Archivi tag: Liaoning

Il presidente cinese chiede che la portaerei sia pronta a combattere

Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto al capitano dell’unica portaerei della Repubblica Popolare Cinese di “prepararsi rapidamente ad essere in grado di combattere e di avere il necessario sostegno logistico”. Lo scrive il mensile ‘Dangjian’ (Costruiamo il Partito), un giornale del Partito Comunista Cinese, riportando le affermazioni fatte dal presidente e segretario generale del Partito nel corso di una sua recente visita alla portaerei, la Liaoning. La portaerei è al centro dell’attenzione a causa delle crescenti tensioni nel Pacifico, dove la Cina ha dispute territoriali con numerosi paesi vicini tra cui Giappone, Vietnam e Filippine. La Cina ha comprato la nave, di un modello sovietico chiamato Ammiraglio Kuznetsov, dall’Ucraina nel 1998. Dopo essere stata ristrutturata, è attiva dal settembre 2012. La Liaoning è stata al centro di un episodio di tensione con l’americana USS Cowpens l’anno scorso, quando due delle imbarcazioni che la scortano si sono pericolosamente avvicinate alla nave da guerra statunitense sfiorando – secondo gli Usa – la collisione.

fonte: ANSA

Lascia un commento

Archiviato in Esercito del popolo

In costruzione nuova centrale nucleare in Cina

La Cina ha dato inizio alla realizzazione di un progetto nucleare da 3 miliardi di yuan (oltre 300 milioni di euro). Lo riporta la stampa locale. La creazione di questo nuovo impianto, con caratteristiche all’avanguardia, rappresenta l’ultimo passo della Cina verso il nucleare, dopo che il settore aveva subito uno stop a seguito del terremoto, dello tsunami e dell’incidente nucleare di Fukushima in Giappone nel 2011. La Huaneng Shandong Shidao Bay Nuclear Power, l’azienda costruttrice, ha fatto sapere che i lavori sono iniziati il mese scorso nella citta’ costiera di Rongcheng, nella provincia orientale dello Shandong e che si trattera’ di un impianto con una capacita’ di 200 megawatts e le caratteristiche dei sistemi di energia nucleare di quarta generazione. Si trattera’ inoltre di un impianto che garantisce la massima sicurezza in quanto puo’ spegnersi in caso di emergenza senza causare una fusione del nocciolo del reattore o la fuoriuscita massiccia di materiale radioattivo. Il progetto fa parte di un piu’ ampio progetto della HSNPC di costruire un impianto di 6,6 gigawatt (GW) di energia nucleare che richiedera’ circa 100 miliardi di yuan di investimenti in 20 anni e che diventerebbe, una volta completato, il piu’ grande complesso nucleare della Cina.

Lascia un commento

Archiviato in Vita cinese

Terminati test di volo su nuova portaerei

Si sono concluse con successo le operazioni di decollo e atterraggio di aerei da guerra cinesi J-15 sulla portaerei “Liaoning”, la prima varata da Pechino. Secondo quanto riferisce la stampa locale, l’operazione ha richiesto un’accurato esercizio e una lunga preparazione. I piloti sono stati sottoposti a un training speciale per imparare a decollare e atterrare su uno spazio ristretto e anche in eventuali condizioni meteorologiche sfavorevoli, quali scarsa visibilità e vento forte. I piloti selezionati devono avere non più di 35 anni e avere al loro attivo almeno già 1.000 ore di volo. “E’ come ballare sulla punta di un coltello – ha dichiarato Zhang Yongyi – vice comandante dell’esercito della marina dell’esercito di liberazione del popolo – in quanto gli aerei devono atterrare e decollare entro uno spazio molto ristretto. La pista è molto corta e stretta e la velocità è molto elevata”. “Abbiamo fatto moltissimi test per arrivare a un risultato ottimale – ha detto Zhang – e infine abbiamo imparato le competenze chiave per avere successo in questa missione”.

Lascia un commento

Archiviato in Esercito del popolo

Al via libera in Cina nuovi impianti nucleari

Riprendera’ in Cina la costruzione di nuove centrali nucleari, sospesa dopo il disastro alla centrale giapponese di Fukushima nel marzo 2011. Lo riferisce il China Daily. Solo poche pero’ verranno inaugurate entro il 2015 e saranno collocate comunque in zone costiere. Prima del disastro di Fukushima, alcuni funzionari cinesi avevano fatto sapere che la Cina avrebbe iniziato 40 progetti di impianti nucleari nel quinquennio 2011-15 aggiungendo che almeno sette province cinesi avevano gia’ chiesto di poter ospitare gli impianti. Secondo un comunicato diffuso ieri dal governo, la Cina riprendera’ ora la costruzione ma ”in modo stabile e ordinato” e ”ad un ritmo ragionevole”. Nel programma nazionale di sviluppo energetico approvato ieri e’ stato inoltre specificato che tutti i tutti i nuovi reattori nucleari dovranno essere conformi ai piu’ elevati standard internazionali di sicurezza. Secondo He Jiankun, esperto dell’universita’ Tsinghua a Pechino, ”la scelta di un sito per una centrale nucleare deve essere basata su approfondite ricerche scientifiche e devono esserci adeguate garanzie che in nessun caso si verifichino perdite radioattive”. Il nucleare in Cina produce solo l’1,8% della sua elettricita’, molto meno della media degli altri paesi (intorno al 14%) che hanno energia nucleare. ”Lo sviluppo del nucleare e’ significativo per l’ottimizzazione della struttura energetica della Cina – ha ancora detto al quotidiano He Jiankun – e di tutela della sicurezza energetica nazionale. La Cina continuera’ a sviluppare l’energia nucleare in modo sicuro e altamente efficiente, la sicurezza e’ la priorita”’. In un libro bianco sull’energia pubblicato ieri dal governo si dice infatti, tra le altre cose, che ”la Cina ha condotto rigorosi e controlli di sicurezza dopo l’incidente nucleare di Fukushima. I risultati hanno dimostrato che la sicurezza del nucleare in Cina e’ garantita”. Li Zuojun, economista dell’istituto di ricerca per le politiche ambientali, ha sottolineato poi come il consumo energetico della Cina faccia molto affidamento sul carbone il che porta a gravi problemi ambientali. Il carbone rappresenta ancora circa il 70% del consumo di energia della Cina e circa l’80% della sua produzione. Nel 2011, sono state prodotte 3,18 miliardi di tonnellate di carbone e il paese mira a non farlo arrivare oltre i 3,9 miliardi di tonnellate entro il 2015.

Lascia un commento

Archiviato in Polluzione (che dall'inglese significa l'inquinamento)

In servizio la prima portaerei cinese

La prima portaerei cinese da oggi e’ in mare. Pechino l’ha formalmente messa in servizio nel pieno dell’alta tensione con il Giappone per la disputa sulle isole Diaoyu-Senkaku, controllate da Tokyo e rivendicate, oltre che dalla Cina, anche da Taiwan. Il ministero della Difesa ha affermato che l’acquisizione della portaerei, battezzata ‘Liaoning’, ”alzera’ il livello operativo di tutta la marina cinese”, oltre a ”contribuire a proteggere con efficacia la sovranita’, la sicurezza e lo sviluppo” del Paese. Secondo gli esperti, la portaerei – una vecchia nave acquistata dall’Ucraina e rimessa in funzione – servira’ soprattutto all’addestramento in vista dal varo della prima portaerei prodotta interamente in Cina, che dovrebbe avvenire non prima del 2015. La nave, che gli ucraini chiamavano Varyag, fu venduta nel 1998 alla marina di Pechino, che ha dato il via nel 2002 ai lavori di rinnovamento. Nella sua nuova versione, la portaerei avra’ un equipaggio di duemila persone e potra’ trasportare trenta caccia del modello J-15, prodotti interamente in Cina. Ma l’annuncio della messa in stato operativo della Liaoning assume un evidente significato di ammonimento mentre la tensione con Giappone per le Diaoyu-Senkaku e’ alta e ha coinvolto anche Taiwan, che ha inviato centinaia di pescherecci nelle acque territoriali delle isole. La scelta del momento potrebbe essere legata anche all’imminenza del 18/esimo Congresso del Partito Comunista Cinese (Pcc), che si dovrebbe svolgere in ottobre e che dovrebbe dare il via ad un delicato processo di rinnovamento dei vertici del Partito e dello Stato. Dalla fine del secolo 19/esimo le Diaoyu-Senkaku sono sotto il controllo del Giappone. Il viceministro degli Esteri cinese, Zhang Zhijun, ricevendo oggi il suo omologo giapponese, ha affermato che la Cina ”non tollererà azioni unilaterali in violazione della sua sovranità”, aggiungendo che il Giappone deve ”abbandonare le illusioni e correggere i suoi errori”. Pechino ha anche diffuso un ”libro bianco” sulle isole contese, nel quale si afferma tra l’altro che ”le pretese” del Giappone sulle Diaoyu-Senkaku ”non hanno una base storica”. Oltre che con Giappone e Taiwan nel Mar della Cina Orientale, la Cina ha in corso dispute territoriali nel Mar della Cina Meridionale con Vietnam, Filippine, Malaysia e Brunei. Pechino ha chiesto agli Usa di rimanere neutrali in queste dispute, che coinvolgono alcuni dei suoi principali alleati nella regione. Durante il suo recente viaggio in Asia, con una tappa anche a Pechino, il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha invitato la Cina e gli altri Paesi interessati a risolvere le questioni aperte ”senza coercizione, senza intimidazioni e certamente senza l’uso della forza”.

fonte: ANSA

Lascia un commento

Archiviato in Senza Categoria

Incidente nucleare in impianto cinese senza conseguenze. Speriamo

Un inconveniente tecnico si è verificato domenica scorsa nell’impianto nucleare Ling’ao nella provincia del Guangdong, nel sud della Cina a circa 50 chilometri da Hong Kong. Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina. L’incidente tuttavia è stato risolto immediatamente e non è stata rilevata alcuna fuga di radiazioni. Il gestore dell’impianto nucleare ha fatto sapere che si è trattato di alcuni dati errati che sono stati introdotti nel sistema di controllo causandone il malfunzionamento. La società ha aggiunto che l’errore è stato immediatamente corretto e non ha causato alcun problema, non incidendo in alcun modo sulla sicurezza della centrale. L’incidente è comunque stato segnalato alle competenti autorità della regione amministrativa speciale di Hong Kong.

Lascia un commento

Archiviato in Polluzione (che dall'inglese significa l'inquinamento), Vita cinese

Eseguita condanna a morte funzionaria corrotta

Le autorità cinesi hanno eseguito la condanna a morte per corruzione di una funzionaria statale della provincia nord-orientale del Liaoning. Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina. Luo Yaping, di 51 anni, secondo la sentenza si sarebbe appropriata illegalmente di oltre 3,5 milioni di euro di fondi pubblici destinati a dei proprietari terrieri i cui campi erano stati requisiti. Luo ha preso i soldi tra il 2004 e il 2007, mentre lavorava alla commissione di pianificazione urbana del distretto di Fushan. Non solo: secondo l’accusa la funzionaria ha preso tangenti per oltre 35.000 euro da due società immobiliari, dal 2001 al 2005. E non è riuscita a dimostrare come aveva ottenuto oltre 3 milioni di euro in proprietà. La donna era stata condannata a morte dal tribunale di Shenyang nel dicembre del 2010, sentenza ribadita dall’appello del giugno scorso.

Lascia un commento

Archiviato in Diritti incivili

Nave giapponese radioattiva arrivata a Shanghai e rispedita a mittente

Elevati livelli di radiazioni sono stati rinvenuti su una nave merci arrivata a Shanghai proveniente dal Giappone. Lo riferisce lo Shanghai Daily. Secondo quanto ha fatto sapere la Commissione di Shanghai per l’ispezione e la quarantena, i prodotti contaminati dalle radiazioni sono stati rimandati indietro o distrutti. La Commissione ha inoltre ribadito che, sin dal marzo scorso, quando a seguito del violento terremoto e dello tsunami si verificò l’incidente alla centrale nucleare giapponese di Fukushima, i controlli in Cina sono rimasti estremamente meticolosi. “I controlli – ha detto Lu Zhongshan, vice direttore della Commissione – riguardano navi viaggiatori, navi merci e voli aerei. Possiamo garantire alla popolazione che nessun prodotto contaminato riesce ad entrare nel paese”. Intanto i medici hanno smentito le voci che si erano diffuse nei giorni scorsi secondo le quali un turista proveniente dal Giappone si era ammalato a causa delle radiazioni. L’Istituto di radiologia della Fudan University ha fatto sapere che effettivamente un paziente che accusava malori e vomito era stato sottoposto a test per le radiazioni che però sono poi risultati negativi. La voce si era diffusa dopo che la settima scorsa su un micro blog un utente aveva detto che una sua amica si era ammalata dopo un viaggio in Giappone a causa delle radiazioni. Ieri alcuni giornali hanno riportato che una organizzazione non governativa per il controllo delle radiazioni avrebbe individuati a Tokyo 22 luoghi con alti livelli di radiazioni. Nonostante le rassicurazioni delle autorità locali sembra che recentemente parecchi residenti stiano lasciando la capitale giapponese.

Lascia un commento

Archiviato in Diritti incivili

Completati i controlli nelle centrali nucleari cinesi, reattori “sicuri”

La Cina ha affermato oggi che i controlli sui suoi 13 reattori nucleari dopo il disastro di Fukushima, in Giappone, sono stati completati e hanno dato risultati soddisfacenti. In un comunicato pubblicato sul sito web del ministero dell’ ambiente, il viceministro Li Ganjie aggiunge che i controlli sui 28 reattori in costruzione verranno completati entro il prossimo ottobre. Il programma della Cina, la cui industria ha un crescente bisogno di energia, è di avere più di cento reattori nucleari in funzione entro il 2020. L’ economia cinese dipende ancora dal carbone e, secondo il governo, non può fare a meno del nucleare, almeno nel prossimo futuro. Le autorizzazioni alla costruzione di nuove centrali sono state bloccate in aprile, in attesa della realizzazione dei controlli. Li ha incontrato oggi l’ alto funzionario americano Peter Lyons, del Dipartimento per l’ energia degli Usa. Nel corso dell’ incontro Li ha sostenuto che “i dati sull’ incidente di Fukushima sono ancora in corso di elaborazione” ma ha aggiunto che “in generale, gli effetti sono stati profondi e ci hanno impartito un’ importante lezione”.

fonte: ANSA

Lascia un commento

Archiviato in Polluzione (che dall'inglese significa l'inquinamento), Vita cinese

La Cina non ha perso l’interesse per le centrali nucleari

La Cina continua a dimostrare il suo interesse per i progetti nucleari, nonostante la crisi nucleare giapponese. Il modello di un nuovo reattore nucleare e’ in mostra a Changchun, nella provincia di Jilin. La Cina ha attualmente 13 reattori nucleari in funzione e altri 25 in preparazione. Di recente la Cina ha avviato un progetto di costruzione di tre nuove centrali nel nord della provincia del Jilin. La Cina GD Power Development Co Ltd e la China Guangdong Nuclear Power Group intendono infatti creare i tre impianti a Songjiang, a Liangjia e a Jiutai. Tuttavia con l’eccezione della China Power Investment Corp, le cinque societa’ produttrici di potenza termica presenti nel paese non sono ancora qualificate per sviluppare l’energia nucleare. I tre progetti nucleari, inoltre, secondo quanto ha fatto sapere Xiao Xinjiang, esperto della NDRC (National Development and Reform Commission), sono ancora in fase preliminare ed e’ improbabile che ottengano l’approvazione prima del 2020. La Cina tra l’altro ha congelato le approvazioni dei progetti nucleari il 16 marzo scorso a seguito della crisi nucleare del Giappone. Con il completamento delle 25 unita’ attualmente in costruzione, la Cina potrebbe facilmente raggiungere i 40 GW di capacita’ nucleare entro il 2015. Se il blocco del 16 marzo venisse revocato, come pare probabile, sembra che le prime auorizzazioni ad arrivare potrebbero essere quelle per le centrali dello Jiangxi, dell’Hunan e dell’Hubei. Xu Yuming, vice-segretario generale del China Nuclear Energy Association (CNEA), aveva recentemente dichiarato che la Cina avrebbe raggiunto almeno 70 GW di capacita’ nucleare entro il 2020, nonostante il blocco delle nuove autorizzazioni. Secondo Lin Chengge, ex vice direttore del NSA (National Safety Adninistration) in agosto dovrebbe essere presentato il nuovo piano di sicurezza nucleare e subito dopo potrebbe essere revocato il fermo delle autorizzazioni.

Lascia un commento

Archiviato in Vita cinese