Dopo aver seminato morte e distruzione nell’arcipelago delle Filippine, il tifone Haiyan sta rapidamente arrivando sulle coste della Cina meridionale. Secondo i meteorologi cinesi, il tifone dovrebbe arrivare in nottata la provincia insulare di Hainan, per diventare il trentesimo e piu’ forte tifone dell’anno ad abbattersi sulle coste cinesi. Già stamattina, ad una velocità di 35 chilometri l’ora, il tifone è arrivato nelle acque del Mar Cinese Meridionale. Le autorità hanno richiamato in porto tutte le barche di pescatori, innalzando l’allarme per le onde da giallo ad arancione, il secondo livello di forza di un tifone subito dietro al livello rosso.
Archivi tag: tifone
Migliaia protestano per mancanza soccorsi dopo tifone
Migliaia di persone, che hanno subito la furia delle inondazioni delle ultime settimane provocate dal tifone Fitow, si sono riunite dinanzi agli uffici governativi della provincia orientale cinese dello Zhejiang, in segno di protesta per la mancata assistenza durante l’emergenza e per la scarsità dei soccorsi. Lo riferisce la stampa locale. Foto pubblicate da diversi siti mostrano una grande folla nella città di Yuyao mentre schiere di poliziotti in tenuta antisommossa cercano di contenerla. ”La gente – ha detto su un forum un abitante del posto – e’ arrivata per chiedere che il segretario di partito della città, Mao Hongfang, uscisse e chiedesse scusa”. Non riuscendo ad ottenere quanto richiesto la gente, sempre più adirata, ha iniziato a lanciare bottiglie contro la polizia e contro gli edifici. Alcune persone sono state bloccate dagli agenti, picchiate e portate all’interno dell’edificio. Secondo uno dei manifestanti sarebbero state almeno 10.000 le persone presenti durante la protesta. La scorsa settimana, sempre in segno di protesta, un gruppo di manifestanti della città di Tudian ha bloccato la principale superstrada della zona, quattro giorni dopo che le loro case erano state distrutte dal tifone, senza aver ricevuto nessun aiuto o soccorso dalle autorità. Nello Zhejiang almeno 10 persone sono morte, specie a Wenzhou e nelle zone vicine, a causa del tifone. Un politico locale intanto è stato rimosso dal suo incarico per essersi rifiutato di camminare nelle strade invase dall’acqua e dal fango per paura di rovinare le sue costose scarpe firmate. In internet, girano immagini di lui che, a cavalcioni di un altro uomo, attraversa una zona allagata.
Archiviato in Diritti incivili
Maltempo, due morti per passaggio tifone, in arrivo un altro
E’ di due morti il bilancio del passaggio del tifone Fitow, che ha colpito le coste orientali cinesi. Le vittime – a Wenzhou, nella provincia dello Zhejiang – sono un pescatore e un soccorritore che si trovavano in un vicino porto. Il tifone, il 23/mo della stagione, ha colpito le coste cinesi già sabato, provocando grossi disagi nei trasporti. Oltre tre milioni i residenti dello Zhejiang affetti dalla pioggia e dal vento. Dopo lo Zhejiang, il tifone si sta spostando verso ovest e toccherà il Fujian con venti a 151 km orari. Problemi anche a Shanghai, con cancellazioni di voli agli aeroporti di Pudong e Hongqiao, oltre che per le piogge che hanno tempestato la città per tutta la giornata. Intanto, per stanotte è atteso l’arrivo di un nuovo tifone, Danas, che colpirà le zone del mar cinese orientale. Per l’arrivo di questo tifone, le autorità cinesi hanno emesso lo stato di allerta arancione, il secondo livello più alto.
Archiviato in Vita cinese
ALmeno 20 morti in Cina sud orientale per arrivo tifone Usagi
Sarebbero almeno 20 le vittime nel sud est della Cina a causa del passaggio del tifone Usagi, uno dei più devastanti degli ultimi anni. Secondo la televisione di Stato cinese, la CCTV, la più colpita sarebbe la città di Shanwei nella provincia meridionale del Guangdong. Il tifone è arrivato sulle coste della provincia ieri sera intorno alle 19,30 portando piogge e venti forti. Tutti i treni veloci da Guangzhou (l’ex Canton) e Pechino sono stati sospesi, così come centinaia di voli da Guangzhou, Shenzhen e Hong Kong. Chiuse le scuole e gli uffici. Per l’arrivo del tifone, che ha colpito Hong Kong, Taiwan, Macao e le provincie del Fujian e del Guangdong, è stato emesso il massimo stato di allerta. Rinviata di alcune ore, a causa del maltempo, anche l’apertura della borsa di Hong Kong. La seduta potrebbe anche essere cancellata del tutto se l’allerta alle ore 12 dovesse rimanere al livello 8.
Archiviato in Accà e allà (notizie dall'area), Vita cinese
Sud est della Cina attende il tifone Usagi, uno dei più forti
Dovrebbe arrivare sulle coste di Hong Kong nelle prossime ore e successivamente su quelle cinesi sud orientali il tifone Usagi, uno dei più forti degli ultimi anni, che sta creando preoccupazione nella zona. Le autorità di Hong Kong hanno innalzato ad 8 il livello di allarme. Oltre 400 voli sono stati cancellati o ritardati ad Hong Kong, pochi di meno nella Cina sud occidentale nei pressi del delta del fiume delle Perle, dove il tifone dovrebbe arrivare tra stanotte e domattina. Qui, soprattutto nella città di Xiamen, è stato deciso di chiudere le scuole e migliaia di persone sono state allontanate dalle coste. Nella provincia del Fujian alcune perturbazioni che anticipano il tifone e che si stanno abbattendo sull’area, hanno già provocato il taglio dell’elettricità per quasi 200.000 persone. Problemi anche a Macao e a Taiwan, verso le quali sono stati cancellati i collegamenti aerei e marittimi in particolare dal Guangdong e dal Fujian. Ad Hong Kong le autorità hanno chiesto di non uscire, di rimuovere dai balconi qualsiasi oggetto e di sigillare finestre e balconi con nastro adesivo. Usagi è il tifone più forte che colpisce Hong Kong dal 1979, da quando il tifone Hope fece 12 morti e 260 feriti nell’ex colonia britannica.
Archiviato in Accà e allà (notizie dall'area), Vita cinese
Tifone Haikui in arrivo: morti e centinaia di migliaia di sfollati
Sono finora 23 le persone che hanno perso la vita e nove i dispersi a causa dei tifoni Damrey e Saola che nel corso dello scorso fine settimana hanno duramente colpito le zone costiere della Cina orientale. I violenti acquazzoni hanno distrutto circa 9200 abitazioni e ne hanno danneggiate altre 15.000. Oltre 135.000 persone sono state fatte evacuare per motivi precauzionali. Intanto si attende l’arrivo di un altro tifone, Haikui, che, secondo le previsioni, dovrebbe colpire stasera tardi o domattina in particolare la parte costiera della provincia orientale dello Zhejiang ma che potrebbe arrivare anche a Shanghai. Ieri alle 15 Haikui, come ha fatto sapere la commissione metereologica di Shanghai, si trovava a 580 km a sud est della capitale dell’economia cinese viaggiando a 15 km all’ora. Duecentomila persone sono state trasferite in altri luoghi per motivi di sicurezza e per evitare rischi. ”Non ci sono certezze precise sulla rotta del tifone – ha dichiarato Yao Jianqun, vice direttore dell’osservatorio metereologico di Shanghai – per cui e’ difficile dire che tipo di influenza ci sara’ sulla citta”’. In base alle previsioni comunque le precipitazioni a partire da oggi e fino a giovedi’ potrebbero superare i 200 millimetri. Intanto il centro per la meteorologia ha emesso per Shanghai un allarme blu (il piu’ basso su una scala di quattro). Onde da 3,5 fino a 5 metri sono attese lungo la costa orientale dello Zhejiang mentre vicino alla costa di Shanghai potrebbero arrivare fino ad un’altezza di 3 metri.
Archiviato in Vita cinese
Migliaia in piazza, fabbrica è tossica, va spostata
Le autorita’ della citta’ di Dalian, nel nord est della Cina, hanno ordinato la chiusura immediata di una fabbrica chimica dopo che migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere lo spostamento della fabbrica per paura di intossicazioni. Lo scrive l’agenzia Nuova Cina. La settimana scorsa, a seguito del passaggio del tifone Muifa, si creo’ una breccia, aperta dalle forze delle onde, in uno degli argini che proteggono gli impianti della Fujia Group, un’azienda chimica. I lavoratori e i militari riuscirono a bloccare la fuoriuscita di materiale chimico, ma e’ rimasta la paura. L’impianto produce il paraxilene, un materiale cancerogeno usato nella fabbricazione del poliestere e di alcune fibre sintetiche. Urlando slogan per chiedere che la Fujia venga spostata al di fuori della citta’, i manifestanti si sono scontrati con la polizia, anche se l’agenzia di stampa cinese non riporta notizie di feriti. Per strada soprattutto giovani che hanno cantato l’inno nazionale e mostrato cartelli chiedendo di poter vivere in un ambiente pulito. Diverse zone di Dalian sono state chiuse al traffico. La protesta e’ cominciata in mattinata dinanzi agli uffici municipali con un sit-in silenzioso. Da allora, ai pochi manifestanti se ne sono aggiunti molti altri che non sono ancora stati dispersi. Il segretario cittadino del partito comunista e il sindaco della citta’ hanno parlato con rappresentati dei manifestanti promettendo lo spostamento della fabbrica fuori dai confini cittadini. Ma la cosa non ha convinto i manifestanti che chiedono un impegno scritto con tanto di tempi di realizzazione. Una protesta simile si era registrata nella citta’ meridionale di Xiamen nel 2007, quando fu chiesto lo spostamento di una fabbrica chimica taiwanese.
Il passaggio di Muifa è costato oltre 300 milioni di euro
Il tifone Muifa, declassato a tempesta tropicale e che non ha provocato i seri danni temuti durante il suo passaggio nei giorni scorsi al paese, è comunque costato oltre 300 milioni di euro alle casse statali. Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina riportando un conteggio effettuato dall’ufficio statale per il controllo di siccità e inondazioni. In seguito a ‘Muifa’, piogge hanno colpito Shanghai e le province del Liaoning, Zhejiang e Jiangsu, interessando 1,74 milioni di persone e 101.000 ettari di terreni coltivati. Per evitare problemi quando Muifa era ancora un tifone, il governo cinese ha evacuato 1,3 milioni di persone soprattutto dalle zone costiere, trasferendoli in aree più sicure, facendo rientrare 140.000 imbarcazioni.
Archiviato in Vita cinese
Tempesta minaccia impianto chiminco nel nord est
La Cina ha affermato oggi di essere riuscita ad evitare una fuga di materiale pericoloso da un impianto chimico sulle sue coste nordorientali, mentre una tempesta tropicale che ha già provocato forti danni nella vicina Corea del Sud si sta avvicinando. Secondo l’agenzia Nuova Cina i lavoratori, affiancati da militari, sono riusciti a riparare una breccia che era stata aperta dalla forza delle onde in uno degli argini che proteggono l’ impianto del Fujia Group, nei pressi della città di Dalian. Tutta l’ area vicino all’ impianto è stata evacuata per precauzione. L’ agenzia riferisce che i lavoratori stanno continuando a rafforzare gli argini, battuti da onde che raggiungono i 7-8 metri, con rocce e blocchi di cemento. Le autorità non hanno chiarito quali sono i prodotti chimici che potrebbero fuoriuscire dall’ impianto. L’ impianto produce il paraxilene, un materiale cancerogeno usato nella fabbricazione del poliestere e di alcune fibre sintetiche. Secondo le previsioni meterologiche, Muifa – un tifone degradato a tempesta tropicale – avrebbe dovuto colpire oggi le coste nella provincia del Liaoning, nella quale di trova Dalian. Ora sembra che la tempesta, che è ancora sul mare, sia diretta verso la Corea del Nord, le cui coste dovrebbero essere investite nella notte. Le autorità della città di Dandong, sul confine tra i due Paesi, hanno allestito 750 rifugi capaci di contenere un milione di persone. In precedenza, quattro persone sono morte nella Corea del Sud a causa della tempesta. Nel fine settimana Muifa ha sfiorato la metropoli costiera di Shanghai e la vicina provincia dello Shandong, dove sono state evacuate centomila persone. La compagnia americana ConocoPhillips è stata costretta a sospendere le operazioni di pulizia di una gigantesca macchia di petrolio che da due mesi galleggia nella baia di Bohai, al largo delle coste dello Shandong.
fonte: ANSA
Archiviato in Vita cinese
Attesa per tifone Muifa, evacuati residenti coste
Le autorità cinesi hanno evacuato questa mattina tutti i residenti dalla zona costiera dello Zhejiang, nella parte orientale della Cina, per l’arrivo del tifone Muifa che deve arrivare in queste ore. In verità a Shanghai si prevedeva l’arrivo ieri sera e le autorità hanno emesso l’allarme arancione, il secondo della classifica di pericolosità, chiedendo di non uscire di casa, togliere cose dai balconi, togliere le auto dai parcheggi interrati per paura di allagamenti, ma a stamattina il tempo non é cambiato. Per precauzione, oltre 206.000 persone sono state evacuate dalla costa dello Zhejiang e sono state richiamate in porto le imbarcazioni, oltre 4000 mentre sono oltre 5000 quelle richiamate nel Fujian. All’aeroporto di Shanghai sono stati cancellati 75 voli nel pomeriggio di oggi. Muifa, il nono tifone che colpisce le coste cinesi, stamattina alle 7 ora locale, era a 530 chilometri da Shanghai e viaggiava ad una velocità di 18km per ora. C’é anche la possibilità che il tifone tocchi soltanto di striscio la capitale economica cinese. Intanto sono stati allestiti anche sistemi di emergenza per autobus e treni in caso dell’arrivo del tifone. Nel week end si attendono in mare onde fino a 11 metri, fino a 6 metri sul fiume Yangtze.
Archiviato in Vita cinese