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Pechino contro lettera kamikaze in patrimonio Unesco

La Cina è decisamente contraria all’inclusione nel programma Memoria del mondo, creato dall’ Unesco, delle lettere d’addio dei kamikaze giapponesi, richiesta dalla municipalità della città di Minami-Kyushu. “Si tratta di un tentativo di imbellire la storia dell’aggressione militarista del Giappone e di rimettere in discussione la vittoriosa conclusione della Guerra mondiale antifascista e l’ordine internazionale del dopoguerra”, ha sostenuto la portavoce del ministero degli esteri cinese Hua Chunying in una conferenza stampa a Pechino. Le lettere di alcuni giovani kamikaze – che si suicidarono lanciandosi contro le forze alleate alla fine della Seconda Guerra Mondiale – si trovano nel museo di Minami-Kyushu. Il progetto Memoria del mondo è stato lanciato dall’agenzia per la cultura dell’Onu per far prendere coscienza dell’esistenza di un patrimonio culturale mondiale e per facilitarne la conservazione. Si tratta di un nuovo fronte di scontro tra Cina e Giappone che hanno in corso un’aspra disputa territoriale nel Mar della Cina orientale, dove Pechino rivendica le Senkaku/Diaoyu, un gruppo di isole disabitate controllate da Tokyo.

fonte: ANSA

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Il mausoleo di Mao nel patrimonio dell’Unesco? e il capello di Maradona?

La teca con il sacro capello del Pibe

Il mausoleo dedicato a Mao Zedong a Pechino dovrebbe essere inserito nella lista di quelli protetti dall’UNESCO in quanto patrimonio dell’Umanita’. E’ la proposta di Wei Ruifeng, direttore della commissione cultura del distretto di Dongcheng a Pechino. Oltre al Mausoleo, che si trova in piazza Tiananmen e che ospita i resti del famoso leader cinese, nella lista dei siti Unesco dovrebbe rientrare anche il monumento agli eroi del popolo, un obelisco situato a nord del mausoleo che fu eretto in ricordo dei martiri della rivoluzione dei secoli XIX e XX. ”Sono entrambe patrimonio culturale – ha detto Wei – non c’e’ bisogno che si tratti di edifici o monumenti con piu’ di 100 anni per poter parlare di un sito che e’ patrimonio dell’umanita”’. Wei ha ricordato come ad esempio anche l’Opera House di Sidney, pur aperta al pubblico solo nel 1973, e’ divenuta nel 2007 patrimonio dell’ Unesco. La proposta ha suscitato reazioni diverse. In rete parecchi hanno dubitato dell’opportunita’ della cosa, segnalando come si stia parlando di un uomo che fu responsabile della morte di diversi milioni di cinesi.

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Chiesto il riconoscimento Unesco per l’agopuntura

La Cina sta cercando di ottenere il riconoscimento di patrimonio culturale intangibile dell’umanità dell’Unesco, per l’agopuntura. Lo ha annunciato in conferenza stampa Wu Gang, vice direttore dell’amministrazione statale per la medicina tradizionale cinese. Wu ha annunciato che la richiesta è stata avanzata l’anno scorso e si attende il riconoscimento che, una volta ottenuto, potrebbe aiutare la conoscenza dell’agopuntura e della medicina tradizionale cinese, proteggendola. Già nel 2003 la Cina aveva tentato il riconoscimento di tutta la medicina tradizionale, che fu respinto, per poi spingere i funzionari cinesi a chiedere il riconoscimento per la sola agopuntura. Normalmente ci vogliono due anni affinché l’Unesco si pronunci su una decisione, dal momento che bisogna esaminare anche un poderoso dossier. La Cina ha circa 600.000 dottori autorizzati che praticano la medicina tradizionale, compresa l’agopuntura. La medicina tradizionale cinese, è stata ufficialmente riconosciuta anche in paesi stranieri, dal Giappone agli Stati Uniti alla Germania alla Corea.

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