzazione il 75% dei processi per questo reato hanno avuto luogo nel Xinjiang, la regione abitata dalla minoranza etnica degli uighuri, di religione islamica. Sempre nel Xinjiang, l’anno scorso si sono verificati 190 episodi di ‘separatismo’. Anche la minoranza etnica dei tibetani, prosegue Dui Hua, è stata fortemente colpita dai processi per ‘separatismo’. L’organizzazione sottolinea che questa accusa viene di solito rivolta a esponenti delle minoranze etniche, mentre i cinesi di etnia han vengono di solito accusati di ‘incitamento alla sovversione’. Il reato di ‘minaccia alla sicurezza dello Stato’ è stato introdotto nella legislazione cinese nel 1993, in sostituzione di quello di ‘crimini controrivoluzionari’.