La Cina ha dato inizio alla realizzazione di un progetto nucleare da 3 miliardi di yuan (oltre 300 milioni di euro). Lo riporta la stampa locale. La creazione di questo nuovo impianto, con caratteristiche all’avanguardia, rappresenta l’ultimo passo della Cina verso il nucleare, dopo che il settore aveva subito uno stop a seguito del terremoto, dello tsunami e dell’incidente nucleare di Fukushima in Giappone nel 2011. La Huaneng Shandong Shidao Bay Nuclear Power, l’azienda costruttrice, ha fatto sapere che i lavori sono iniziati il mese scorso nella citta’ costiera di Rongcheng, nella provincia orientale dello Shandong e che si trattera’ di un impianto con una capacita’ di 200 megawatts e le caratteristiche dei sistemi di energia nucleare di quarta generazione. Si trattera’ inoltre di un impianto che garantisce la massima sicurezza in quanto puo’ spegnersi in caso di emergenza senza causare una fusione del nocciolo del reattore o la fuoriuscita massiccia di materiale radioattivo. Il progetto fa parte di un piu’ ampio progetto della HSNPC di costruire un impianto di 6,6 gigawatt (GW) di energia nucleare che richiedera’ circa 100 miliardi di yuan di investimenti in 20 anni e che diventerebbe, una volta completato, il piu’ grande complesso nucleare della Cina.
Archivi tag: raccolta fondi
Al via libera in Cina nuovi impianti nucleari
Riprendera’ in Cina la costruzione di nuove centrali nucleari, sospesa dopo il disastro alla centrale giapponese di Fukushima nel marzo 2011. Lo riferisce il China Daily. Solo poche pero’ verranno inaugurate entro il 2015 e saranno collocate comunque in zone costiere. Prima del disastro di Fukushima, alcuni funzionari cinesi avevano fatto sapere che la Cina avrebbe iniziato 40 progetti di impianti nucleari nel quinquennio 2011-15 aggiungendo che almeno sette province cinesi avevano gia’ chiesto di poter ospitare gli impianti. Secondo un comunicato diffuso ieri dal governo, la Cina riprendera’ ora la costruzione ma ”in modo stabile e ordinato” e ”ad un ritmo ragionevole”. Nel programma nazionale di sviluppo energetico approvato ieri e’ stato inoltre specificato che tutti i tutti i nuovi reattori nucleari dovranno essere conformi ai piu’ elevati standard internazionali di sicurezza. Secondo He Jiankun, esperto dell’universita’ Tsinghua a Pechino, ”la scelta di un sito per una centrale nucleare deve essere basata su approfondite ricerche scientifiche e devono esserci adeguate garanzie che in nessun caso si verifichino perdite radioattive”. Il nucleare in Cina produce solo l’1,8% della sua elettricita’, molto meno della media degli altri paesi (intorno al 14%) che hanno energia nucleare. ”Lo sviluppo del nucleare e’ significativo per l’ottimizzazione della struttura energetica della Cina – ha ancora detto al quotidiano He Jiankun – e di tutela della sicurezza energetica nazionale. La Cina continuera’ a sviluppare l’energia nucleare in modo sicuro e altamente efficiente, la sicurezza e’ la priorita”’. In un libro bianco sull’energia pubblicato ieri dal governo si dice infatti, tra le altre cose, che ”la Cina ha condotto rigorosi e controlli di sicurezza dopo l’incidente nucleare di Fukushima. I risultati hanno dimostrato che la sicurezza del nucleare in Cina e’ garantita”. Li Zuojun, economista dell’istituto di ricerca per le politiche ambientali, ha sottolineato poi come il consumo energetico della Cina faccia molto affidamento sul carbone il che porta a gravi problemi ambientali. Il carbone rappresenta ancora circa il 70% del consumo di energia della Cina e circa l’80% della sua produzione. Nel 2011, sono state prodotte 3,18 miliardi di tonnellate di carbone e il paese mira a non farlo arrivare oltre i 3,9 miliardi di tonnellate entro il 2015.
Incidente nucleare in impianto cinese senza conseguenze. Speriamo
Un inconveniente tecnico si è verificato domenica scorsa nell’impianto nucleare Ling’ao nella provincia del Guangdong, nel sud della Cina a circa 50 chilometri da Hong Kong. Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina. L’incidente tuttavia è stato risolto immediatamente e non è stata rilevata alcuna fuga di radiazioni. Il gestore dell’impianto nucleare ha fatto sapere che si è trattato di alcuni dati errati che sono stati introdotti nel sistema di controllo causandone il malfunzionamento. La società ha aggiunto che l’errore è stato immediatamente corretto e non ha causato alcun problema, non incidendo in alcun modo sulla sicurezza della centrale. L’incidente è comunque stato segnalato alle competenti autorità della regione amministrativa speciale di Hong Kong.
In aumento i senzatetto in Cina, campagna per raccolta fondi
In aumento il numero dei senzatetto a Pechino. L’allarme, stando al sito di Radio Free Asia, è stato lanciato da uno studioso cinese, Yu Jianrong, che ha promosso una campagna per raccogliere fondi a favore di coloro che vivono per strada, senza un tetto dove andare a dormire e spesso senza nemmeno i soldi per un pasto caldo. Yu ha pubblicato lunedì scorso un post su un microblog sensibilizzando la gente sul problema e invitando tutti a contribuire con delle donazioni anche considerando le crescenti difficoltà che incontrano queste persone in inverno, specie a Pechino, dove le temperature scendono al di sotto dello zero. Dopo sole 40 ore dalla pubblicazione online del post avevano già risposto oltre 16.000 persone ed erano stati raccolti 350.000 yuan (oltre 35mila euro) in denaro e beni di prima necessità (abbigliamento, cibo e medicine). La campagna promossa dal professor Jianrong arriva in un momento di tensioni sociali, in cui la Cina si trova ad affrontare una ondata di scioperi su larga scala da parte di operai scontenti per i loro salari troppo bassi o le difficili condizioni di lavoro.
Archiviato in Diritti incivili
Nave giapponese radioattiva arrivata a Shanghai e rispedita a mittente
Elevati livelli di radiazioni sono stati rinvenuti su una nave merci arrivata a Shanghai proveniente dal Giappone. Lo riferisce lo Shanghai Daily. Secondo quanto ha fatto sapere la Commissione di Shanghai per l’ispezione e la quarantena, i prodotti contaminati dalle radiazioni sono stati rimandati indietro o distrutti. La Commissione ha inoltre ribadito che, sin dal marzo scorso, quando a seguito del violento terremoto e dello tsunami si verificò l’incidente alla centrale nucleare giapponese di Fukushima, i controlli in Cina sono rimasti estremamente meticolosi. “I controlli – ha detto Lu Zhongshan, vice direttore della Commissione – riguardano navi viaggiatori, navi merci e voli aerei. Possiamo garantire alla popolazione che nessun prodotto contaminato riesce ad entrare nel paese”. Intanto i medici hanno smentito le voci che si erano diffuse nei giorni scorsi secondo le quali un turista proveniente dal Giappone si era ammalato a causa delle radiazioni. L’Istituto di radiologia della Fudan University ha fatto sapere che effettivamente un paziente che accusava malori e vomito era stato sottoposto a test per le radiazioni che però sono poi risultati negativi. La voce si era diffusa dopo che la settima scorsa su un micro blog un utente aveva detto che una sua amica si era ammalata dopo un viaggio in Giappone a causa delle radiazioni. Ieri alcuni giornali hanno riportato che una organizzazione non governativa per il controllo delle radiazioni avrebbe individuati a Tokyo 22 luoghi con alti livelli di radiazioni. Nonostante le rassicurazioni delle autorità locali sembra che recentemente parecchi residenti stiano lasciando la capitale giapponese.
Archiviato in Diritti incivili
Completati i controlli nelle centrali nucleari cinesi, reattori “sicuri”
La Cina ha affermato oggi che i controlli sui suoi 13 reattori nucleari dopo il disastro di Fukushima, in Giappone, sono stati completati e hanno dato risultati soddisfacenti. In un comunicato pubblicato sul sito web del ministero dell’ ambiente, il viceministro Li Ganjie aggiunge che i controlli sui 28 reattori in costruzione verranno completati entro il prossimo ottobre. Il programma della Cina, la cui industria ha un crescente bisogno di energia, è di avere più di cento reattori nucleari in funzione entro il 2020. L’ economia cinese dipende ancora dal carbone e, secondo il governo, non può fare a meno del nucleare, almeno nel prossimo futuro. Le autorizzazioni alla costruzione di nuove centrali sono state bloccate in aprile, in attesa della realizzazione dei controlli. Li ha incontrato oggi l’ alto funzionario americano Peter Lyons, del Dipartimento per l’ energia degli Usa. Nel corso dell’ incontro Li ha sostenuto che “i dati sull’ incidente di Fukushima sono ancora in corso di elaborazione” ma ha aggiunto che “in generale, gli effetti sono stati profondi e ci hanno impartito un’ importante lezione”.
fonte: ANSA
La Cina non ha perso l’interesse per le centrali nucleari
La Cina continua a dimostrare il suo interesse per i progetti nucleari, nonostante la crisi nucleare giapponese. Il modello di un nuovo reattore nucleare e’ in mostra a Changchun, nella provincia di Jilin. La Cina ha attualmente 13 reattori nucleari in funzione e altri 25 in preparazione. Di recente la Cina ha avviato un progetto di costruzione di tre nuove centrali nel nord della provincia del Jilin. La Cina GD Power Development Co Ltd e la China Guangdong Nuclear Power Group intendono infatti creare i tre impianti a Songjiang, a Liangjia e a Jiutai. Tuttavia con l’eccezione della China Power Investment Corp, le cinque societa’ produttrici di potenza termica presenti nel paese non sono ancora qualificate per sviluppare l’energia nucleare. I tre progetti nucleari, inoltre, secondo quanto ha fatto sapere Xiao Xinjiang, esperto della NDRC (National Development and Reform Commission), sono ancora in fase preliminare ed e’ improbabile che ottengano l’approvazione prima del 2020. La Cina tra l’altro ha congelato le approvazioni dei progetti nucleari il 16 marzo scorso a seguito della crisi nucleare del Giappone. Con il completamento delle 25 unita’ attualmente in costruzione, la Cina potrebbe facilmente raggiungere i 40 GW di capacita’ nucleare entro il 2015. Se il blocco del 16 marzo venisse revocato, come pare probabile, sembra che le prime auorizzazioni ad arrivare potrebbero essere quelle per le centrali dello Jiangxi, dell’Hunan e dell’Hubei. Xu Yuming, vice-segretario generale del China Nuclear Energy Association (CNEA), aveva recentemente dichiarato che la Cina avrebbe raggiunto almeno 70 GW di capacita’ nucleare entro il 2020, nonostante il blocco delle nuove autorizzazioni. Secondo Lin Chengge, ex vice direttore del NSA (National Safety Adninistration) in agosto dovrebbe essere presentato il nuovo piano di sicurezza nucleare e subito dopo potrebbe essere revocato il fermo delle autorizzazioni.
Archiviato in Vita cinese
La Cina spenderà 15 milioni di euro per sicurezza nucleare
La Cina spendera’ circa 150 milioni di yuan (oltre 15 milioni di euro) per i controlli sulla sicurezza nucleare e per la supervisione delle radiazioni. Lo riporta l’Agenzia Nuova Cina. Il Ministero per la Protezione Ambientale ha fatto sapere in un rapporto pubblicato sul suo sito internet che il budget totale di spesa totale per il 2011 e’ di circa 1,92 miliardi di yuan di cui 1,12 saranno utilizzati per portare avanti 61 progetti di protezione ambientale. Tra i principali progetti previsti in primo piano quelli per il monitoraggio delle radiazioni nucleari e delle radiazioni elettromagnetiche in tutto il paese. Circa 50 milioni di yuan (oltre 5 milioni di euro) saranno invece utilizzati per migliorare le tecnologie in materia di sicurezza nucleare. Il Ministero ha infine previsto anche di destinare 220 milioni di yuan (quasi 25 milioni di euro) per assicurare il monitoraggio dell’ambiente e per far in modo che tutte le informazioni necessarie possano diffondersi con facilita’.
Scoperti 30 casi di contaminazione radioattiva
La Cina ha reso noto di aver scoperto 30 casi di contaminazione radioattiva in passeggeri, navi e container che sono entrati nel paese dallo scorso 16 marzo. Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina che riprende informazioni dell’autorita’ statale per la quarantena. I casi sono stati scoperti dopo che la stessa autorita’ ha cominciato a monitorare il livello di radiazioni in nove porti di ingresso in Cina, inclusi Dalian, Pechino, Liaoning e Zhejiang. Il primo caso, e’ stato scoperto proprio il 16 marzo a Dalian ed era relativo ad un aereo atterrato nell’aeroporto della citta’ cinese proveniente dal Giappone. Altri casi di contaminazione sono stati riscontrati su navi e container, cosi’ come su due turisti giapponesi. Li Yuanping, portavoce dell’autorita’ per la quarantena, ha detto che i suoi tecnici continueranno a monitorare il livello di radiazioni sui prodotti e le merci in ingresso, soprattutto provenienti dal Giappone, per assicurare la salute pubblica. Lo scorso 8 aprile la Cina ha vietato l’importazione di prodotti agricoli e di cibo da 12 regioni giapponesi vicine alla centrale nucleare di Fukushima. Da quella data, non sono stati riscontrati livelli di radioattivita’ su prodotti arrivati dal Giappone.
Archiviato in Accà e allà (notizie dall'area), Vita cinese
Cina approverà ad agosto piano centrali nucleari sospeso
Ad agosto il governo cinese dovrebbe approvare il progetto per le nuove centrali nucleari, progetto sospeso lo scorso 16 marzo dopo la crisi nucleare giapponese seguita al disastroso terremoto e allo tsunami. Lo scrive il China Daily, riferendo quanto detto da Lin Chengge, esperto dell’ente di stato nucleare. La settimana scorsa il gruppo di revisione ha completato l’ispezione ad un impianto nucleare, quello di Daya Bay nella provincia del Guangdong, una delle ultime ad essere ispezionate. Quattro reattori in costruzione, secondo quanto detto da Lin, saranno equipaggiati con un reattore di terza generazione. La Cina aggiungerà 12 gigawatt di capacità nucleare annua, nel breve termine e pensa di aumentare a 70-80 gigawatt entro il 2020.
Archiviato in Vita cinese