Archivi tag: ricchi cinesi

Calano nel 2014 le vendite dei beni di lusso in Cina

Cala il mercato dei beni di lusso in Cina nel 204, per la prima volta da anni. Secondo i dati diffusi dall’agenzia Nuova Cina, elaborati da Bain & Company, l’anno scorso il settore ha raggiunto i 115 miliardi di yuan (16 miliardi di euro), in ribasso dell’1% rispetto all’anno precedente. Nel 2013 c’era invece stata una crescita del 2% e l’anno precedente del 7%. A causare il crollo, soprattutto la sterzata verso l’essenziale per i funzionari pubblici e i membri del partito a qualsiasi livello, voluta dal presidente cinese Xi Jinping. I notabili del partito, infatti, erano i primi acquirenti e, soprattutto, coloro ai quali venivano regalati borse e gioielli di lusso. A dimostrazione di questa tesi, secondo i dati diffusi, il settore degli orologi di lusso nel 2014 è calato del 13%, mentre quello degli accessori da uomo del 10%. Secondo il report, il 70% dei beni di lusso vengono acquistati dai consumatori cinesi o all’estero o attraverso agenti, per non incappare nei controlli.

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Nuova moda dei ricchi cinesi: i viaggi spaziali

Sono bastati pochi minuti sulla più importante piattaforma di e-commerce in Cina e 305 ricconi del paese del dragone si sono assicurati un viaggio stellare. Il primo del suo genere messo in vendita in Cina, on-line. Come racconta il China Daily, da ieri su Taobao, la più importante piattaforma cinese per gli acquisti del gruppo Alibaba, è possibile acquistare un viaggio nello spazio al costo di 599,999 yuan (oltre 71.000 euro) a persona. Tra i 305 ricchi cinesi che hanno acquistato il viaggio, figurano quattro imprenditori di Chengdu (la capitale della provincia meridionale del Sichuan) e due di Shanghai, che saliranno a bordo delle navicelle-aerei della olandese Space Expedition Corp. ”E’ davvero eccitante che i cinesi possano godere di un viaggio nello spazio solo con un clic – ha commentato Zhang Yong, capo della Dexo Travel, una delle agenzie che gestiscono le vendite sul sito cinese – se tutto va bene questo aprirà un nuovo capitolo per l’esplorazione dello spazio da parte dei cinesi”. L’offerta prevede pacchetti diversi acquistabili on-line ma senza indicazione, al momento, della data di partenza. Il pacchetto base, da 599.999 yuan, consente un viaggio di 61 chilometri a bordo della navicella Lyinx Mark I che dovrebbe cominciare a volare nell’ultimo quadrimestre del 2015, e restare in orbita dai cinque ai sette minuti. Ma esistono anche ”pacchetti” più cari che prevedono viaggi di maggiore durata e lunghezza del percorso nello spazio, come il ”Founder Austronaut” del costo di 1,39 milioni di yuan (circa 160.000 euro) o il ”Future Astronaut” del costo di 629.999 yuan (circa 74.000 euro) che si svolgeranno a partire dal 2016. Il prezzo comprende il viaggio nello spazio ma anche il volo di andata e ritorno dalla Cina al Mojave Civilian Aerospace Test Center negli Stati Uniti da dove avverranno i lanci. La navicella spaziale potrà ospitare solo due persone, l’astronauta e il turista, che siederà al posto del co-pilota, e rimarrà nello spazio per circa 5-7 minuti durante i quali sarà possibile provare l’esperienza della visione dello spazio e quella dell’assenza di gravità. I requisiti per poter accedere a questi viaggi sono di aver compiuto la maggiore età, non pesare oltre 125 chilogrammi e non superare i due metri di altezza. Prima della partenza, inoltre, i viaggiatori dovranno sottoporsi a rigorosi test e ad un addestramento per essere sicuri che siano in condizioni di salute tali da poter affrontare questo tipo di viaggio.

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Assalto dei consumatori cinesi ai beni di lusso

Né la campagna del governo di Pechino contro la corruzione – che ha portato ad un inasprimento dei controlli – né la stagnazione dell’economia internazionale sono riusciti a contenere la voglia di lusso dei cinesi. Secondo una ricerca del Fortune Carachter Institute di Shanghai, specializzato nell’analisi dell’economia cinese e in particolare nel settore dei beni di lusso, i consumatori cinesi hanno acquistato nel 2013 il 47% di tutti i beni di lusso venduti nel mondo. La cifra spesa per raggiungere questo record? Centodue miliardi di dollari, poco meno della metà di quanto speso in tutto il mondo, 217 miliardi. Il dato è significativo anche perché giunge in un momento caratterizzato da una domanda che resta debole sui principali mercati mondiali e mentre è in pieno svolgimento la campagna contro la corruzione dei funzionari pubblici lanciata un anno fa dal presidente Xi Jinping. Campagna che ha portato ad una netta riduzione delle spese da parte di un rilevante settore dei consumatori cinesi, quello composto dai funzionari che si arricchiscono approfittando della loro posizione e che ora cercano di sfuggire alle ire della temuta Commissione centrale di controllo del Partito Comunista. Dalla ricerca risulta che i nuovi ricchi cinesi amano acquistare i prodotti di lusso – vestiti, scarpe, borse, gioielleria e orologi fanno la parte del leone – soprattutto nel corso dei loro viaggi all’estero. Il 57% delle spese avviene infatti fuori dalla Cina. Nell’ordine New York, Parigi, Tokyo e Roma sono le metropoli straniere preferite per lo shopping dai turisti cinesi di fascia alta. Zhou Ting, direttrice dell’istituto di ricerca di Shanghai, presentando i risultati dello studio precisa che i massicci acquisti all’estero da parte dei cinesi sono dovuti al fatto che in questo modo sono sicuri di non acquistare beni contraffatti, che sono estremamente diffusi in Cina. Il 23% della spesa viene fatta attraverso ordinazioni all’estero e solo il 20% della somma totale viene spese nei negozi che si trovano fisicamente nelle città cinesi. Un altro istituto di ricerca, Kpmg, che fornisce consulenze sulle tendenze del mercato cinese, presenta uno studio secondo cui il boom del lusso in Cina si è in larga parte trasferito sulle vendite online. Da un sondaggio effettuato dall’istituto, su 10.200 consumatori online è risultato che essi hanno speso almeno 1.400 yuan (166 euro) nell’acquisto di un prodotto che considerano di “alto lusso”. Uno su sei degli interpellati ha affermato di aver speso cifre superiori. La maggior parte degli acquisti viene fatta attraverso siti locali di commercio online, come Tmall e Taobao. Nick Debman, presidente della Kpmg per l’Asia-Pacifico, consiglia alle grandi marche occidentali di costruire al più presto le loro “piattaforme” per la vendita diretta su Internet. “Molte compagnie sono riluttanti – sostiene Debman – ma i consumatori sono fortemente orientati verso gli acquisti online”.

fonte: ANSA

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Il regista Zhang Yimou ha pagato la maxi multa per avere avuto più figli

Il regista cinese Zhang Yimou ha pagato oggi la multa di 7,48 milioni di yuan – circa 900 mila euro al cambio attuale – che gli è stata inflitta per aver violato la legge sul figlio unico. Lo hanno affermato le competenti autorità cinesi. In un messaggio diffuso attraverso un microblog su Internet, il dipartimento per la Propaganda di Binhu, la località dove il regista e la sua compagna risiedono, ha annunciato che Zhang ha versato l’intero ammontare dell’ammenda. Il regista e la sua partner Chen Ting hanno tre figli e in precedenza Zhang aveva avuto almeno un altro figlio da un’altra donna. La legge sul figlio unico è stata imposta 30 anni fa per contenere la crescita demografica, ma negli ultimi anni è stata progressivamente ammorbidita fino a risultare oggi quasi irrilevante. Molti dei suoi critici affermano che non ha valore per i ricchi, poichè le violazioni vengono punite con pesanti multe. Zhang Yimou, 62 anni, ha avuto successo in tutto il mondo con film che hanno fatto storia come “Sorgo Rosso” e “La foresta dei Pugnali Volanti”.

fonte: ANSA

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Giovane ricco cerca falsa fidanzata da presentare ai suoi in cambio di 120mila euro

“A.A.A. falsa fidanzata, vergine e con un dottorato, cercasi per facoltoso imprenditore. Offresi compenso a quattro zeri. No perditempo”. E’ questo il tono dell’annuncio che un giovane ricco cinese ha pubblicato su un social network: un milione di yuan (oltre 120.000 euro) per fingere per sette giorni di essere la sua fidanzata. Il giovane vuole una fidanzata da presentare alla sua famiglia in occasione delle prossime festività del capodanno cinese. Nel messaggio pubblicato su Weibo l’uomo ha offerto un acconto di 20.000 yuan (oltre 2.300 euro) alla ragazza che, tra le candidate che si presenteranno, verrà da lui scelta il prossimo 23 gennaio. La fortunata accompagnerà il suo falso fidanzato a trovare la famiglia a bordo di un jet privato. Rigidi i requisiti oer partecipare alla selezione: non più di 25 anni, 1,68 di altezza, non più di 50 chili, meglio se laureata e colta. Su internet il messaggio, divenuto virale, è accompagnato da una foto del ragazzo che siede tra pile di banconote a testimoniare la sua ricchezza. Ricco sì ma solo, a quanto pare. La sua ricchezza però ha fatto breccia e dal giorno della pubblicazione dell’annuncio, lo scorso 17 gennaio, sono state già 5mila le ragazze che hanno fatto domanda e diecimila quelle che hanno almeno visionato il post. ”Wow, 1 milione di yuan per sette giorni – ha commentato on line una utente – è più di quanto guadagna un’attrice di serie A”. In Cina sono moltissimi i giovani che ogni anno, con l’approssimarsi del capodanno cinese, dovendo per tradizione tornare in quei giorni a far visita alla famiglia d’origine, hanno il problema di trovare una fidanzata o un fidanzato da presentare in casa. Le famiglie fanno molta pressione sui figli affinchè, giunti ad una certa età (al massimo 30 anni ma spesso anche meno), si sposino e si sistemino. Piuttosto che affrontare le domande dei genitori su un matrimonio che poi non é detto arrivi, anche se hanno trovato un fidanzato o una fidanzata veri, molti preferiscono farsi accompagnare per tutta la durata delle festività da falsi fidanzati, noleggiati e pagati appositamente per svolgere il ruolo. Per qualcuno diventa un vero e proprio lavoro. Per arrotondare salari spesso bassi sono parecchi anche coloro che a pagamento si offrono di accompagnare alle feste uomini o donne single che desiderano in tal modo accontentare la famiglia, facendosi vedere con un partner. Spesso anche sulle più comuni piattaforme di commercio elettronico, si trovano annunci di domande o offerte di falsi fidanzati. Solo in alcuni casi le famiglie lo capiscono o lo sospettano, ma sperano forse che i due giovani poi finiscano per piacersi davvero. Un paio di anni fa il tema era stato anche affrontato in una fiction, dal titolo ”Noleggiare una fidanzata per tornare a casa”, nella quale il protagonista era appunto un giovane che per evitare che la famiglia combinasse per lui un matrimonio non desiderato, “affittava” una ragazza da presentare come sua futura moglie. Alla fine però nella fiction la coppia finiva davvero per innamorarsi e i due si sposavano.

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Novecento mila euro di multa a regista che ha violato legge del figlio unico

Zhang Yimou, uno dei più famosi registi cinesi, è stato multato di 900 mila euro per aver violato la legge del figlio unico. Lo riferisce in un comunicato la commissione di pianificazione familiare della città orientale cinese di Wuxi. Zhang e sua moglie, Chen Ting, sono stati multati di 7,48 milioni di yuan dopo la scoperta di essere genitori di tre figli, due maschi e una femmina. La commissione ha inviato una lettera a Zhang chiedendo il pagamento della cifra come ‘tassa di manutenzione sociale’. A maggio si diffusero su Internet voci sulla sua molteplice paternità e quando i funzionari dell’ufficio di pianificazione familiare di Wuxi nella Cina orientale, provincia del Jiangsu non lontano da Shanghai, dove vive la sua seconda moglie Chen Ting, approfondirono le voci, non riuscirono a trovarlo. Il regista, tra l’altro Orso d’oro a Berlino e grande artefice delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Pechino del 2008, si era reso irreperibile insieme alla moglie. A dicembre l’ammissione di colpa. Le indagini dei funzionari avrebbero dimostrato che Zhang (regista tra l’altro di Sorgo Rosso, Lanterne Rosse, la Foresta dei Pugnali Volanti, la Triade di Shanghai) avrebbe avuto con Chen figli nel 2001, 2004 e 2006 anche se il loro matrimonio è stato registrato nel 2011. Secondo alcune fonti, Zhang avrebbe anche altri figli e la multa a lui inflitta è la più alta in Cina per la violazione della legge del figlio unico.

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Settimana prossima Zanonato a Pechino, si verificherà anche interesse cinese su Terna e Snam

“Per ora si tratta solo di notizie mediatiche: la prossima settimana andremo in Cina per approfondire le tematiche degli investimenti cinesi in Italia”: Così l’ad di Invitalia, Domenico Arcuri, ha commentato le notizie di stampa che vogliono la State Grid of China interessata alle quote di Terna e Snam che Cdp si prepara a cedere sul mercato nell’ambito del piano di privatizzazioni varato dal governo. La prossima settimana è infatti in programma una visita del ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, a Pechino: la visita dovrebbe durare quattro giorni, da lunedì a giovedì.

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Magnate cinese annuncia di voler comprare il New York Times e chiede di essere preso sul serio

Vuole essere preso seriamente Chen Guangbiao, uno degli uomini più ricchi della Cina, che nei giorni scorsi ha annunciato l’intenzione di acquistare il New York Times. L’uomo, tra i 400 più ricchi del paese, già noto per le sue stravaganze (vendette lattine di aria fresca ai residenti di Pechino imbottigliati nello smog, ha distribuito soldi in giro, ha comprato spazi pubblicitari sui giornali stranieri – Nyt compreso – per rivendicare la proprietà cinese sulle isole contese con il Giapone), la settimana scorsa aveva annunciato la sua intenzione di acquistare lo storico giornale americano. Qualche giorno dopo è stato fotografato all’aeroporto Jfk di New York. Dopo il suo annuncio, in rete ci sono state molte discussioni al riguardo, con smentite varie, ma Chen ha scritto una lettera al Global Times ribadendo la sua intenzione e chiedendo di essere preso sul serio. L’uomo, che ha fatto la sua fortuna con una società di rifiuti, risorse rinnovabili e riciclo, ha detto di aver trovato anche un socio di Hong Kong per questa iniziativa. Attualmente, il sito del New York Times cinese è oscurato, dopo che il giornale ha pubblicato una inchiesta sulle presunte fortune dell’ex premier Wen Jiabao.

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Zhang Yimou ammette violazione a legge figlio unico, rischia un milione di euro di multa

Zhang Yimou, forse il più famoso regista cinese all’estero, in una intervista con l’agenzia Nuova Cina si è scusato per aver violato la legge del figlio unico e si è detto pronto alle conseguenze. Il regista, tra l’altro Orso d’oro a Berlino e grande artefice delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Pechino del 2008, scoperto padre di quattro figli, ha detto di averlo fatto in ossequio alla tradizione secondo la quale più figli significa più abbondanza. Già agli inizi di questo mese sul suo microblog era apparsa una ammissione di colpa, l’avere tre figli con la seconda moglie nonostante avesse già una figlia da un precedente matrimonio. E adesso la sua prima intervista. Quando a maggio i funzionari dell’ufficio di pianificazione familiare di Wuxi nella Cina orientale, provincia del Jiangsu non lontano da Shanghai, dove vive la sua seconda moglie Chen Ting, approfondirono voci su internet che lo volevano padre di diversi figli, non riuscirono a trovarlo. Si era reso irreperibile insieme a sua moglie. Secondo alcune voci non confermate su internet, il regista avrebbe anche altri tre figli con altre compagne occasionali. Per i calcoli dei funzionari diffusi dalla Nuova Cina, Zhang Yimou dovrà ora pagare una multa di poco più di un milione di euro per aver eluso la legge. Se confermata, la multa a Zhang sarebbe la più alta nella storia cinese rispetto alla legge del figlio unico. Le indagini dei funzionari avrebbero dimostrato che Zhang (regista tra l’altro di Sorgo Rosso, Lanterne Rosse, la Foresta dei Pugnali Volanti, la Triade di Shanghai) avrebbe avuto con Chen figli nel 2001, 2004 e 2006 anche se il loro matrimonio è stato registrato nel 2011. Sabato il “parlamento” cinese ha approvato la legge di modifica della legge entrata in vigore nel 1980, che permetterà anche ai genitori a loro volta figli unici di avere più di un figlio.

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Crescono poco in Cina le vendite del lusso, anche per colpa della legge pro austerità

Rallenta la crescita del mercato del lusso in Cina che quest’anno torna ai livelli del 2000: nel 2013 le vendite del settore sono aumentate del 2% rispetto all’anno precedente mentre lo scorso anno erano aumentate del 7%. E’ quanto risulta da uno studio sul mercato dei beni di lusso in Cina pubblicato dallo studio Usa Bain & Company con sede a Shanghai. Secondo l’indagine ad incidere sull’andamento la politica di austerità messa in campo dal segretario per partito comunista e presidente cinese Xi Jinping, dal momento che i funzionari del partito e governativi, se non i primi compratori di beni di lusso, erano tra i primi destinatari degli stessi. Fino all’avvento di Xi, infatti, era molto diffusa l’usanza di regalare oggetti di lusso ai potenti cinesi. Non a caso, secondo lo studio, uno degli oggetti di lusso le cui vendite registrano la crisi peggiore è l’orologio, principalmente da uomo e gli accessori da uomo, da sempre oltre un quinto delle vendite del settore del lusso, che nel 2013 hanno visto una perdita dell’11%. Secondo lo studio, nel 2013 le vendite di oggetti di lusso in Cina (esclusi Hong Kong e Macao) sono arrivate a 116 miliardi di yuan, oltre 13 miliardi di euro. La crescita nel 2014 è prevista agli stessi livelli. I cinesi restano però restano i più grandi consumatori di beni di lusso, acquistando il 29% dei prodotti nel mercato globale. Ma proprio la politica di austerità del nuovo vertice del partito e del paese, ha spinto i cinesi ad acquistare i beni all’estero. La pratica del regalo di lusso ai potenti, infatti, non è venuta a mancare totalmente, si sono solo allontanati i luoghi di acquisto. I primi a beneficiare sono sicuramente Hong Kong e Macao, ma anche l’Europa e gli Usa. Due terzi degli acquisti di lusso dei cinesi vengono infatti eseguiti all’estero.

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