Migliaia di persone, che hanno subito la furia delle inondazioni delle ultime settimane provocate dal tifone Fitow, si sono riunite dinanzi agli uffici governativi della provincia orientale cinese dello Zhejiang, in segno di protesta per la mancata assistenza durante l’emergenza e per la scarsità dei soccorsi. Lo riferisce la stampa locale. Foto pubblicate da diversi siti mostrano una grande folla nella città di Yuyao mentre schiere di poliziotti in tenuta antisommossa cercano di contenerla. ”La gente – ha detto su un forum un abitante del posto – e’ arrivata per chiedere che il segretario di partito della città, Mao Hongfang, uscisse e chiedesse scusa”. Non riuscendo ad ottenere quanto richiesto la gente, sempre più adirata, ha iniziato a lanciare bottiglie contro la polizia e contro gli edifici. Alcune persone sono state bloccate dagli agenti, picchiate e portate all’interno dell’edificio. Secondo uno dei manifestanti sarebbero state almeno 10.000 le persone presenti durante la protesta. La scorsa settimana, sempre in segno di protesta, un gruppo di manifestanti della città di Tudian ha bloccato la principale superstrada della zona, quattro giorni dopo che le loro case erano state distrutte dal tifone, senza aver ricevuto nessun aiuto o soccorso dalle autorità. Nello Zhejiang almeno 10 persone sono morte, specie a Wenzhou e nelle zone vicine, a causa del tifone. Un politico locale intanto è stato rimosso dal suo incarico per essersi rifiutato di camminare nelle strade invase dall’acqua e dal fango per paura di rovinare le sue costose scarpe firmate. In internet, girano immagini di lui che, a cavalcioni di un altro uomo, attraversa una zona allagata.