L’oledotto che dal sud della Birmania porterà il petrolio proveniente dal medio oriente in Cina, sarà operativo dal prossimo maggio “se tutto andrà come previsto”. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri cinese Fu Ying nel corso di una visita in Birmania (o Myanmar). L’oleodotto, lungo 1.200 km, collegherà il porto birmano di Kyaukpyu alla città di Ruili, nella provincia cinese dello Yunnan e sarà in grado di trasportare 22 milioni di tonnellate di petrolio e 12 miliardi di metri cubici di gas naturale all’anno, secondo la stampa cinese. Kyaukpyu, secondo le previsioni, diventerà uno dei punti di arrivo del petrolio acquistato dalla Cina in Medio Oriente. Le relazioni tra la Cina e il Myanmar attraversano un momento difficile, dopo che Naypyidaw ha lanciato un programma di riforme politiche che ha portato ad un miglioramento delle sue relazioni con l’ Occidente, come testimoniato dal recente visita del presidente americano Barack Obama. L’espressione “se tutto andrà come previsto” viene interpretata come un segnale che il completamento del progetto, il cui costo stimato è di 2,5 miliardi di dollari, potrebbe subire ritardi.
fonte: ANSA