Migliaia di fedeli evangelici cristiani sono scesi in piazza ieri ad Hong Kong per protestare contro la proposta di legge che, concedendo pieni diritti agli omosessuali, limita di fatto il diritto di chi e’ contrario all’omosessualita’ di esprimere il proprio parere. I fedeli della chiesa Evangelical Free Church of China Yan Fook, almeno 50.000 per gli organizzatori (5.000 per la polizia), hanno protestato dinanzi agli uffici del governo dell’ex colonia britannica e si sono riuniti in preghiera ad Admirality per quello che – scrivono in media di Hong Kong – denunciano essere un caso di ‘discriminazione alla rovescia’. Per il pastore Frank Li, uno dei leader della chiesa Yan Fook, simili esperienze gia’ fatte all’estero hanno dimostrato che tali leggi potrebbero fortemente minacciare la liberta’ di parola e di credo religioso di persone che erano pacificamente e ragionevolmente contrarie all’omosessualita’. ”Se questo diventa la legge, coloro che si oppongono all’omosessualita’ vedranno limitata la loro liberta’ di parola”, ha detto alla stampa di Hong Kong il reverendo Tam Jayson, organizzatore di un ‘concerto-preghiera’ tenuto ieri. Le autorita’ sembrerebbero interessate ad avviare una consultazione pubblica sulla questione, e i gruppi evangelici cristiani vorrebbero esprimere il loro dissenso, dal momento che ritengono l’omosessualita’ contraria non solo alla fede ma anche alla cultura cinese. A Hong Kong, nonostante oltre 30 anni fa sia stato depenalizzato il reato di sodomia, non c’e’ ancora una legislazione totalmente libertaria per gli omosessuali.
Archivi tag: evangelici
Cristiani in piazza ad Hong Kong contro legge pro gay
Archiviato in Diritti incivili, L'oppio dei popoli
Impedito a cristiani evangelici di lasciare la Cina per un convegno
Ad oltre cento cinesi di religione cristiana che volevano partecipare ad una conferenza evangelica in Sud Africa e’ stato impedito di lasciare il paese. Lo riferisce il South China Morning Post, quotidiano di Hong Kong. ”Ci hanno detto che e’ illegale partecipare a questa conferenza – ha detto Liu Guan, 36 anni, un protestante evangelico che ieri si era recato all’aeroporto di Pechino per prendere un volo per il Sud Africa – l’unica spiegazione che ci hanno dato e’ che era per il nostro bene”. Alla conferenza che e’ cominciata oggi e che durera’ nove giorni, secondo quanto riferito dagli organizzatori, dovrebbero partecipare circa 4000 cristiani provenienti da tutto il mondo che discuteranno di problemi come la poverta’, l’AIDS, ed altre questioni. Gli evangelici cinesi sono stati bloccati all’aeroporto prima di partire, dopo che i loro passaporti erano stati controllati. Le autorita’ cinesi hanno spiegato il blocco degli evangelici perche’ gli organizzatori avrebbero mancato di onorare il controllo domestico cinese sulle attivita’ di religione. E’ stato lo stesso portavoce del ministero degli esteri di Pechino, Ma Zaoxhu, a spiegare che le autorita’ sudafricane organizzatrici dell’evento avrebbero dovuto invitare i legali rappresentanti della cristianita’ cinese e non a coloro ”che si incontrano in segreto”, minando i principi di ”indipendenza ed autonomia cinese, interferendo sugli affari religiosi cinesi”. La delegazione cinese ha detto di essere molto rattristata perche’ avrebbe voluto partecipare alla discussione mostrando la crescita religiosa della Cina.
fonte: ANSA
Archiviato in Diritti incivili, L'oppio dei popoli