E’ salito a 52 il bilancio delle vittime dell’incidente avvenuto venerdì scorso nella provincia orientale cinese dello Shandong, con esplosioni seguite ad una perdita in un oleodotto. Lo scrive l’agenzia Nuova Cina. Quattro delle vittime non sono state identificate, sei sono invece i vigili del fuoco periti nell’incidente, mentre 11 persone risultano ancora disperse. Dieci dei 136 feriti che si trovano ancora in ospedale, sono in condizioni definite critiche dai sanitari, per cui si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare. Si vanno delineando anche i contorni dell’incidente. Venerdì scorso, intorno alle 3 del mattino, del petrolio è fuoriuscito da un oleodotto della Sinopec a Qingdao. I tecnici hanno chiuso 15 minuti dopo le valvole. Il combustibile si è propagato nelle condotte che raccolgono l’acqua piovana della città e sette ore dopo ci sono state due esplosioni sul posto dove degli operai stavano riparando queste condutture. Circa 18.000 residenti nell’area sono stati fatti evacuare dopo le esplosioni che hanno fatto saltare pezzi di strade, auto e rotto vetri dei palazzi limitrofi.