Si e’ svolto a Shenzhen, nella provincia meriodionale cinese del Guangdong, in un noto hotel del distretto di Luohu, il primo matrimonio gay della citta’. Mark e An An, due giovani di 25 e 23 anni, sfidando la societa’ e la famiglia, hanno deciso di rendere pubblica la loro unione con una cerimonia con tutte le carte in regola: testimoni, fiori, cibo, torta nuziale e tradizionale bacio finale. All’ingresso del locale un manifesto che recitava ”congratulazioni signor Mark e signor An An”. Molti clienti dell’hotel, pensando ad un errore, hanno fatto notare ai camerieri che avrebbero dovuto scrivere ‘Signore e signora’ ma si sono visti rispondere, tra lo stupore generale, che si trattava effettivamente di due uomini. Alla festa, a cui Mark e An An avevano invitato tutti i loro amici, hanno partecipato pero’ solo cinque persone. La maggior parte hanno trovato scuse per non partecipare. Alcuni hanno palesato espressamente il loro disappunto per quella scelta. ”Alle nostre famiglie invece non abbiamo osato dire nulla – dicono i due sposi ad un sito internet – quando lo sapranno saranno furiosi con noi”. In Cina l’omosessualita’ e’ ancora un tabu’ che in alcuni casi sfocia in reato e la maggior parte degli uomini nascondono questa loro inclinazione spesso anche con matrimoni di facciata per non suscitare sospetti nelle famiglie per poi invece condurre, di nascosto, una vita parallela.
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Scienziati cinesi scoprono interruttore delle inclinazioni sessuali
Un gruppo di scienziati cinesi dell’Istituto Nazionale di Scienze biologiche avrebbe scoperto il modo di controllare e regolare le preferenze sessuali dei maschi di topo. Secondo quanto riferisce la stampa cinese, gli studiosi avrebbero scoperto che il segreto risiede in una sostanza, la serotonina. I maschi di topo privi di questa sostanza, infatti, perderebbero di interesse sessuale nei confronti delle femmine. I risultati dello studio, che sono stati pubblicati su un settimanale scientifico, Nature, dimostrano per la prima volta che un neurotrasmettitore gioca un ruolo importante nelle preferenze sessuali di un mammifero. Gli studiosi cinesi che hanno partecipato alla ricerca hanno evidenziato come i topi che hanno buoni livelli di serotonina nel cervello si avvicinano piu’ facilmente alle femmine della razza di quelli con livelli molto più ridotti di questa sostanza, che invece tendono ad avvicinarsi e ad avere istinti sessuali verso animali dello stesso sesso. Scetticismo pero’ nel mondo scientifico sull’applicabilita’ della ricerca ad altre specie o in particolare, agli uomini. ”Per quanto riguarda gli esseri umani – ha commentato Keith Kendrick, neuroscienziato dell’Universita’ di Cambridge – non ci sono evidenze al momento che i livelli di serotonina possano avere un qualche rilievo nel determinare gli orientamenti sessuali. I legami tra serotonina e preferenze sessuali, negli esseri umani, devono almeno per ora essere considerati qualcosa di molto tenue”.
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Avvocato denuncia giornale per foto matrimonio gay
Un avvocato che si occupa di difesa dei diritti civili ha citato in giudizio un quotidiano di Pechino per aver diffuso la notizia del primo matrimonio tra due omosessuali, cerimonia simbolica, avvenuta nella capitale cinese. Secondo quanto riferisce l’Agenzia Nuova Cina, l’avvocato, Xiao Dong, che ha detto di agire per conto dei due sposi, ha dichiarato che il giornale si è comportato in maniera poco etica, addirittura fotografando la coppia dopo che questa si era opposta. L’avvocato ha detto di aver chiesto al quotidiano della capitale la rimozione delle foto dal sito internet, specificando che, qualora questo non avverrà, si ricorrerà direttamente al tribunale. Secondo Xiao Dong, il fotografo che ha scattato le fotografie era stato invitato alla cerimonia come privato e non per poi utilizzare e rendere pubbliche le fotografie fatte durante la festa di matrimonio. L’avvocato ha poi evidenziato come anche l’articolo del giornale contenesse delle inesattezze tali da mettere i due protagonisti in cattiva luce, danneggiandone l’immagine. Xiao Dong ha poi ribadito che i due si sono uniti con una cerimonia dal valore del tutto simbolico, unicamente per evidenziare il fatto di essere una coppia stabile. I matrimoni tra persone dello stesso sesso in Cina sono illegali, sebbene il paese conti diversi milioni di omosessuali, la maggior parte dei quali vivono in totale clandestinità. Statistiche pubblicate di recente dalla Commissione per la Salute di Pechino hanno rivelato che circa il 60% dei casi di AIDS registrati lo scorso anno riguardano uomini che hanno contratto la malattia attraverso rapporti omosessuali.
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Proteste per matrimonio simbolico fra omosessuali
E’ stato celebrato a Pechino, suscitando numerose polemiche, il primo matrimonio tra due omosessuali. Lo riferisce il China Daily. La cerimonia, che non ha valore legale in quanto la Cina non riconosce in alcun modo le unioni fra persone dello stesso sesso, si e’ svolta in un ristorante della capitale cinese, alla presenza di una cinquantina di amici della coppia. I due hanno anche ricevuto un certificato di matrimonio, dal valore puramente simbolico, rilasciato da una organizzazione di volontariato che si occupa di lotta e prevenzione dell’AIDS. ”Noi vogliamo solo vivere insieme come una coppia normale e stabile – ha detto Xiao Qiang, uno dei due sposi -. Non ci interessa se il matrimonio e’ valido o no. La mentalita’ della gente per fortuna ora e’ piu’ aperta che in passato, ecco perche’ abbiamo trovato il coraggio di rendere la cosa pubblica”. L’uomo ha aggiunto che favorire le relazioni stabili nel mondo omosessuale e’ importante per combattere l’AIDS. ”Consentire i matrimoni omosessuali – ha detto – significa anche evitare troppo frequenti e rischiosi cambi di partner”. La notizia del matrimonio omosessuale non e’ stata favorevolmente accolta dalla maggior parte della gente in Cina. Numerosi messaggi sui giornali e su internet chiedono alle autorita’ di intervenire contro i due e contro l’associazione. Secondo dati resi noti dalla Commissione per la salute cinese, il 60% delle persone colpite da AIDS nel paese sono uomini che hanno contratto questa malattia attraverso relazioni omosessuali.
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Cambia sesso, non puo’ sposarsi
Ha cambiato sesso, diventando donna, ma non riesce a ottenere il permesso di sposare il suo partner di sesso maschile. Lo riferisce il South China Morning Post. Il Tribunale di Hong Kong, interpellato sul caso lo scorso mese di agosto, ora ha deciso che si tratta di un argomento sul quale la Corte non puo’ pronunciarsi. La donna, una cinese di circa 20 anni, conosciuta solo con il nome ”W” per garantire la sua privacy, e’ una delle poche persone ad aver subito un intervento per il cambiamento di sesso in un ospedale pubblico di Hong Kong. W combatte da quando, lo scorso anno, le e’ stato proibito di sposare il suo fidanzato, sulla base del fatto che la legge di Hong Kong vieta il matrimonio tra persone dello stesso sesso e il certificato di nascita (che non puo’ essere cambiato) indica ancora che W e’ maschio. Nella sua decisione, il giudice Andrew Cheung Kui, del tribunale di Hong Kong, ha detto che ”non ci sono prove sufficienti per dimostrare che l’opinione generale e’ cambiata su questi argomenti, tanto da accettare con favore il matrimonio di una persona che ha cambiato sesso”. Cheung ha poi detto che ”la Corte non deve sostituirsi con il suo giudizio a quelle che sono le leggi di Hong Kong”. L’avvocato della donna, Michael Vidler, ha commentato dicendo che e’ Hong Kong a fare eccezione, in quanto molti Paesi asiatici, tra cui anche il resto della Cina, Singapore, la Malesia e il Giappone, consentono alle persone che hanno cambiato sesso di sposare persone del sesso opposto a quello acquisito con l’operazione.
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Il terzo classificato a Mister Gay teme per se e la sua Ong
L’ attivista omossessuale cinese che ha vinto il terzo premio al concorso internazionale ”Mr.Gay” che si e’ tenuto ad Oslo, ha affermato oggi di temere che la sua partecipazione dall’ evento possa danneggiare l’ attivita’ della sua organizzazione, che si occupa della prevenzione dell’ Aids. Xiao Dai, di 25 anni, e’ stato selezionato dai gay cinesi che avrebbero dovuto partecipare ad un concorso organizzato a Pechino in gennaio, in preparazione dell’ evento di Oslo. Il concorso di bellezza per gay e’ stato pero’ bloccato dalla polizia cinese pochi minuti prima del suo previsto inizio. Xiao Dai, che si trova a Pechino, ha dichiarato di essere preoccupato per il suo ritorno ad Urumqi, nel nordovest della Cina, dove opera la sua organizzazione. ”Non ho paura per me – ha chiarito – ma per l’ impatto che ci potrebbe essere sulla mia organizzazione, non so se potremo continuare a lavorare”. Gli organizzatori dell’ evento di Pechino, che si sarebbe dovuto svolgere in un locale alla moda nel centro della capitale, affermano che il concorso, il primo di questo tipo della Cina, aveva come obiettivo quello di far conoscere al grande pubblico le problematiche dei gay, verso le quali la tolleranza della societa’ cinese e’ cresciuta negli ultimi anni. In Cina l’ omosessualita’ non e’ un reato dal 1997 ed e’ stata cancellata nel 2001 dall’ elenco delle malattie mentali.
fonte: Ansa
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