Archivi tag: ricchi in cina

Aumentano i miliardari

Sono diventati più di 300 i miliardari in Cina. Lo ha rivelato la rivista Hurun, che ha anche individuato nel magnate Wang Jianlin l’uomo più ricco di tutta la Cina che ha almeno raddoppiato la sua ricchezza arrivando a 22 miliardi di dollari. Anche la rivista Forbes ha parlato la settimana scorsa in un articolo di Wang come l’uomo più ricco della Cina. Secondo il rapporto di Hurun, i miliardari cinesi sono diventati 315, 64 in più rispetto allo scorso anno. Alcuni dei ricconi cinesi sono però finiti nell’occhio del ciclone per scandali vari. Tre dei 10 uomini più ricchi di Chengdu sono stati arrestati per corruzione. Un’altro super riccone, Xu Ming, è stato il mese scorso uno dei testimoni chiave durante il processo contro Bo Xilai. Secondo quanto è emerso dal processo Xu avrebbe dato all’ex capo del partito di Chongqing, 21 milioni di yuan, circa 2 milioni e mezzo di euro, in tangenti, oltre ad aver comprato per la moglie di Bo una villa a Cannes. Tra i miliardari nella lista figurano diversi magnati dell’immobiliare e delle telecomunicazioni. Tra questi ultimi anche Lei Jun, produttore del telefono Cellulare Xiaomi.

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Studio: rallenta l’aumento del numero di ricchi

Rallenta la crescita del numero dei ricchi e dei super ricchi in Cina. Hurun Wealth Report 2013, la lista redatta ogni anno dall’omonima rivista sullo stato della ricchezza nel paese del dragone, ha rivelato che i ricchi (considerati quelli che hanno una ricchezza personale di minimo 10 milioni di yuan, circa 1 milione e duecentomila euro) nel 2012 sono aumentati “solo” del 3% rispetto all’anno precedente. I super ricchi (quelli cioè che hanno una ricchezza di almeno 100 milioni di yuan, circa 12 milioni di euro) hanno raggiunto i 64.500, aumentando del 2% rispetto all’anno precedente. Si tratta della crescita più bassa negli ultimi cinque anni. Secondo la ricerca i ricconi cinesi spendono sempre di più soprattutto in viaggi di lusso prediligendo, negli ultimi anni, destinazioni esotiche e meno battute come l’Africa e le zone polari.

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Per Forbes in Cina ci sono 10,3 milioni di mediamente ricchi, sono in aumento

Sono circa 10,3 milioni i cinesi ”mediamente” ricchi, secondo la rivista americana Forbes, specializzata in questo tipo di classifiche. Alla fine di quest’ anno saranno diventati circa 12 milioni, aggiunge la rivista. Dopo aver cercato per anni di individuare i ”supericchi” cinesi – in concorrenza con Hurun, un sito web gestito da occidentali a Shanghai – Forbes rivolge ora il suo sguardo sul livello inferiore della scala della ricchezza. I censiti hanno attivita’ liquide valutate tra centomila e un milione di dollari(un euro=1,2 dollari). Oltre un terzo di questi sono nati negli anni 70, quindi hanno tra i 30 e i 40 anni e sono attivi nei settori – nell’ ordine – della finanza, del commercio e dell’ industria. Al contrario dei ”supericchi” la maggioranza dei ”mediamente ricchi” – secondo Forbes – non ha intenzione di emigrare. Pero’ quasi tutti puntano a far studiare all’ estero i loro figli, con gli Stati Uniti come destinazione piu’ ambita. Per questo gruppo sociale gli investimenti piu’ popolari sono quelli finanziari, la Borsa e la proprieta’ immobiliare. Il 55% dei mediamente ricchi cinesi sono maschi e piu’ della meta’ hanno conseguito almeno una laurea, aggiunge Forbes.

fonte: ANSA

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Sono 83 i miliardari nel “parlamento” cinese

Ufficialmente resta il parlamento di un Paese comunista, ma fra i ranghi della ciclopica Assemblea nazionale del popolo sono ormai ben 83 i miliardari (in dollari americani), su quasi 3.000 deputati. Lo rivela la lista Hurun 2013, realizzata dall’omonima societa’ di Shanghai, che pubblica ogni anno la classifica dei cinesi piu’ ricchi e, da quest’anno, elenca inoltre i 1453 uomini piu’ ricchi al mondo. Dopo le polemiche seguite alla lista dello scorso anno, che tolse il velo anche in Cina sulle ricchezze di alcuni dei piu’ potenti uomini politici dello Repubblica Popolare, quest’anno emerge come tra i parlamentari ci siano gli uomini piu’ ricchi nel Paese e che il numero dei deputati facoltosi continua a crescere. La lista sottolinea inoltre che, a fronte delle decine di politici-magnati presenti nei palazzi del potere dello Stato fondato da Mao, negli Stati Uniti – patria del capitalismo – l’unico miliardario censito in posizione politica di rilievo risulterebbe essere Michael Bloomberg, sindaco di New York. Il parlamentare cinese piu’ ricco e’, secondo la rivista Hurun, Zong Qinghou , 68 anni, patron della Wahaha, la piu’ grande azienda cinese nel business delle bibite, con una fortuna personale di 13 miliardi di dollari. A seguire Ma Huateng, con 7,5 miliardi di dollari, fondatore di Tencent, uno dei giganti asiatici di internet. L’età media dei deputati nababbi é di 54 anni.

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Azienda cinese fa i conti in tasca ai ricchi del mondo. La classifica secondo Hurun.

Sono 1453 i miliardari nel mondo ed il primo italiano e’ Leonardo Del Vecchio che si attesta 90/mo nella classifica. Silvio Berlusconi guadagna il 220/mo posto dopo Giorgio Armani e prima dei fratelli Benetton, tutti esclusi dai primi cento. E’ il risultato del primo censimento compiuto da Hurun, la societa’ con sede a Shanghai che osserva i ricchi in Cina e nel mondo. Il presidente della ricerca pero’ e’ convinto che nel pianeta i ‘paperoni’ sarebbero oltre 4000. Sul podio c’e’ il messicano Carlos Slim, con una fortuna valutata in 66 miliardi di dollari, seguito da Warren Buffet con 58 e Amancio Ortega (Zara) terzo con 55 miliardi, 23 in piu’ rispetto al passato. Bill Gates passa al quarto posto con 54 seguito dal patron di Lvmh Pinault con 51 miliardi. Li Ka-shing, cinese di Hong Kong patron della Hutchinson e’ settimo con un patrimonio di 32 miliardi. Il primo degli italiani sarebbe Michele Ferrero (20 miliardi) che pero’ i cinesi di Hurun piazzano al 29mo posto, inserendolo come monegasco e come societa’ la ”Ferrero Rocher”. Il primo ‘vero’ italiano diventa Leonardo Del Vecchio al 90mo posto. Dopo i primi cento ci sono Miuccia Prada (128mo), Giorgio Armani(146mo), Silvio Berlusconi (220mo) e i Benetton (589mo). Secondo Hurun, il patrimonio dei primi 10 miliardari e’ aumentato del 22%, circa 250 milioni di dollari al giorno. Il club dei ‘dieci zero’, coloro cioe’ che possiedono oltre 10 miliardi, e’ aumentato di 25 unita’, salendo a 108 miliardari. E’ in Asia che vivono la maggior parte di miliardari, con 608 persone, seguono il Nord America (440) e l’Europa (324). Usa e Cina sono i paesi con piu’ miliardari con rispettivamente 408 e 317. Mosca e’ la capitale mondiale dei miliardari, seguita da New York, Hong Kong, Pechino e Londra. Nella speciale top ten delle dieci citta’ con piu’ miliardari, a parte Hong Kong, ci sono tre citta’ cinesi. L’eta’ media del Paperone e’ di 63 anni: ai piu’ anziani (93 anni) Lin Yu-chia (Taiwan) e David Rockfeller senior, fa da contraltare il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg che con i suoi 28 anni, 17 miliardi (che lo posizionano al 42mo posto) e’ il miliardario piu’ giovane. Il 74% dei miliardari ha costruito da se la propria fortuna, uno su dieci miliardari e’ donna e ci sono piu’ miliardari che investono nella borsa cinese (Hong Kong) che in quella di New York, 212 a 211. Ultima curiosita’, l’oroscopo cinese: per Hurun la maggior parte dei miliardari, il 9,6%, e’ del segno del drago, come Carlos Slim e di quello del Cavallo (9,2%) come Warren Buffet. Meno popolari (7,2%) topo e pollo.

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Oltre 150.000 paperoni cinesi emigrati, cercano ambiente migliore per loro investimenti e futuro

La preoccupazione di mettere al sicuro i propri risparmi e’ all’origine della volonta’ dei cinesi ricchi di trasferirle all’estero dove spostare anche la residenza. In questa nuova emigrazione cinese – diversa da quella che negli anni scorsi ha visto i cinesi emigrare tra Stati Uniti, Australia, Canada ed Europa per aprire ristoranti o piccoli negozi – sono i ricchi che lasciano la madrepatria, sentendosi piu’ garantiti in Paesi con legislazioni diverse. Lo racconta lo studio annuale della situazione dei cinesi migranti realizzato dal centro di ricerca della globalizzazione dell’accademia delle scienze sociali, secondo il quale il 27% dei miliardari (in yuan) cinesi ha gia’ lasciato la Cina, spostando la loro residenza all’estero, mentre il 47% ha annunciato di stare pensando a questo tipo di immigrazione. Lo scorso anno – secondo gli stessi dati – oltre 150.000 cinesi hanno ottenuto la residenza in altri Paesi, in primo luogo Stati Uniti, Canada e Australia. Mentre quella passata veniva identificata come una emigrazione per necessita’, la nuova immigrazione di questi anni dei ricchi cinesi viene chiamata ‘emigrazione per investimento’. Per la maggior parte si tratta di proprietari di aziende private o grandi manager, parte dell’elite intellettuale ed economica, tra i 30 e i 45 anni. Secondo il China Daily, il 50% dei progetti di investimento degli immigrati che valgono negli Stati Uniti almeno mezzo milione di dollari, sono portati da emigranti cinesi, che li usano nel mercato immobiliare principalmente, per trovare una migliore qualita’ di vita e un migliore e piu’ regolamentato ambiente finanziario. Ma anche cibo sicuro e meno inquinamento atmosferico. Altra cosa che i ricchi cercano, e’ un sistema sanitario e di welfare migliore che in patria, oltre alla possibilita’ di avere un’altra cittadinanza. Mentre infatti la classe media ricorre ad agenzie specializzate che con una spesa di circa 10.000 dollari organizza partenze all’estero, Stati Uniti in primo luogo, per dare la possibilita’ di assicurare una cittadinanza diversa e svicolare dalla legge del figlio unico, i ricchi affrontano direttamente il problema e spostano armi e bagagli all’estero. Molti cercano un posto dove la proprieta’ privata sia tutelata. Questo pero’ preoccupa anche gli studiosi cinesi, dal momento che i privati contribuiscono per circa il 60% del pil, e il loro allontanamento pone problemi soprattutto ai loro impiegati e alle fasce basse della popolazione.

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Troppo ricco per trovare moglie? Ti aiuta un club

Magnati cinesi e super ricchi che non hanno tempo per trovare l’anima gemella: è soprattutto a loro che è rivolto il Cecs (China Entrepreneurs’ Club for Singles’) creato a Guangzhou, la ex Canton, per aiutarli a trovare moglie. Come riferisce la stampa locale sono 2.700 le giovani ragazze che fino ad ora si sono iscritte per poter quanto meno accedere all’intervista iniziale. La società che ha creato il club chiede a chiunque voglia trovare moglie di pagare una retta annuale di 200.000 yuan (oltre 25.000 euro). Requisiti di base sono l’essere single, avere più di 30 anni e un patrimonio in beni personali di almeno 100 milioni di yuan. “Questi uomini sono alla ricerca di buone mogli – ha detto Wendy Dai, consulente del Cecs – non cercano solo belle facce, vogliono seriamente sposarsi”. Le aspiranti mogli, secondo quanto specifica la brochure promozionale dell’evento, devono essere dolci, semplici e innocenti, devono avere poche esigenze materiali e “minimi rapporti precedenti”. Sembra che molti tra i ricconi aspiranti mariti abbiano richiesto espressamente di trovare una donna vergine. Uno degli aspiranti, un magnate di 32 anni, ha rivelato di avere avuto molte belle donne ma di non aver intenzione di sposare nessuna di queste in quanto come sua moglie e madre dei suoi figli è alla ricerca solo di una “brava donna”.

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Aumentano i ricchi in Cina

Nel 2011 il numero dei cinesi con patrimoni superiori a 10 milioni di yuan (circa 1,3 milioni di euro) ha raggiunto il livello record di 1,02 milioni di persone. E’ quanto emerge da un rapporto della Hurun, una società specializzata nello studio del settore del lusso in Cina. Questo gruppo di persone include anche 63.500 miliardari (in yuan). Tra gli oltre un milione di milionari, l’84% è concentrato nelle parti orientale, settentrionale e meridionale del Paese, con Pechino a quota 179.000 persone. L’aumento dei prezzi delle proprietà immobiliari e la crescita interna hanno fatto lievitare il numero dei ricchi nel Paese che, comunque, include solo quelli della Cina continentale, escludendo quelli di Hong Kong, Taiwan e Macao.

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Giovani miliardari cinesi artefici delle proprie fortune, non le hanno ereditate

Oltre tre quarti dei giovani miliardari della Cina continentale hanno guadagnato i propri soldi e sono stati essi stessi gli artefici delle loro ricchezze senza ereditarle. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Hurun sulla ricchezza, su 33 persone di età inferiore ai 40 anni e con un patrimonio personale di almeno 1 miliardo di yuan (oltre 100 milioni di euro), solo otto lo hanno ereditato dalla famiglia. “I risultati della ricerca – ha commentato Rupert Hoogewerf, ricercatore ed editore del rapporto di Hurun – negano l’assunto molto diffuso secondo il quale i giovani cinesi molto ricchi lo sono per tradizione familiare. In realtà le cose stanno molto diversamente”. Primo nella lista dei miliardari ‘fai da te’ cinesi, è Fang Wei, 39 anni, presidente di Fangda Group a Pechino, con una fortuna di 15 miliardi di yuan. Fondata nel 1991, la Fangda è un gruppo industriale specializzato in prodotti chimici, farmaceutici, acciaio e ferro. Oltre a numerosi altri imprenditori, nella lista, sia pure all’ultimo posto tra i self made men anche la star della pallacanestro Yao Ming, con 1 miliardo di yuan. L’atleta, dopo il ritiro dalla NBA avvenuto lo scorso anno, ha lanciato una propria azienda di vini in esclusiva per il mercato cinese. L’industria dell’intrattenimento e delle tecnologie conta per il 15% dei miliardari (includendo sia i self made men che quelli diventati tali per eredità), il settore dell’energia per il 13%. A seguire il settore manifatturiero (11%) e quello finanziario e degli investimenti (9%). La provincia del Guangdong fa la parte del leone nel club dei miliardari, vantando in totale sei persone nella lista di quest’anno. Cinque i miliardari di Shanghai nella lista, seguita da Pechino con 4 e dalle province del Jiangsu, Sichuan e Zhejiang ciascuna con tre. L’età media dei ricconi cinesi è di 35,5 anni. Otto le donne in lista, tra cui quattro tra quelle che si sono fatte da sé. Ma la preoccupazione è che molti di questi siano in realtà solo dei prestanome.

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Aumentano i ricchi in Cina, spendono molto per lusso

Aumentano i ricconi cinesi. Secondo un rapporto pubblicato ieri sul consumo dei beni di lusso da parte dei cinesi, redatto dalla Industrial Bank in collaborazione con l’Istituto di ricerca Hurun, in Cina ci sono attualmente almeno 2,7 milioni di persone con un patrimonio personale netto di oltre 6 milioni di yuan (oltre 600.000 euro). Sei su 10 sono uomini con un’età media di 39 anni. Ci sono poi 63.500 persone con un patrimonio personale che supera i 100 milioni di yuan (oltre 1 milione di euro), i cosiddetti ultra ricchi, il 10% in più rispetto alla scorso anno. I settori nei quali investono di più restano quello immobiliare e quello azionario. I ricchi e gli ultra ricchi spendono soprattutto in viaggi, acquisto di beni di lusso, nell’educazione dei figli e in regali. Di media, secondo il rapporto, lo scorso anno hanno fatto 3,6 viaggi di piacere all’anno all’interno della Cina e 2,4 viaggi all’estero. Tra le destinazioni preferite per lo shopping Hong Kong rimane in vetta alle preferenze (73%). Specie gli ultra ricchi mostrano sempre più interesse nell’acquisto di beni di lusso come jet privati e yacht. Circa l’85% dei ricchi dichiara di avere intenzione di mandare i propri figli a studiare all’estero. La percentuale raggiunge e persino supera il 90% quando si parla di ultra-ricchi.

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