Violenze anticinesi in Vietnam, Pechino protesta

Si sposta sul fronte delle fabbriche la tensione tra Hanoi e Pechino per l’aspra disputa territoriale nel Mar della Cina meridionale. Manifestanti vietnamiti hanno dato fuoco a impianti di compagnie cinesi, in una zona industriale del Vietnam, dopo la decisione di Pechino di inviare una piattaforma petrolifera vicino alle isole Paracelso. Non risulta che ci siano stati feriti – anche se secondo fonti locali sono stati eseguiti “centinaia” di arresti fra i manifestanti – ma l’esplosione di furia contro il grande vicino cinese ha dato luogo a violenze come non se ne vedevano da qualche decennio in Vietnam. E la Cina ha subito alzato la voce, come ha fatto sapere una portavoce del ministero degli esteri di Pechino, presentando una “protesta formale” al governo di Hanoi. Pechino chiede tra l’ altro al Vietnam, in toni quasi ultimativi, di “prendere tutte le misure necessarie per mettere fine alle azioni criminali e punire i responsabili”. Le violenze sono avvenute ieri nel distretto industriale chiamato Vietnam Singapore Industrial Park (Vsip), nella provincia di Binh Duong, circa mille km a sud di Hanoi. Secondo articoli comparsi sui siti web vietnamiti, migliaia di operai avrebbero partecipato alla violenta protesta. Alcune fonti parlano di tre fabbriche danneggiate, altre di quindici o piu’, tra cui almeno una appartiene ad una compagnia di Taiwan, l’ isola di fatto indipendente, anch’ essa impegnata in dispute territoriali con la Cina. Pechino rivendica quasi tutto il Mar della Cina Meridionale sulla base di una vecchia cartina sulla quale e’ disegnato una specie di ferro di cavallo chiamato “la linea dei nove punti”, che sfiora le coste di altri Paesi rivieraschi come le Filippine, la Malaysia e il sultanato di Brunei. A far deflagrare la collera dei vietnamiti e’ stata la decisione di Pechino di inviare una sua piattaforma per la ricerca del petrolio nei pressi delle isole Paracelso, che sono rivendicate da Hanoi. I soldati cinesi occuparono le isole nel 1974, quando erano controllate dal governo dell’allora Vietnam del Sud. Negli ultimi giorni si sono verificati nei pressi della piattaforma una serie di scontri tra imbarcazioni cinesi e vietnamite, che si sono prese di mira le une con le altre con cannoni ad acqua. Il segretario di Stato americano John Kerry ha espresso da parte sua in una conversazione telefonica col suo omologo cinese Wang Yi la “profonda preoccupazione” degli Usa per la situazione. Wang, secondo i media cinesi, ha invitato gli Usa – che riconoscono come legittime le rivendicazioni vietnamite – ad una valutazione “obiettiva” dei fatti. Nel 1979, sullo sfondo della guerra cambogiana, il Vietnam (allora filosovietico) e la Cina (schierata in Cambogia con il sanguinario regime dei Khmer Rossi) furono protagonisti di un conflitto ‘fratricida’ interno allo schieramento comunista internazionale.

fonte: Beniamino Natale per ANSA

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