Il governo cinese ha diffuso oggi un nuovo regolamento sui servizi di instant messaging, come WeChat e WhatsApp, per creare “un ambiente più pulito nel cyberspazio”. La mossa, però, viene vista da molti come l’ennesimo tentativo di controllo sulle comunicazioni nel paese, così come avviene già per molti servizi e siti internet. I servizi di instant messaging, infatti, negli ultimi tempi sono diventati il mezzo di trasmissione preferito di messaggi anti governativi o di convocazioni a manifestazioni. Con il nuovo regolamento, tutti coloro che usano i servizi devono registrarsi con i loro nomi veri e rispettare le leggi e i regolamenti, “il sistema socialista, gli interessi nazionali, i diritti e gli interessi legittimi dei cittadini, l’ordine pubblico, la moralità sociale ed assicurare l’autenticità delle informazioni condivise”. I fornitori dei servizi sono responsabili per i contenuti e soggetti alla supervisione pubblica.