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Apre a Shanghai l’outlet italiano Florentia Village

E’ stato inaugurato nella capitale economica cinese l’outlet Florentia Village, il secondo del suo genere in Cina dopo quello aperto dall’italiana Rdm (gruppo Fingen) nei pressi di Pechino. Con una superficie totale sito di 60.000 metri quadrati, e una zona di vendita lorda di 42.000 metri quadrati, Florentia Village vanta collezioni di migliori marche di lusso e della moda italiani premium in tutto il mondo: da Bulgari ad Armani, da Ferragamo a Tods. Ci sono 200 negozi di brand italiani ed internazionali (tra questi Brooks Brother, Montblanc, Etro, Givency), tutto ispirato all’architettura classica italiana con particolare attenzione alle città di Firenze e Venezia, mete apprezzate dal nuovo turismo cinese. I consumatori possono trovare diverse varietà di prodotti in quattro zone commerciali distintive: lusso, premium internazionale, sport e outdoor, e per il tempo libero. All’inaugurazione della struttura, hanno partecipato, tra gli altri, l’ambasciatore italiano in Cina Alberto Bradanini e il governatore di Pudong, l’area nuova di Shanghai al di là del fiume, centro in forte sviluppo con gli uffici finanziari, i grattacieli e l’aeroporto. Non solo: a Pudong, per la fine dell’anno, dovrebbe aprire il primo parco Disney della Cina, uno dei più grandi al mondo. L’apertura dell’outlet di Shanghai segue quella di Wuqing (tra Pechino e Tianjin) nel giugno del 2012. Un altro è in costruzione nel sud, nella provincia del Guangdong, tra Guangzhou (ex Canton) e Foshan. Alla fine del 2013, l’outlet di Wuqing ha fatto registrare più di 6,5 milioni di visitatori con oltre 4,2 miliardi di yuan di vendite (oltre 600 milioni di euro). La Fingen che ha in Rdm il suo braccio operativo in Cina, in Italia ha realizzato gli outlet di Serravalle Scrivia (Al), Castel Romano (Roma) e Barberino di Mugello (Fi), oltre a quello di Marcianise (CE).

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A Shanghai apre la terza edizione del MIcam

Ha aperto i battenti stamattina nella capitale economica cinese la terza edizione di The Micam Shanghai, la versione in territorio cinese della più importante fiera calzaturiera che da anni si celebra nei locali di Fiera Milano. Organizzata da Assocalzaturifici, Fiera Milano e dalla società di quest’ultima in Cina (Hannover Milano Fairs Shanghai), con la collaborazione dell’Agenzia Ice, la fiera si è consolidata come uno dei più importanti appuntamenti del settore in un mercato, come quello cinse, molto interessato alle calzature, italiane in testa. Le altre due edizioni, di aprile e ottobre l’anno scorso, hanno visto oltre 500 espositori provenienti da 20 paesi diversi, con oltre 11.000 visitatori. In questa terza edizione ci sono circa 200 brand di tutto il mondo, con un aumento di espositori provenienti da Brasile, Francia, Portogallo, Spagna Turchia e Regno Unito. Tra gli italiani, nutrita la presenza di aziende della Campania, arrivate con il sostegno dell’Ente regionale. All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il console italiano a Shanghai Stefano Beltrame, l’amministratore delegato di Fiera Milano Enrico Pazzali con il country manager per la Cina Dario Rota; Antonino Laspina, responsabile per la Cina dell’Ice con Claudio Pasqualucci, capo dell’ufficio Ice di Shanghai. A fare gli onori di casa, Cleto Sagripanti e Fabio Aromatici, rispettivamente presidente e direttore di Assocalzaturifici. “Come Fiera Milano ha detto Pazzali nel suo intervento – organizziamo eventi in tutto il mondo e siamo contenti di essere partner di questa fiera, un punto di riferimento del settore nel mondo, con un profondo impatto e influenza sull’industria del fashion in Cina”. Per Beltrame, da poco nominato Console a Shanghai, “The Micam Shanghai dimostra il forte impegno degli organizzatori in Cina e il successo del suo formar per la promozione di calzature di alta qualità”. L’Italia, nel 2013, si è confermata primo esportatore di scarpe in Cina con 551,6 milioni di dollari di volume con un aumento rispetto al 2012 del 16,75%. Il nostro paese detiene il 28,19% delle quote totali del mercato delle calzature in Cina. The Micam Shanghai, ospitata nello Shanghai Exhibition Center, chiuderà i battenti il 26 marzo.

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Aperta oggi a Shanghai Milano Unica

Ha aperto oggi i battenti a Shanghai la quinta edizione di Milano Unica, salone dei tessuti made in Itay, come al solito inseriti in Intertextile, una delel più importanti fiere al mondo del settore. Come ogni anno, con il supporto dell’agenzia Ice, le migliori aziende italiane del settore, quest’anno 124, presentano in questo periodo le collezioni primavera estate, dopo l’edizione di ottobre. All’inaugurazione del salone hanno partecipato Gabriele De Stefano, Console italiano a Shanghai; Cristina Tajani, assessore del Comune di Milano; Silvio Albini, presidente di Milano Unica; Xu Yingxin, vice Presidente esecutivo della camera di commercio cinese; Claudio Pasqualucci, direttore della sede di Shanghai dell’Agenzia Ice. Il successo del Salone, un pionieristico investimento in uno dei mercati più importanti al mondo, è confermato non solo dal costante numero di espositori, ma anche dal crescente numero di compratori selezionati. Oltre 3.500 clienti hanno visitato Milano Unica Cina a ottobre, con un incremento del 17% rispetto all’edizione precedente. Il dato è confermato anche dalla crescita di visitatori cinesi all’edizione di febbraio svoltasi a Milano e appena conclusasi (+63%). “Abbiamo osservato che la tipologia di cliente si è modificata nel corso delle edizioni”, spiega Silvio Albini, presidente di Milano Unica. “L’interesse per l’abbigliamento donna è andato crescendo e i dati mostrano che i clienti top-end provengono dai distretti cinesi dell’abbigliamento più importanti della grande Cina, inclusi Hong Kong e Taiwan, e dai mercati esteri come Corea, Giappone, Tailandia, Indonesia e Russia”. Dai dati forniti da Sistema Moda Italia, su fonte Istat, la Repubblica Popolare Cinese più Hong Kong, oggi permane con un +10,1% al 2° posto nel ranking dei principali mercati di sbocco della tessitura nazionale, dopo la Germania. Dopo essere stata interessata da performance molto favorevoli nell’ultimo biennio, il 2013 registra un calo del -3,6%. Al contrario, il tessuto a maglia è in crescita. Rispetto al 2012, nell’ottobre 2013 hanno registrato un dato positivo le esportazioni verso il mercato cinese senza Hong Kong i tessuti a maglia-trama (+34,6%), i tessuti a maglia-catena (+ 2%), tessuti di lino (+8,2%), mentre hanno subito un calo, sempre per lo stesso mercato, i tessuti di cotone (- 10,7%), i tessuti cardati lana e peli fini (-1,2%), i tessuti pettinati lana e peli fini (-9%) e i tessuti di seta (-6,5%), con una variazione totale del -2,7%. I primi segnali del 2014 lasciano intravvedere un’interessante ripresa dell’economia cinese ai ritmi degli anni precedenti.

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La missione di Zanonato in Cina nel senso di rilanciare i rapporti

Secondo il ministro per lo sviluppo economico Flavio Zanonato, che dal 13 al 16 gennaio sara’ in visita in Cina, ”ci sono tutte le premesse per un rilancio innovativo dei rapporti bilaterali” tra i due Paesi. In particolare, sottolinea il ministro, ”per un rapido aumento del nostro export che – nell’attuale momento di flessione dei consumi interni – sostiene la nostra competitività continuando ad innovare il ‘Made in Italy’. Oltre ai colloqui bilaterali, il ministro firmera’ a Pechino due accordi: un Memorandum of Understanding (MoU) per la costituzione di un Business Council tra le principali associazioni degli imprenditori italiani e cinesi e un altro per la cooperazione nei settori della ricerca industriale, innovazione/sviluppo, comunicazioni e tecnologie dell’ informazione. Sono infatti questi i settori individuati dall’ Ambasciata italiana di Pechino sulla base delle prorita’ indicate dall’ ultimo piano quinquennale di sviluppo cinese e della capacita’ tecnologica e industriale dell’ Italia. Il ministro sottolinea che ”il nuovo governo cinese e l’ambizioso piano di sviluppo dell’economia della Cina evidenziano un Paese piu’ maturo e piu’ attento allo sviluppo, alla tutela dell’ambiente, all’energia sostenibile e ad un’agricoltura moderna. Tale strategia cinese, con il passaggio dalla quantità alla qualità industriale e con crescente attenzione ai consumi di 1,3 miliardi di persone, guarda oggi con favore ai vantaggi che la tecnologia e l’ industria italiane possono garantire: si tratta dunque di un’occasione assai preziosa per gli interessi dell’Italia’. ”Lavoriamo per ottenere da parte cinese un impegno puntuale a far ricorso alle capacita’ italiane per la creazione di nuovi aggregati urbani (nei prossimi 15/20 anni 350/400 milioni di cinesi si sposteranno dalle campagne alle citta’) capacita’ che ci fanno conoscere nel mondo per l’eccellenza e la qualita’ abitativa delle citta’ italiane”, conclude Zanonato. Il ministro arrivera’ a Pechino con una numerosa delegazione di imprenditori italiani che incontreranno imprese cinesi selezionate dal ministero del commercio e dalle camere di commercio locali.

fonte: ANSA

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Presentata a Shanghai “European City” mall con sezione italiana

Si inaugurerà a novembre 2014 a Shanghai, European City, una cittadella di 210mila metri quadrati, con 18mila mq di superficie espositiva, 40mila mq di negozi e 152mila metri quadrati dedicati a uffici, edilizia residenziale e albergo a 4 stelle, che vede Fiera di Genova tra i partner. La struttura costituirà il primo centro dedicato a prodotti di qualità del vecchio continente, il made in Italy prima di tutto, e darà la possibilità alle piccole e medie aziende di sbarcare in Cina a tariffe low cost e ai consumatori cinesi di acquistare prodotti di alta qualità al giusto prezzo. Il progetto è stato presentato ieri al Westin Hotel di Shanghai alla presenza degli investitori e dell’amministratore delegato di European China Business Development Xu Rong; del Console italiano a Shanghai Vincenzo De Luca; del vice direttore generale di CCPIT – China Council for the Development of International Trade Guo Ying Hui; del presidente di Fiera di Genova Sara Armella; del presidente dell’Associazione Toscana d’Amare Alessandro Legnaioli; di Claudio Laurora Marketing and Sales Director di Gruppo Comunicazione per Sardegna Promozione, Camera di Commercio di Sassari e Italian Farmers by Campagna Amica e da Bruno Casagrande responsabile studio architettura MAG. La Fiera di Genova, che dallo scorso luglio ha firmato un accordo con European China Business Development, coordinerà un “exhibiting pool” di cui fanno già parte ufficialmente Fondazione Campagna Amica per i prodotti agroalimentari della Regione Sardegna e l’Associazione Toscana D’Amare per l’abbigliamento, che inizieranno la loro attività b2b per le aziende associate già a partire dal mese di gennaio. A breve formalizzeranno la loro adesione al pool anche Fiera del Levante, Camera di Commercio di Bari e Regione Toscana, mentre si stanno valutando altre candidature di rilievo per completare i sei settori espositivi programmati: oltre a food e abbigliamento, turismo, arredamento, design e gioielleria. “A poco più di un anno – ha dichiarato Sara Armella – dal protocollo d’intesa con CCPIT, che individua Fiera di Genova come partner dell’organismo governativo cinese che coordina il commercio con l’estero, è stato svolto un intenso lavoro di progettazione e di cooperazione che ci ha portato ad essere stati scelti da European City Shanghai come segreteria commerciale per l’individuazione delle aziende italiane ed europee. Creando una piattaforma per le piccole e medie aziende italiane ed europee con un format innovativo e dinamico, Fiera di Genova apre una nuova strada nel business fieristico”.

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Road show di cucine italiane a Shanghai

Tappa a Shanghai per “Italia che vive. Kitchen, soul, design”, il progetto di FederlegnoArredo sull’artigianato delle cucine. Dopo aver toccato Londra, New York e Mosca, il ‘Kitchen Road’, partito lo scorso aprile al Salone del Mobile 2013, arriva nella capitale economica cinese, celebrando l’ingegno, la creatività e l’eccellenza delle aziende cuciniere italiane ai più importanti professionisti internazionali del settore. Alla presenza del presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, del console generale italiano a Shanghai Vincenzo de Luca, del direttore del locale ufficio Ice Claudio Pasqualucci, c’è stato un cooking show attraverso il quale si è illustrato ai numerosi ospiti cinesi l’eccellenza del prodotto cucina italiano. Ai Fei (2013 Chinese Idol Stars), Tiziano Vudafieri (Architetto) insieme a Jun Trinh (Cooking talent da Travel Channel) e Chen Lei (presentatrice di ICS Channel), attraverso uno show culinario hanno sottolineato come le cucine italiane siano sintesi di una tradizione manifatturiera ricca di anima, emozione e passione, che affonda le sue radici in un modo di vivere l’ambiente cucina come luogo della socializzazione, culla del patrimonio gastronomico italiano. “Crediamo molto in questo mercato – ha detto all’ANSA il presidente Snaidero – per questo abbiamo fortemente voluto questa tappa dalla quale rinnoviamo l’appuntamento a EuroCucina, il salone che si svolgerà dall’8 al 13 aprile prossimi. La Cina è un paese in forte crescita, nel quale il gusto, la qualità, il design italiano sono molto apprezzati, soprattutto in un settore come il nostro”. Il progetto guidato da Snaidero è riuscito a creare un interessante ponte con i cinesi, sempre più alla ricerca di prodotti come le cucine realizzate dagli artigiani italiani, richieste sia nelle case che negli alberghi in Cina. “Noi – continua Snaidero – mettiamo il cuore in ogni cosa che facciamo e questo è molto apprezzato qui. Grazie a questo, insieme ai cinesi possiamo contribuire a creare una bellezza autentica e universale”. Ma FederlegnoArredo non è a in Cina solo per il progetto sulle cucine. I vertici dell’associazione di categoria del mobile italiano, stanno anche esplorando il mercato per verificare la possibilità attraverso partner fieristici locali e internazionali (candidata anche l’italiana Fiera Milano, che in Cina è unica italiana a vantare una forte presenza attraverso uffici in tutto il paese, con una joint venture e una società acquisita, tra le più importanti al mondo) di esportare in questa parte di mondo il Salone del Mobile.

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Presentato il progetto di un nuovo outlet italiano a Guangzhou

Aprirà nel primo quadrimestre del 2015 il Florentia Village di Guangzhou-Foshan, il terzo del suo genere in Cina dopo quello aperto dall’italiana Rdm (gruppo Fingen) in Cina dopo quello nei pressi di Pechino e quello che l’anno prossimo vedrà alla luce a Shanghai. Il nuovo outlet, il primo nel sud della Cina, si trova in un’area strategica, tra la vecchia Canton e Foshan, vicina a Shenzhen e Zuhai e non lontana da Hong Kong. Accessibile da aeroporto, metro, autostrade e stazioni ferroviarie, è il primo outlet di ispirazione italiana nel sud del paese del dragone e offrirà ai compratori cinesi prodotti con fino al 70% di sconto di primarie aziende del lusso come Armani, Bulgari, Burberry, Etro, Fendi, Ferragamo, Hogan, Hugo Boss, Kenzo, Prada, Ralph Lauren, Tod’s, Tory Burch, Versace. Il progetto si sviluppa su un’area di 118.000 mq con 50.000 mq di area commerciale, il tutto sviluppato in architettura che ricorda le città di Firenze e di Venezia. “Per noi questo progetto – ha detto Jacopo Mazzei, presidente e amministratore delegato di Florentia Village e Rdm – è importante in un’area chiave del paese che ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo di realizzare altri outlet nelle città cinesi di prima e seconda fascia, facendo attestare i nostri outlet come capisaldi di lusso in Cinz”. In progetto, altre costruzioni simili a Chengdu e a Chongqing, dopo l’apertura dell’anno prossimo a Pudong (Shanghai) e quella del giugno 2011 a Wuqing (tra Pechino e Tianjin), il primo outlet della Rdmche alla fine del 2012 ha fatto registrare oltre 3 milioni di visitatori e un turnover di circa 200 milioni di euro.

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Made in Italy: nuove tecnologie tessili italiane a Canton

Le nuove tecnologie italiane nel settore del tessile tecnico e non woven, sono al centro del seminario organizzato stamattina dall’Acimit (Associazione dei costruttori italiani di macchinario per l’industria tessile) e dell’Agenzia Ice a Guangzhou, l’ex Canton. “La Cina -spiega Paolo Quattrocchi, responsabile dell’ufficio Ice di Guangzhou – è il più grande mercato mondiale delle macchine tessili. Anche per la produzione italiana rappresenta il principale mercato di riferimento che, con un valore di circa 500 milioni di dollari nel 2012, assorbe circa il 20% delle nostre esportazioni di macchine tessili. L’Italia, con una quota dell’11%, è uno dei principali fornitori di tecnologie tessili della Cina”. I tessili tecnici rappresentano il 27% del mercato mondiale del tessile, con un volume pari a 22 milioni di tonnellate ed un valore pari a 160 milioni di dollari (dati 2012). Guanzghou è il capoluogo del Guangdong, la provincia chiamata la “fabbrica della Cina” per l’enorme presenza di aziende manifatturiere. Il seminario, seguito da incontri b2b, persegue l’obiettivo di consentire alle aziende meccanotessili italiane partecipanti di rafforzare la propria presenza commerciale nella regione cinese del Guangdong, estendendo la propria rete di contatti commerciali. Nell’ampio panorama cinese della produzione dei tessuti tecnici e non woven, il Guangdong, con 211.000 tonnellate di prodotto nel 2012 e con circa 500 aziende operanti in questo specifico comparto, ricopre un ruolo di grande rilievo.

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Ferragamo incrementa al 75% quota in partnership Cina

Ferragamo ha incrementato la propria partecipazione dal 50 al 75% nelle società distributive operanti nel mercato cinese in attuazione dei precedenti accordi contrattuali con Imaginex Holdings e Imaginex Overseas. Lo si legge in una nota del gruppo in cui viene ricordato che con Imaginex è stata avviata una “lunga e proficua partnership” attiva con con oltre 100 punti vendita monomarca in Cina, Hong Kong, Taiwan e Macao, ed ha rinnovato gli accordi di distribuzione fino al 31 dicembre 2019.

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La scarpa italiana sarà in mostra a Shanghai

Se per anni il settore delle calzature ha guardato con timore all’invasione di scarpe a basso costo dalla Cina, oggi i ruoli sembrano rovesciarsi, con la borghesia rampante cinese che ricerca il gusto Made in Italy e i calzaturieri italiani che vanno alla conquista del levante con una fiera organizzata nel cuore di Shanghai. Solo nel periodo gennaio-maggio 2012 l’export di calzature italiane verso la Cina è cresciuto del 42% in quantità e del 76% in valore, con il Paese asiatico che ormai rappresenta il 13/o mercato di sbocco per il settore. E’ alla luce di questi dati che il salone Micam, punto di riferimento per il comparto in Italia, organizzerà per la prima volta un’edizione ad hoc della rassegna in Cina, in collaborazione con Fiera Milano, che ormai da anni ha una base operativa nel Paese. Micam Shanghai si terrà dal 9 all’11 aprile 2013. “Un progetto ambizioso”, afferma Cleto Sagripanti, presidente dell’associazione dei calzaturieri Anci, che organizza la rassegna, strategico in un momento in cui “il mondo – dice – sta cambiando e la Ue e i nostri mercati tradizionali sono in affanno”. “E’ la prima volta – afferma l’ad di Fiera Milano, Enrico Pazzali – che in Italia un’associazione di settore affida a una fiera il compito di supportarla nel creare uno strumento di business all’estero e spero che questo esempio sia seguito anche da altri settori. Il futuro è sempre più anche fuori dal nostro Paese”.

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