Trent’anni di successi e non li dimostra, guardando verso il futuro. E’ questo lo spirito che ha dominato la celebrazione del trentennale della presenza della Ferrari ad Hong Kong, uno dei mercati più importanti per la casa di Maranello. Per sottolineare questo legame, è arrivato nell’ex colonia britannica anche il presidente Luca di Montezemolo, accolto da oltre 2.200 persone festanti nel più grande raduno di vetture del Cavallino Rampante mai effettuato nella Grande Cina (che comprende la Cina continentale, Hong Kong, Macao e Taiwan). “Sono lieto di poter essere qui – ha detto Montezemolo – per festeggiare il trentennale della Ferrari a Hong Kong insieme a tantissimi clienti che condividono con noi la passione e la ricerca dell’eccellenza, dell’esclusività e dell’innovazione. Il loro contributo alla crescita della nostra presenza nella Grande Cina è stato storicamente fondamentale e lo sarà anche nel futuro”. Un successo fatto dai numeri: nei trent’anni di partnership con Auto Italia, il distributore di Hong Kong e Macao, sono state vendute più di 1600 ‘rosse’ in queste due ex colonie. “Trent’anni – ha detto Montezemolo – è tanto tempo, ma è solo l’inizio. Il nostro successo ad Hong Kong, cos’ come in Cina, è dato dal fatto che noi rappresentiamo non solo il Made in Italy in termini di stile, ma soprattutto in tecnologia”. Il mercato cinese regge e aumenta, nonostante la decisione del presidente di Ferrari di non aumentare la produzione di vetture, che qui sono richiestissime. “I cinesi hanno capito bene – spiega all’ANSA Montezemolo – che il nostro intento è quello di preservare l’esclusività delle nostre auto. E hanno apprezzato la novità dell’auto tailor made, cucita addosso a loro come un abito su misura, con la personalizzazione di interni ed esterni”. E il successo del brand del cavallino rampante è anche dato dal fatto che al mondo il secondo negozio monomarca che vende prodotti con marchio Ferrari è a Macao. “Ogni minuto – spiega Montezemolo – vengono venduti nel mondo 95 oggetti con il cavallino rampante. Prodotti soprattutto destinati ai bambini, cresciamo i nostri clienti e tifosi del futuro”. Per sottolineare l’importanza del mercato cinese (che vanta la media dei clienti più giovani, 35 anni), in occasione del trentennale Montezemolo ha presentato la nuova 458 Speciale, illustrata alla stampa da Marc Gené, pilota collaudatore della Ferrari. Molto coreografico l’evento: più di seicento Ferrari di ogni epoca si sono ritrovate all’Asia World Expo sull’isola di Lantau dove sono state disposte per formare il caratteristico simbolo di Hong Kong, il fiore a cinque petali della Bauhinia Blakeana. Fra le vetture presenti all’evento figurano veri gioielli del passato come la 195 Inter, la 365 GTC e la Dino ma anche le migliori espressioni della sportività di oggi, come la 458 Challenge e le vetture laboratorio 599 XX e FXX Evoluzione.
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Montezemolo festeggia a Hong Kong 30 anni di Ferrari nell’ex colonia britannica
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Successo a Shanghai per i Ferrari Racing Days
Circa 30.000 persone hanno partecipato ai Ferrari Racing Days, l’annuale appuntamento organizzato da Ferrari Greater China sul circuito di Formula 1 di Jiading a Shanghai. Una due giorni che ha visto competere sul circuito 32 i piloti impegnati nel terzo round dell’Asia Pacific Ferrari Challenge, ma anche le gare non competitive FXX e 599XX e i programmi F1 per clienti. Quasi 300 le Ferrari che hanno partecipato agli eventi. Ma non solo gare: la Ferrari ha promosso per i visitatori e i partecipanti un programma di guida sicura per i piloti e proprietari delle Ferrari, ma anche attività destinate ai bambini e ai genitori, anche non possessori delle fuoriserie, sull’educazione stradale. Mentre sulla pista si svolgevano le gare e le esibizioni di Formula 1, nel paddock si sono susseguite numerose attività, come dimostrazioni di pit stop, di rilevamento timing di F1. In esposizione, anche alcuni modelli Ferrari, come la 458 Italia, 458 Spider, California 30, FF e la F12berlinetta, ma anche molte edizioni speciali come la 458 Italia China Limited Edition, 599 GTO, 599 GTB China Limited Edition, SA Aperta e la leggendaria Testarossa. “I nostri Ferrari Racing Days qui a Shanghai – ha detto Edwin Fenech, presidente e amministratore delegato di Ferrari Greater China – è diventata una vera e propria festa annuale per i proprietari delle nostre auto, per i nostri fan, attraendo un grande pubblico non solo dalla Cina, ma da tutta l’area. La costruzione della cultura delle corse e un impegno a lungo termine, e i Ferrari Racing Days rappresentano una delle migliori occasioni di condividere la passione unica e il vero spirito sportivo del cavallino rampante, ciò che fa di Ferrari il più forte brand del mondo”.
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Tre mostre all’ex Padiglione italiano dell’Expo, museo più visto della pinacoteca di Brera
Continua ad essere un punto di riferimento culturale in Cina l’ex Padiglione Italiano dell’Expo di Shanghai, oggi Shanghai Italian Center che, donato ai cinesi, continua a vivere come vetrina del Made in Italy a 360 gradi. Ultimi importanti appuntamenti, l’inaugurazione di tre prestigiose esposizioni: la mostra ‘La verita’ dei materiali. Italia in Cina 2013-2015′, la mostra ‘Contemporary Excellence’ di Altagamma e l’esibizione in anteprima in Cina della Bibbia di Marco Polo. ”Lo Shanghai Italian Center – spiega il console italiano a Shanghai Vincenzo De Luca – e’ una struttura espositiva importante per il Sistema Italia a Shanghai ed una piattaforma per gli scambi economici e culturali tra Italia e Cina. E’ stato il primo progetto di recupero dei padiglioni stranieri dell’Expo 2010 ed e’ l’unico Padiglione ad aver mantenuto l’identita’ nazionale. Da quando e’ stato riaperto il 18 maggio 2012, nel suo primo anno di vita, lo Shanghai Italian Center, seppur ubicato in un’area ancora in larga parte da sviluppare dopo l’Expo del 2010, ha ricevuto quasi 400.000 visitatori, 1.200 visitatori al giorno. Un dato che colloca il padiglione italiano al settimo posto tra gli spazi museali coperti italiani per affluenza di pubblico, prima della Pinacoteca di Brera”. Il padiglione ospita l’unico museo Ferrari al di fuori di Maranello e nei primi 12 mesi sono stati ospitati quasi 50 eventi. L’ultimo, la mostra sui materiali, e’ frutto di uno splendido lavoro curatoriale di Triennale di Milano con il sostegno di Ice ed del Ministero dell’Ambiente. Della durata di due anni, caratterizzera’ il principale elemento di attrazione di lunga durata del Padiglione. ”Il tema dei materiali pietra, legno, materiali sintetici – spiega De Luca – rappresenta perfettamente l’eccellenza italiana nel trasformare la materia prima in oggetti di grande valore estetico e funzionale. E’ un’esperienza sensoriale unica in quanto ripercorre il processo di trasformazione della materia in tutte le sue fasi, dal materiale grezzo, al semilavorato per arrivare al prodotto finito. Si tratta di un’esperienza non soltanto visiva, ma anche tattile, sonora e persino olfattiva. Quando la creativita’ ed il design sono cosi’ innovativi, si tratta di pezzi unici d’arte difficilmente replicabili da altri”. La mostra fotografica di Altagamma, 65 scatti d’autore affidati a 10 giovani fotografi italiani, rappresenta il meglio del lusso Made in Italy. Molto interesse ha suscitato anche la Bibbia di Marco Polo. ”Questo manoscritto – spiega il Console – e’ una Bibbia latina di piccole dimensioni di produzione fiorentina giunta in Cina all’epoca della dinastia mongola degli Yuan (1279-1368) e ritrovato nell’antica provincia di Nanchino, quindi attribuito a Marco Polo. E’ frutto di un importante progetto di restauro e studio promosso dalla Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna, dalla Biblioteca Laurenziana e dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani. E’ stato presentato per la prima volta in Cina ed e’ certamente il simbolo di un rapporto antico fra Cina e Italia che stiamo cercando di ricostruire”.
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Hamilton e gli altri delusi, ma qualche buon segnale
La superba prestazione di Fernando Alonso e la sua Ferrari, non ha messo in cattiva luce le altre monoposto, alcune delle quali hanno comunque mostrato buoni segnali. Lewis Hamilton, partito in pole position e ottimo terzo grazie alla sua Mercedes W04, sotto osservazione da parte dei tecnici avversari per il sistema FRIC, delle sospensioni anteriori e posteriori interconnesse, che garantisce un ottimale bilanciamento della vettura, si e’ comportato bene anche in libere e qualifiche, dimostrando di essere costante. ”Sono abbastanza contento del terzo posto – ha detto Hamilton – anche se mi sarebbe piaciuto vincere. Non sono sicuro dove stiamo perdendo, dobbiamo focalizzare l’attenzione su alcune aree che non sono ancora performanti. Ci sono delle novita’ e ci dobbiamo lavorare sopra per migliorarle. Sono riuscito – ha detto Hamilton, ammettendo che sia Alonso che Raikkonen erano piu’ veloci di lui – a mettere un po’ di pressione su Kimi ma non sono riuscito a superarlo ha concluso Hamilton. Kimi Raikkonen, come ha fatto notare l’ingegnere Paolo Felisetti, esperto di meccanica di Formula 1, invece si conferma ottimo secondo con la Lotus E21, sempre estremamente veloce e bilanciata. Forse in Bahrein sara’ piu’ in grado, rispetto a quanto visto oggi a Shanghai, di valorizzare le doti aerodinamiche del suo mezzo. Una certa delusione invece per la Redbull, apparsa complessivamente nel fine settimana meno competitiva delle dirette avversarie. Ma il finlandese non nasconde la sua delusione. ”Con tutti i problemi avuti, il secondo posto e’ un buon risultato, ma volevamo vincere. Credo che avevamo degli assetti sbagliati – ha detto Raikkonen – nelle prove sembravano ottimi, ma in partenza si sono rivelati negativi e abbiamo perso posizioni. Nell’incidente con Perez ho danneggiato l’ala anteriore e sono rimasto sorpreso di non aver avuto grossi danni. Ovviamente non ci ha aiutato, ma non sono se ho perso un decimo o mezzo secondo al giro. Pero’, nonostante il danno, la macchina e’ andata bene. E’ stato un episodio sfortunato, ma e’ andata bene che non abbiamo perso piu’ terreno”. Ala non cambiata, per non perdere tempo. Discorso diverso per il campione del mondo Sebastian Vettel che sulla sua Red Bull ha montato i pneumatici soft solo nelle utltimissime battute di gara, mostrando un ritmo non sostenibile per gli avversari, ma comunque non sufficiente per sopravanzare Hamilton sul traguardo. ”In sostanza – ha spiegato Felisetti – quattro top team molto ravvicinati, ma con una Ferrari, che da la sensazione di non aver dato affatto fondo a tutto il potenziale disponibile”.
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La vittoria di Alonso è “fa-vo-lo-sa”, festa in casa Ferrari
La felicita’ della Ferrari per la vittoria in Cina di Alonso e’ tutto in quel ‘Favoloso’ scandito ad ogni sillaba dall’ingegnere di pista dell’asturiano dopo lo sventolio della bandiera a scacchi. Non poteva essere diversamente: l’ultima vittoria dodici gran premio fa in Germania l’anno scorso, l’ultima volta di Fernando in Cina nel 2005, vittoria di quest’anno ottenuta un anno dopo la peggiore prestazione della stagione in corso, sempre in Cina. I motivi per festeggiare sono tanti: le novita’ aerodinamiche testate hanno funzionato bene, la vettura ha mostrato un migliore passo rispetto alle avversarie e Alonso ha controllato la gara. Ad un certo punto dal muretto, preoccupati per l’usura delle gomme, hanno chiesto ad Alonso di non spingere e lui, di risposta, ha detto di non star spingendo. Segno di una macchina che va, finalmente, non dovendosi solo basare sulle sole qualita’ del pilota. Alonso si e’ accontentato di controllare la gara, portando a casa la sua 31ma vittoria che lo porta al quarto posto (insieme a Mansell e dietro Senna) nella classifica generale delle vittorie dei piloti. ”Tutto e’ andato bene – ha detto Alonso in conferenza stampa – gara fantastica, anche le gomme hanno risposto meglio di quello che credessimo. C’era qualche pressione a finire la gara dopo la Malesia e abbiamo fatto il massimo. La prestazione dell’auto in gara ci ha detto che ancora abbiamo del potenziale da sfruttare in Bahrein. Ma non e’ stata una gara facile, conmmenti rischiosi che abbiamo gestito bene. Ma la direzione e’ giusta”. Visibilmente deluso Felipe Massa che, dopo buone libere, aveva addosso il peso mediatico di essere l’unico a star riuscendo a battere per cinque qualifiche di fila il compagno di scuderia. Traffico dopo il primo pit stop, tra l’altro rallentato, gli hanno fatto perdere due posizioni. ”Ma il problema fondamentale – ha detto Massa – e’ stato il grainig sull’anteriore che non mi permetteva di avere il passo perche’ peggiorava ogni giro, rendendomi lento il passo. Ho sofferto molto per questo, son leggero sull’anteriore e non sono riuscito a pulirle magari come fanno altri. Non ho mai avuto un problema del genere di graining in nessuna altra pista. Senza questo avrei lottato tra i primi, avevo un potenziale da podio. Ho fatto ottimi tempi con la soft, ma ho sofferto anche nei giorni precedenti con le medie”. Problema di graining sottolineato come il fattore che ha impedito a Massa di fare risultato, anche da Stefano Domenicali, team manager del Cavallino Rampante. ”La previsione di strategia con queste gomme era giusta. Abbiamo sofferto un po’ di piu’ con le hard rispetto alle altre mescole. La capacita’ di gestire le gomme e’ fondamentale, non siamo riusciti a massimizzare il giro secco. Le novita’ introdotte hanno funzionato e ce ne saranno sicuramente altre. Bisogna comunque migliorare le qualifiche per partire davanti. Al momento comunque non possiamo dare giudizi definitivi su come stiamo, siamo in miglioramento, ma e’ presto. Io non guardo agli altri, bisogna stare attenti, in un contesto come quello di adesso e’ facilissimo”.
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Al gran premio di Cina di Formula1, Fernando Alonso stravince
Esaltante vittoria di Fernando Alonso su Ferrari al Gran Premio di Cina, che si e’ corso sul circuito di Shanghai. La F318 numero 3, con una eccellente strategia sulla gestione delle gomme, e’ riuscita a portare a casa una vittoria che mancava dal Gran premio di Germania dell’anno scorso. Peccato per Felipe Massa, sesto, che era partito benissimo ma ha pagato in fatto di essere rientrato dopo la seconda sosta in mezzo al traffico, e forse una sosta, la prima, troppo ritardata. Dietro Alonso, si sono piazzati Kimi Raikkonen su Lotus e terzo Hamilton, che ha espresso comunque al meglio il potenziale della macchina, forse troppo aggressiva sulle gomme che l’hanno obbligato a pit stop anticipati. La Ferrari e’ risultata comunque piu’ veloce sui rettilinei, gestendo bene anche il DRS. Male le Red Bull, con una pessima gestione delle gomme e con Webber protagonista al giro 18 del distacco della gomma posteriore destra che ha danzato pericolosamente sulla pista, obbligandolo al ritiro. L’errore alla partenza di Raikkonen, sul lato sporco della pista, gli e’ costato la prestazione, oltre al fatto di aver toccato, al giro 17, Sergio Perez su McLaren, correndo tutta la restante gara con un muso sporcato. La vittoria di Alonso e’ cominciata con l’avvio della gara, quando l’asturiano era in terza posizione sulla griglia dietro Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen. Partenza sprint per le due Ferrari, con Fernando Alonso e Felipe Massa che staccano Kimi Raikkonen, e si piazzano subito all’inseguimento di Lews Hamilton. Al quinto giro prima Alonso sulla sinistra e poi Massa sulla destra superano Hamilton. Al sesto giro prime soste per Hamilton e Rosberg cambiano le gomme. Incidente al sesto giro: Gutierrez arriva lungo alla curva e prende in pieno Sutil, auto distrutte. Al settimo Alonso ai box per primo cambio gomme. Come previsto le soft sono durate cinque giri. Al giro dopo, e’ la volta di Massa ai box, forse troppo, ha pagato un po’ per aver tenuto troppo le soft. Sul rettilineo le Ferrari sembrano veloci, al decimo giro Massa supera agevolmente Webber. Al ventesimo giro Massa di nuovo ai box per il secondo cambio gomme, ancora medie, con battaglia tra Alonso dietro e Button davanti, finita il giro successivo con Alonso che supera l’inglese. Seconda sosta per Alonso al giro 24, che risponde cosi’ a Hamilton e a Raikkonen, da poco entrati al box. L’ingresso di Button ai box, permette ad Alonso di uscire dalla pit lane in terza poisizione. Con le nuove medie, inanella prestazioni record. Al giro 30 Alonso in curva interna sorpassa Vettel e si riprende la prima posizione. Massa viene superato al 32 da Hulkenberg e al 33 da Vettel passando al settimo posto. Dal giro 33 le gomme medie di Alonso cominciano a non rendere, obbligando l’asturiano a gestire meglio l’acceleratore per preservare le gomme. Questo non gli impedisce di mantenere la distanza da chi lo insegue e a ritardare l’ingresso ai box. Al giro 37 Massa, ottavo, entra ai box dietro Hulkenberg che lo precede, ma all’uscita, ruota a ruota e Massa lo supera. Alonso gira sui tempi di Vettel, con la differenza che l’asturiano ha quasi 10 giri in piu’ sulle gomme del tedesco. Al Giro 41 Alonso entra ai box dopo aver effettuato 18 giri con le medie, rimette le medie che performano meglio delle soft. Uscito secondo dai box dopo Vettel, al quale manca uno stop nel quale mettera’ le morbide. Al giro 43 Alonso supera Vettel sul rettilineo, inanellando giri record e mantenendo la prima posizione fino alla fine.
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Penalità per Webber e Gutierrez da scontare in Bahrein, non cambia classifica GP Cina
Non cambia la classifica del Gran Premio di Cina di F1, dopo le decisioni prese dai giudici di gara. Sotto osservazione erano alcuni piloti, tra i quali Kimi Raikkonen e il loro uso del Drs. Dopo le consultazioni i giudici hanno deciso enalita’ per Mark Webber su Red Bull e per Esteban Gutierrez su Sauber, da scontare al prossimo Gran Premio. In Bahrein l’australiano partira’ con una penalita’ di tre posizioni sulla griglia di partenza, per l’incidente che lo ha visto coinvolto durante la gara di oggi con Jean-Eric Vergne della Toro Rosso. Cinque invece le posizioni di penalita’ in Bahrein per il messicano della Sauber per l’incidente con il tedesco della Force India Adrian Sutil. Multata la Red Bull di 5.000 euro per aver permesso alla vettura numero 2 di Webber di uscire dai box con la ruota destra non fissata bene che poi si e’ staccata e ha danzato sulla pista. Jenson Button, Romain Grosejean, Sebastian Vettel, Mark Webber, Kimi Raikkonen, Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo sono stati giudicati non colpevoli di aver usato male il Drs.
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Presentato l’accordo di sponsorizzazione di Weichai con la Scuderia Ferrari
La scuderia Ferrari apre a oriente. E’ stato presentato oggi, a Shanghai, a pochi giorni del Gp cinese di Formula 1, l’accordo di sponsorizzazione fra Weichai Power, la piu’ grande azienda cinese di componenti meccaniche per auto, e la scuderia di Maranello. L’azienda sosterra’ le ‘Rosse’ per i prossimi quattro anni. Weichai e’ il primo marchio cinese industriale, come pure la prima societa’ della Cina continentale, a sponsorizzare la scuderia Ferrari. Multinazionale con succursali e filiali in America, Singapore, India, Russia, Francia, Italia e Germania, il 10 gennaio 2012 Weichai ha completato l’acquisizione di una quota del 75% nel Gruppo Ferretti, il piu’ grande produttore di lussuosi yacht in tutto il mondo e il 3 settembre ha firmato un accordo di cooperazione strategica con Kion, uno dei principali produttori al mondo di carrelli elevatori industriali e leader mondiale nella tecnologia idraulica. Scopo dell’accordo di sponsorizzazione con la Ferrari, rafforzare ulteriormente il marchio nel mercato cinese. Tan Xuguang, presidente e Ceo di Weichai, ha sottolineato come la sponsorizzazione della scuderia emiliana sia per la sua azienda ”un inizio molto positivo”, e che ”in futuro le due societa’ potranno cooperare per sviluppare una serie di progetti per potenziare ulteriormente i benefici reciproci”. ”La Cina e la Ferrari – ha detto Piero Ferrari, vicepresidente dell’azienda del cavallino rampante – condividono la stessa passione, gli stessi ideali: pur avendo una forte tradizione che rispettiamo, guardiamo entrambi al futuro”. Ferrari, presente dal 1992 in Cina, ha fatto del Paese del dragone il suo secondo mercato mondiale, con 750 auto in strada. ”L’accordo – ha detto il console generale italiano a Shanghai, Vincenzo De Luca – e’ un passo importantissimo nel rafforzamento dei legami tra i due Paesi. Weichai e’ un importante gruppo che con Ferretti si e’ gia’ affacciato sul nostro Paese adesso con la sponsorizzazione di Ferrari si appoggia all’eccellenza dell’eccellenza italiana. Confidiamo di avere molte piu’ aziende come la Weichai interessate al nostro Paese”.
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Montezemolo in Cina: lavoriamo per paese come nostro secondo mercato stabile
E’ stato accolto come un capo di stato dal segretario del partito comunista di Guanzghou, Luca di Montezemolo, che ha scelto l’ex Canton (in concomitanza con il locale salone automobilistico) per chiudere i festeggiamenti del ventennale della presenza di Ferrari in Cina. E lo ha fatto in grande stile: 130 Ferrari provenienti da tutta la Cina guidate dai loro proprietari lungo la citta’ meridionale cinese in un tripudio di bandiere con il cavallino rampante fino allo stadio che ha ospitato i giochi asiatici del 2010, dove 18.000 persone hanno assistito ad uno spettacolo. Non solo: oltre 500 clienti ed altri ospiti hanno partecipato alla serata di chiusura culminata con la Canton Tower, il monumento piu’ famoso della citta’, illuminato di rosso. ”Sono molto impressionato – ha detto all’ANSA Montezemolo – a quello che ho visto stasera. Dimostrazione di quello che la Ferrari e’ per la Cina e viceversa, un mondo di passioni e di entusiasmo. Chiudiamo un anno positivo in Cina anche se il mercato cinese nel lusso e nel nostro segmento di vetture ha avuto un notevole rallentamento. Abbiamo gia’ 25 dealer in Greater China e l’obiettivo e’ quello di arrivare almeno ad una 30na nei prossimi mesi. Abbiamo tradizionalmente un grosso successo a Hong Kong, dove vendiamo in media 200 vetture, dove abbiamo anche tra i pu’ grandi collezionisti e dove l’anno prossimo festeggeremo i 30 anni di presenza in uno dei piu’ forti mercati per noi”. ”Il nostro obiettivo – continua Montezemolo – e’ quello di far diventare la Cina Continentale (senza Hong Kong, Taiwan e Macao, ndr), stabilmente il nostro secondo mercato del mondo dopo gli Usa, malgrado qui le auto, per ragioni di tasse, costino piu’ del doppio che altrove. Quali i prossimi passi in programma? ”Investiremo in maniera molto forte sul prodotto e incrementando i nostri rapporti anche nei confronti dei vertici politici. E’ la prima volta che ci presentiamo in Cina con 5 prodotti, ogni anno usciremo con un modello (alla fiera di Canton e’ stata portata la F12 berlinetta). Stiamo investendo sul marketing, sui corsi di guida sportiva, il challenge, l’accademia dei nuovi piloti, tutto per seminare il medio e lungo termine. Prevediamo in futuro delle vetture che abbiano caratteristiche per il mercato cinese, tailor made, su misura per i nostri clienti”. Per Montezemolo, i fatti di cronaca che hanno visto Ferrari protagoniste loro malgrado in Cina, non hanno intaccato le loro vendite, i clienti sono in aumento, sono principalmente giovani imprenditori cinesi appassionati, sotto i 40 anni. ”Oggi – spiega Edwin Fenech, Ceo Ferrari Cina – con i corsi che Ferrari fa ai clienti, c’e’ anche molta piu’ consapevolezza ed educazione del mezzo. Qui abbiamo una grossa credibilita’ anche tecnologica, con un occhio alle emissioni. Come il presidente Montezemolo ha annunciato, presenteremo l’anno prossimo qui la prima Ferrari ibrida”. ”In questo campo – conclude Montezemolo – siamo all’avanguardia: a Maranello siamo sufficienti al 100% nella produzione di energia, lavoriamo producendo da soli tutta la nostra energia pulita, abbiamo 200 alberi, con un indice di qualita’ all’interno dello stabilimento cosi’ alto che ci ha permesso di vincere il premio The best place to work in Europe. E’ questo il modello Ferrari che esportiamo e che anche in Cina e’ apprezzato”.
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