Ancora una volta Italia protagonista alla nuova edizione di Music China, la più grande fiera asiatica di strumenti musicali, inaugurata oggi. In un’area centrale di 400 mq, l’Agenzia Ice, in collaborazione con Acisa (Associazione Costruttori Italiani Strumenti Acustici), ha organizzato il padiglione Italia, con 36 aziende italiane (altre otto sono ospitate in zone diverse della fiera), tra quelle più rappresentative in Italia nel settore con la liuteria che fa la parte del leone ed è accompagnata da fisarmoniche, componenti e accessori. Tra gli espositori da segnalare il Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” di Cremona, in rappresentanza di oltre 60 liutai, e Salvi Harps, leader mondiale nella produzione di arpe. “Music China – ha detto il console italiano aggiunto Eugenia Palagi che ha inaugurato stamattina il padiglione insieme a Claudio Pasqualucci, direttore dell’ufficio Ice di Shanghai e al direttore dell’Istituto di Cultura italiano Carlo Molina – costituisce una vetrina di grande risalto per le imprese interessate alla Cina. Le aziende italiane partecipano ogni anno più numerose in questo mercato chiave per il settore degli strumenti musicali. Alla scorsa edizione l’Italia è risultata essere il primo paese non asiatico per numero di espositori, superando la Germania”. “Nell’ultimo decennio – spiega Pasqualucci – il settore dell’entertainment ha conosciuto in Cina una rapida evoluzione. L’alto livello di cultura musicale del Paese ha favorito lo sviluppo dell’industria degli strumenti musicali cinese, il cui fatturato nel 2012 ha superato i 3 miliardi di Euro, con una crescita dell’11,3% rispetto all’anno precedente”. In base ai dati statistici di fonte cinese, la graduatoria 2012 dei Paesi fornitori della Cina di strumenti musicali vede al primo posto il Giappone, seguito da Indonesia, Germania, Corea del Sud, Taiwan e Stati Uniti, con l’Italia stabile al settimo posto, per un valore delle esportazioni di 4,78 milioni di dollari ed una crescita del 9,4%. L’Italia è comunque il primo paese fornitore della Cina di strumenti ad arco (violini, viole e violoncelli, con una quota di oltre il 50% del mercato cinese), per un valore delle nostre esportazioni di 862.000 dollari USA. All’inaugurazione ha suonato il contrabbassista Daniele Patumi, apprezzato maestro del jazz, da qualche tempo in Cina.