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Il regista Zhang Yimou ha pagato la maxi multa per avere avuto più figli

Il regista cinese Zhang Yimou ha pagato oggi la multa di 7,48 milioni di yuan – circa 900 mila euro al cambio attuale – che gli è stata inflitta per aver violato la legge sul figlio unico. Lo hanno affermato le competenti autorità cinesi. In un messaggio diffuso attraverso un microblog su Internet, il dipartimento per la Propaganda di Binhu, la località dove il regista e la sua compagna risiedono, ha annunciato che Zhang ha versato l’intero ammontare dell’ammenda. Il regista e la sua partner Chen Ting hanno tre figli e in precedenza Zhang aveva avuto almeno un altro figlio da un’altra donna. La legge sul figlio unico è stata imposta 30 anni fa per contenere la crescita demografica, ma negli ultimi anni è stata progressivamente ammorbidita fino a risultare oggi quasi irrilevante. Molti dei suoi critici affermano che non ha valore per i ricchi, poichè le violazioni vengono punite con pesanti multe. Zhang Yimou, 62 anni, ha avuto successo in tutto il mondo con film che hanno fatto storia come “Sorgo Rosso” e “La foresta dei Pugnali Volanti”.

fonte: ANSA

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Novecento mila euro di multa a regista che ha violato legge del figlio unico

Zhang Yimou, uno dei più famosi registi cinesi, è stato multato di 900 mila euro per aver violato la legge del figlio unico. Lo riferisce in un comunicato la commissione di pianificazione familiare della città orientale cinese di Wuxi. Zhang e sua moglie, Chen Ting, sono stati multati di 7,48 milioni di yuan dopo la scoperta di essere genitori di tre figli, due maschi e una femmina. La commissione ha inviato una lettera a Zhang chiedendo il pagamento della cifra come ‘tassa di manutenzione sociale’. A maggio si diffusero su Internet voci sulla sua molteplice paternità e quando i funzionari dell’ufficio di pianificazione familiare di Wuxi nella Cina orientale, provincia del Jiangsu non lontano da Shanghai, dove vive la sua seconda moglie Chen Ting, approfondirono le voci, non riuscirono a trovarlo. Il regista, tra l’altro Orso d’oro a Berlino e grande artefice delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Pechino del 2008, si era reso irreperibile insieme alla moglie. A dicembre l’ammissione di colpa. Le indagini dei funzionari avrebbero dimostrato che Zhang (regista tra l’altro di Sorgo Rosso, Lanterne Rosse, la Foresta dei Pugnali Volanti, la Triade di Shanghai) avrebbe avuto con Chen figli nel 2001, 2004 e 2006 anche se il loro matrimonio è stato registrato nel 2011. Secondo alcune fonti, Zhang avrebbe anche altri figli e la multa a lui inflitta è la più alta in Cina per la violazione della legge del figlio unico.

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Zhang Yimou ammette violazione a legge figlio unico, rischia un milione di euro di multa

Zhang Yimou, forse il più famoso regista cinese all’estero, in una intervista con l’agenzia Nuova Cina si è scusato per aver violato la legge del figlio unico e si è detto pronto alle conseguenze. Il regista, tra l’altro Orso d’oro a Berlino e grande artefice delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Pechino del 2008, scoperto padre di quattro figli, ha detto di averlo fatto in ossequio alla tradizione secondo la quale più figli significa più abbondanza. Già agli inizi di questo mese sul suo microblog era apparsa una ammissione di colpa, l’avere tre figli con la seconda moglie nonostante avesse già una figlia da un precedente matrimonio. E adesso la sua prima intervista. Quando a maggio i funzionari dell’ufficio di pianificazione familiare di Wuxi nella Cina orientale, provincia del Jiangsu non lontano da Shanghai, dove vive la sua seconda moglie Chen Ting, approfondirono voci su internet che lo volevano padre di diversi figli, non riuscirono a trovarlo. Si era reso irreperibile insieme a sua moglie. Secondo alcune voci non confermate su internet, il regista avrebbe anche altri tre figli con altre compagne occasionali. Per i calcoli dei funzionari diffusi dalla Nuova Cina, Zhang Yimou dovrà ora pagare una multa di poco più di un milione di euro per aver eluso la legge. Se confermata, la multa a Zhang sarebbe la più alta nella storia cinese rispetto alla legge del figlio unico. Le indagini dei funzionari avrebbero dimostrato che Zhang (regista tra l’altro di Sorgo Rosso, Lanterne Rosse, la Foresta dei Pugnali Volanti, la Triade di Shanghai) avrebbe avuto con Chen figli nel 2001, 2004 e 2006 anche se il loro matrimonio è stato registrato nel 2011. Sabato il “parlamento” cinese ha approvato la legge di modifica della legge entrata in vigore nel 1980, che permetterà anche ai genitori a loro volta figli unici di avere più di un figlio.

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Zhang Yimou confessa, ho violato legge del figlio unico

Il regista cinese Zhang Yimou, autore di film di successo e due volte vincitore al festival di Venezia, ha ammesso di avere avuto tre figli dalla sua seconda moglie Cheng Ting in violazione della legge sul figlio unico. Ora, secondo la stampa cinese, rischia di ricevere una multa milionaria. Zhang, 62 anni, e Cheng, erano scomparsi in maggio, quando si era diffusa la notizia che erano ricercati dalle autorita’. In una dichiarazione apparsa oggi sul microblog del suo ufficio, Zhang ha ”confessato” di aver avuto tre figli, due maschi e una femmina, da Cheng. Il regista si e’ scusato per i ”problemi” che ha creato e si e’ dichiarato pronto ad essere punito. Le violazioni della legge sul figlio unico vengono punite con multe la cui entita’ varia da provincia a provincia e che in alcuni casi sono estremamente salate. Zhang e Cheng sono residenti di Wuxi, nella provincia del Jiangsu. Secondo le regole vigenti, Zhang potrebbe pagare una cifra tra le otto e le dieci volte superiore al reddito medio degli abitanti della provincia. Nel Jiangsu l’anno scorso il reddito medio e’ stato di 35mila yuan (4,300 euro circa). La multa sarebbe quindi pesante ma nettamente inferiore ai 160 milioni di yuan (quasi 20 milioni di euro) calcolati da alcuni giornali cinesi, non e’ chiaro su quale base. La regola che impone di non avere piu’ di figlio alle coppie cinesi che vivono nelle citta’ e’ stata di fatto abolita in novembre, quando il comitato centrale del Partito Comunista ha approvato un’eccezione che si e’ aggiunta alle numerose introdotte negli anni scorsi. In virtu’ di queste eccezioni, la legge rimane in vigore per una ristretta minoranza di cittadini. Secondo i gruppi per i diritti umani la legge ha prodotto numerosi abusi, tra cui detenzioni illegali, torture e migliaia di aborti forzati. L’attivista Chen Guangcheng, il cui caso e’ stato l’anno scorso al centro di un dramma politico che si e’ concluso col suo esilio negli Stati Uniti, ha iniziato la sua carriera di dissidente denunciando gli aborti forzati e altri abusi compiuti dalle autorita’ per imporre il rispetto della legge nella provincia dello Shandong. Infuocate polemiche sono scoppiate negli anni passati in Cina sul fatto che il sistema delle multe consentiva di aver piu’ di un figlio solo ai ricchi. Zhang Yimou e’ un’esponente di punta della cosiddetta ”quinta generazione” di cineasti cinesi. Dopo aver creato per molti anni opere poetiche e di denuncia sociali come ”Sorgo Rosso” e ”Storia di Qiu Ju”, a partire dal 2002 ha diretto film come ”Hero”, spettacolari e graditi al governo cinese. La sua vicinanza al potere venne sancita nel 2008, quando gli fu affidata la regia della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino.

fonte: Beniamino Natale per ANSA

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Sarà interrogato l’agente del regista “scomparso” Zhang Yimou

Le autorità cinesi interrogheranno l’agente di Zhang Yimou, il regista che è ha fatto perdere le sue tracce dallo scorso maggio, quando sono emerse voci secondo le quali avrebbe avuto sette bambini in violazione della legge sul figlio unico. Lo scrive oggi l’agenzia ufficiale Nuova Cina. L’agenzia precisa che l’agente è stato convocato dalle autorità di Wuxi (Cina orientale) in relazione alla vicenda di Zhang. Il regista, già famoso per il successo dei suoi film come ‘Hero’ e ‘Sorgo Rosso’, stupi’ il mondo nel 2008 con la cerimonia di aperture della Olimpiadi di Pechino. Negli ultimi anni Zhang si era avvicinato al regime di Pechino, che ha gradito i suoi film di sapore nazionalista e lo ha nominato deputato all’Assemblea Consultiva del Popolo, il secondo ramo del Parlamento cinese. Le accuse contro il regista sono prima state pubblicate da un sito web e poi riprese da altri media cinesi. Dalla scorsa primavera Zhang e la sua attuale partner, Chen Ting, che risiedeva a Wuxi, non sono rintracciabili. Secondo Nuova Cina ricerche sono state fatte anche a Pechino ma non hanno dato frutti.

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Scoperto con 7 figli, Zhang Yimou ora irreperibile

Scoperto a maggio con sette figli, Zhang Yimou, uno dei più famosi e acclamati registi cinesi, risulta da mesi irreperibile. Sulle sue tracce ci sono i funzionari della commissione per la pianificazione familiare, che vogliono verificare la notizia secondo cui il regista avrebbe sette figli. E da settimane, anche la rete cinese si sta mobilitando nella ricerca. Finora senza esito. I funzionari della commissione di Wuxi, nella Cina orientale, provincia del Jiangsu non lontano da Shanghai, dove vive la sua seconda moglie Chen Ting, hanno detto all’agenzia Xinhua di non essere riusciti a trovare i due. Ogni sforzo di ricerca è stato finora vano, pertanto sono stati lanciati appelli affinché anche la blogosfera si impegni a rintracciare l’artista ritenuto colpevole di aver violato la legge del figlio unico. Il regista – tra l’altro Orso d’oro a Berlino e grande artefice delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Pechino del 2008 – rischia di pagare una multa salatissima: oltre 19 milioni di euro, più di 2,8 milioni per ognuno dei sette figli che ha avuto da due mogli e altre diverse compagne. Zhang ha infatti avuto una vita sentimentale molto movimentata. La sua attuale moglie, l’attrice Chen Ting, che ha sposato segretamente nel 2011, gli ha dato tre figli. Dalla prima moglie Xiao Hua ha avuto una bambina mentre altri tre figli – secondo il rapporto diffuso oggi dalla commissione per la pianificazione familiare di Wuxi – li avrebbe avuti da differenti altre compagne. A Zhang è stata anche attribuita una relazione con l’attrice Gong Li (Lanterne rosse, Addio mia Concubina, Memorie di una Geisha, tra i suoi film di maggiore successo), considerata la sua musa. La relazione è poi finita al termine di La Triade di Shanghai. Su internet si fa anche molta satira sulla vicenda. “Dove pensano sia finito, su Marte?”, hanno scritto diversi internauti. Altri invece temono che la ricerca del regista sia solo una mossa propagandistica, nel momento in cui il partito comunista cinese ha deciso di rendere meno restrittiva la legge del figlio unico. Giusto una settimana fa, le autorità hanno annunciato la possibilità anche per le coppie nelle quali uno solo dei due genitori è figlio unico, di avere più di un figlio, diritto riservato finora alle coppie formate da due figli unici. L’applicazione della legge ha portato spesso all’uso della forza da parte di funzionari, incluso la pratica violenta di aborti forzati anche in presenza di gravidanze avanzate.

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Soldi da multe per legge figlio unico finite in tasche funzionari

Oltre 1,6 miliardi di yuan (circa 18 milioni di euro) raccolti in Cina da 45 contee e città e nove regioni attraverso le multe inflitte alle famiglie per aver violato la legge del figlio unico, sono stati oggetto di appropriazione indebita e malversazione tra il 2009 e il 2012. Lo rivela la stampa locale. Il sistema, introdotto alla fine degli anni settanta, prevede che le famiglie che hanno più di un figlio debbano pagare alla commissione di pianificazione familiare del luogo in cui risiedono multe spesso anche molto salate. In linea generale i fondi raccolti dovrebbero essere poi utilizzati per progetti sociali o servizi pubblici. Cosa che invece nella maggior parte dei casi non accadde. Secondo i dati disponibili, nella sola provincia centrale dell’Hunan, una di quelle dove maggiormente si registrano casi di malversazione, quasi 10 milioni di yuan raccolti con le multe sono stati spesi per il funzionamento del governo locale e per spese di ospitalità di funzionari e personalità, nonché per le indennità versate per il personale del governo. La notizia degli abusi ha suscitato molte polemiche tanto che un gruppo di 114 avvocati ha chiesto ufficialmente la divulgazione dei dettagli delle spese sostenute dai governi per il mantenimento sociale.

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Autobus in fiamme, incendio causato da suicida

La polizia di Xiamen, la città sud orientale della Cina nella quale ieri 47 persone sono morte nell’incendio di un autobus di linea, ha confermato che l’uomo identificato come sospettato è morto suicida nell’incendio da lui provocato. Chen Shuizong, 59 anni di Xiamen, era stato identificato dalle telecamere a circuito chiuso. Pantaloni scuro e camicia bianca, l’uomo è stato ripreso mentre saliva sull’autobus con una borsa in mano. Non è ancora chiaro quello sia successo sull’autobus, ma Chen si presume che abbia usato della benzina, di cui sono state trovate tracce sul mezzo che invece andava a gasolio, per suicidarsi e così provocato l’incendio. Secondo gli investigatori, che sono risaliti a Chen anche grazie ad una analisi del Dna, l’uomo ha agito “per sfogare rancori personali”. A casa sua, infatti, sarebbero stati trovati dei messaggi nei quali si dichiarava infelice e pessimista circa la sua vita, pianificando l’incendio per rancori personali.

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Autobus in fiamme a Xiamen, almeno 42 morti

Almeno 42 persone sono morte e altre 33 sono rimaste ferite nell’incendio di un autobus a Xiamen, nel sud-est della Cina. Lo riferisce l’agenzia ufficiale Xinhua. Secondo le autorità locali l’incendio è scoppiato a Xiamen, nella provincia del Fujian, mentre l’autobus stava viaggiando e si trovava a 500 metri dalla fermata degli autobus di Jinshan, in una zona residenziale della città. Le autorità hanno aperto un’inchiesta. L’incidente si è verificato nel tardo pomeriggio, intorno alle 18:30 locali, nell’ora di punta, quando gli autobus in città sono affollati di pendolari. Le immagini pubblicate dai siti d’informazione cinesi mostrano il veicolo ridotto ad una carcassa carbonizzata. Questo è il più grave incidente stradale, da molti anni a questa parte, in Cina, dove le strade sono particolarmente pericolose a causa della non conformità a leggi e norme sulla sicurezza.

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Single e incinta? Governo locale pensa a multa

Sta suscitando molte polemiche la proposta di legge presentata a Wuhan, nella provincia centrale dell’ Hubei, che vorrebbe prevedere multe salatissime, fino a due o anche tre volte il reddito annuale medio, alle donne che hanno un figlio fuori dal matrimonio o con un uomo sposato. La proposta di legge mira a diventare, nelle intenzioni del governo, un nuovo strumento di controllo delle nascite per porre un ulteriore freno alla crescita della popolazione. Ma rischia, secondo molti analisti, di far invece accrescere in maniera esponenziale gli aborti e i casi di abbandono di neonati. Inoltre, come sottolinea un editoriale del Global Times, una norma di questo genere penalizza solo le madri ignorando le responsabilita’ dei padri. E, come accade gia’ anche per la legge del figlio unico, finisce col colpire solo i meno abbienti in quanto per i ricchi pagare la multa non rappresenta un problema. Il tema sta suscitando molte discussioni e reazioni anche perche’ la proposta di legge e’ stata presentata solo pochi giorni dopo il caso del bimbo rimasto incastrato nel tubo di scarico, dopo essere stato partorito nel water, e miracolosamente salvato. La madre ha raccontato alla polizia di aver nascosto a tutti, amici e parenti, la sua gravidanza, un po’ per vergogna e un po’ perche’ non aveva i soldi necessari ne’ per effettuare un aborto ne’ per crescere un figlio. ”Se una proposta di legge del genere venisse approvata – ha commentato Chen Yaya, un ricercatore dell’accademia di scienze sociali di Shanghai – si verificheranno sempre piu’ casi come quello del bimbo gettato nello scarico, perche’ ci saranno piu’ madri disperate che penseranno di risolvere il problema gettando via i loro figli”. In molti si appellano al diritto di autodeterminazione delle donne. Nel paese infatti e’ permesso alle single di adottare un bambino, ma la proposta di legge di Hunan sembra andare verso una idea completamente diversa. Le donne che hanno figli con uomini sposati, vengono considerate immorali. Ma quelle che decidono di avere un figlio da single per molti rappresentano donne con liberta’ di scelta. Anche se la maggior parte delle volte si tratta di donne migranti, violentate o che subiscono abusi da datori di lavoro o colleghi. Il governo di Wuhan, intanto, ha fatto sapere che la proposta di legge potra’ essere emendata e che verra’ tenuta in considerazione l’opinione pubblica. Fino al 7 giugno infatti sara’ possibile postare on line commenti, indicazioni, suggerimenti. Disposizioni simili che colpiscono le madri single sono gia’ in vigore in altre zone della Cina, compresa Pechino, la provincia del Guangdog e quella dell’Henan.

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