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Hsbc: indice Pmi Cina rallenta ad agosto

Rallenta la crescita del manifatturiero in Cina, secondo il dato previsionale dell’indice Pmi (Purchasing manager’s index) diffuso dalla banca anglo-cinese Hsbc. Secondo i dati diffusi oggi, l’indice ad agosto è sceso al 50,3 contro il 51,7 di luglio, rappresentando il dato più basso da tre mesi. Con un dato superiore al 50 si parla di crescita, sotto di contrazione.

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Migliora, secondo l’indice stimato d Hsbc, il Pmi cinese

Risultato sopra le attese per l’indice Pmi cinese calcolato da Hsbc. L’indice ha segnato quota 49,7 riportando così una contrazione dell’attività manifatturiera sebbene inferiore al risultato di aprile (48,1) e sopra le attese che la indicavano a quota 48,3.

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Rallenta manifattura in Cina a marzo

Rallenta l’industria manufatturiera in Cina e crescono così le attese per nuovi stimoli all’economia da parte del governo di Pechino. L’indice degli acquisti elaborato da Hsbc è sceso a 48 a marzo contro il 48,5 del mese precedente mentre l’indice Pmi redatto dal governo è rimasto stabile a 50,3. Gli analisti si attendono una nuova tornata di interventi del governo per stabilizzare la crescita ad esempio nel comparto delle costruzioni.

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Flash manifatturiero in riduzione a dicembre

Rallenta l’attività manifatturiera cinese a dicembre. Secondo le stime della banca Hsbc, sarà di 50,5, raffrontato a 50,8 di novembre, dato che rappresenta il più basso da tre mesi. Un dato inferiore al 50 significa stagnazione.

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Crolla attività manifatturiera a giugno, sotto soglia crescita

Continua a crollare l’attivita’ manifatturiera in Cina. Secondo l’indice flash pubblicato oggi dalla banca inglese Hongkong & Shanghai Banking Corporation (Hsbc), a giugno il Pmi (Purchasing Managers’ Index), considerato un indicatore credibile dell’attività dell’industria manifatturiera, e’ sceso al 48,3, il dato piu’ basso dallo scorso ottobre. A maggio lo stesso indice era stato registrato dalla banca al 49,2. Gli economisti ritengono che un livello del Pmi oltre la soglia dei 50 punti indichi che la produzione industriale e’ in crescita, mentre sotto c’e’ stagnazione. A tirare giu’ l’indice, il crollo della domanda estera.

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Indice manifatturiero ad agosto ai minimi da nove mesi

L’indice manifatturiero in Cina e’ sceso ad agosto al punto piu’ basso da 9 mesi. Lo annunciano i primi dati diffusi dalla banca Hsbc, che confermano una maggiore contrazione delle attivita’ manifatturiere cinesi. Secondo le stime preliminari della banca, il Purchasing manager index (Pmi) e’ sceso a 47,8 punti ad agosto rispetto ai 49,3 punti di luglio. Il Pmi e’ considerato un indice credibile dell’attivita’ dell’industria manifatturiera e un livello al di sotto di 50 indica una situazione di stagnazione. Secondo quanto ha riferito Qu Hongbin, capo economista per la Cina di Hsbc, la caduta degli ordini hanno portato a questo risultato, ”Indicando che i produttori cinesi sono ancora alle prese con forti turbolenze a livello mondiale. La Cina deve rafforzare la politica di allentamento per sollevare gli investimenti infrastrutturali nei prossimi mesi, per sperare di raggiungere l’obiettivo dichiarato di stabilizzare la crescita e il mercato del lavoro”. Il prodotto interno lordo cinese e’ cresciuto del 7,6% rispetto all’anno precedente nel secondo trimestre, il passo piu’ lento in tre anni ma vicino all’obiettivo del governo di una crescita minima 7,5% per quest’anno.

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Devono sloggiare gli Occupy Hong Kong

I manifestanti del movimento “Occupy Hong Kong” dovranno sgombrare il piazzale antistante il quartier generale della banca HSBC dell’ex colonia britannica. Lo ha disposto un ordine del tribunale secondo quanto riferisce la stampa locale. Le proteste scaturite da quelle analoghe del movimento “Occupy Wal Street” che negli Stati Uniti è nato per criticare il divario tra ricchi e poveri e l’inefficienza del governo nel colmarle, ad Hong Kong mira ad attirare l’attenzione del pubblico sul problema molto sentito della disparità del reddito fra classi sociali. Hong Kong infatti registra in Asia il gap più alto mentre i prezzi delle case sono tra i più alti al mondo. Dopo oltre nove mesi di marce e di picchetti nel cuore del distretto finanziario di Hong Kong, dove si trovano la maggior parte delle banche tra cui Standard Chartered , Goldman Sachs e JP Morgan, secondo quanto stabilito dalla corte, entro il 27 agosto i manifestanti dovranno sgomberare e andarsene. Ma nonostante tutto non sembrano intenzionati a farlo. “Non ce ne andremo – ha detto Leung Wing Lai, uno dei membri del movimento – domani sera terremo una riunione per decidere cosa fare per opporci al provvedimento”. La banca HSBC ha fatto sapere di essersi rivolta alla legge per ottenere lo sgombero dei manifestanti dopo aver tentato ripetutamente di trovare con loro un accordo pacifico. Membri del movimento “Occupy Hong Kong” sono per lo più studenti e giovani professionisti, ma anche disoccupati e senzatetto. Ci sono anche persone che subirono perdite di denaro ingenti nel 2008 quando la Lehman andò in bancarotta.

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Nuova contrazione della produzione in Cina secondo Hsbc

L’attività dell’ industria cinese si è ulteriormente contratta in novembre, secondo le stime della Hong Kong and Shanghai banking corporation (Hsbc), indicando che l’economia cinese è in difficoltà a causa della debolezza della domanda in Europa e negli Usa. Gli economisti della Hsbc ritengono che il ‘Purchasing manager index’ (Pmi), considerato un indicatore credibile dell’attività industriale, chiuderà novembre a livello 48, tre punti sotto i 51 fatti registrare in ottobre. La diffusione dei dati dell’Hsbc ha provocato una flessione dell’indice Hang Seng della Borsa di Hong Kong, che ha perso più del 2%.

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Mega riduzione del personale alla Hsbc

La Hong Kong and Shanghai Banking Corporation (Hsbc), ha annunciato un piano per il licenziamento di tremila dipendenti nella sua sede nella ex-colonia britannica. Dando la notizia oggi, la stampa di Hong Kong sottolinea che la riduzione fa parte del già’ annunciato licenziamento di 30mila dipendenti della banca entro il 2013, per la gran parte in Europa e negli Usa. Si tratta di circa il 10% dei 269mila dipendenti della banca sparsi in tutto il mondo. Il direttore della Hsbc per l’ Asia-Pacifico, Peter Wong, ha affermato che la decisione e’ stata presa per ”ridurre la burocrazia” nella banca, che ”nuoce alle nostra efficienza”. La banca d’ investimenti britannica e’ l’ ultima di una serie di istituti che hanno annunciato riduzioni del personale sia nel’ Asia-Pacifico che nel resto del mondo. Secondo Nick Lambe, della Morgan McKinley di Hong Kong, le banche di investimenti stanno riducendo il personale a causa dei risultati ”meno brillanti del previsto in alcuni settori di affari”.

fonte: ANSA

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