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Esercito cinese: la guerra con gli Stati Uniti sotto Donald Trump non è solo slogan ma può diventare realtà

Lo scrive il South China Morning Post, citando il sito dell’esercito cinese. Qui di seguito l’articolo del giornale di Hong Kong, ripreso anche dal The Guardian.

China is stepping up preparedness for a possible military conflict with the US as the Donald Trump presidency has increased the risk of hostilities breaking out, state media and military observers said.

Beijing is bracing itself for a possible deterioration in Sino-US ties, with a particular emphasis on maritime security.

The People’s Liberation Army said in a commentary on its official website last Friday, the day of Trump’s inauguration, that the chances of war have become “more real” amid a more complex security situation in Asia Pacific.

The commentary written by an official at the national defence mobilisation department in the Central Military Commission said the call for a US rebalancing of its strategy in Asia, military deployments in the East and South China Seas and the instillation of a missile defence system in South Korea were hot spots getting closer to ignition.

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Generale dell’esercito sotto accusa per corruzione

Un generale dell’esercito cinese è finito sotto accusa dinanzi alla Corte marziale perché accusato di corruzione. Lo riferisce la stampa locale. Gu Junshan, tenente generale, deve affrontare l’accusa di appropriazione indebita, corruzione, abuso di fondi statali e di abuso di potere da parte della procura militare cinese. Gu è il militare più alto in grado a essere accusato di reati così gravi dal 2006 quando a finire sotto processo fu il vice Ammiraglio Wang Shouye che fu poi condannato a morte con pena sospesa per appropriazione indebita. Le indagini sull’operato del generale Gu, che ha 57 anni, vanno avanti da oltre due anni. Anche il capo di Gu e suo alleato, il Generale Xu Caihou, ex vice presidente della Commissione militare centrale, è stato arrestato due settimane fa e messo sotto inchiesta. Secondo l’accusa il generale Gu avrebbe condiviso le sue ricchezze con il suo superiore, Xu Caihou. In particolare Gu Junshan avrebbe donato alla figlia di Xu, come regalo di nozze, una carta bancaria contenente 20 milioni di yuan (quasi due 2 milioni e mezzo di euro), ottenendo, in cambio di questi regali, delle promozioni dal suo capo. Il generale Gu, entrato a far parte dell’esercito a 17 anni, ha sposato la figlia di Zhang Longhai, che all’epoca era commissario della sedicesima divisione dell’aviazione. La parentela con Zhang nel 1985 consenti’ a Gu di salvarsi evitando i massicci tagli che furono fatti nell’esercito.

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Arrestato per corruzione ex generale esercito

Un generale in pensione dell’Esercito di Liberazione Popolare cinese (Pla) e’ stato arrestato per corruzione, secondo indiscrezioni pubblicate oggi dal quotidiano di Hong Kong, South China Morning Post. Xu Caihou, 71 anni, e’ il militare di piu’ alto livello a cadere nella rete della campagna contro la corruzione lanciata l’anno scorso dal gruppo dirigente cinese, che promise che avrebbe colpito sia i “moscerini” che le “tigri”, cioe’ funzionari di tutti i livelli, senza riguardo per l’importanza delle cariche che ricoprono. Xu e’ un malato terminale di cancro, ed e’ stato arrestato nell’ospedale nel quale era ricoverato. L’ ex-generale sarebbe ora sottoposto alla “shuanggui”, cioe’ un sistema di stringenti interrogatori da parte della commissione disciplinare del Partito Comunista, che in passato e’ stata accusata di usare metodi vicini alla tortura per ottenere le “confessioni” degli accusati. Altri membri della sua famiglia, tra cui la moglie e la figlia, sarebbero stati arrestati. L’ ex-generale sarebbe accusato di aver venduto ai migliori acquirenti posizioni di tutti i livelli nell’esercito, intascando ingenti somme di denaro. Xu entro’ a far parte della Commissione Militare Centrale, l’organismo che dirige l’esercito, nel 1999, e nel 2004 ne divenne il vicepresidente.

fonte: ANSA

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Il presidente cinese chiede che la portaerei sia pronta a combattere

Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto al capitano dell’unica portaerei della Repubblica Popolare Cinese di “prepararsi rapidamente ad essere in grado di combattere e di avere il necessario sostegno logistico”. Lo scrive il mensile ‘Dangjian’ (Costruiamo il Partito), un giornale del Partito Comunista Cinese, riportando le affermazioni fatte dal presidente e segretario generale del Partito nel corso di una sua recente visita alla portaerei, la Liaoning. La portaerei è al centro dell’attenzione a causa delle crescenti tensioni nel Pacifico, dove la Cina ha dispute territoriali con numerosi paesi vicini tra cui Giappone, Vietnam e Filippine. La Cina ha comprato la nave, di un modello sovietico chiamato Ammiraglio Kuznetsov, dall’Ucraina nel 1998. Dopo essere stata ristrutturata, è attiva dal settembre 2012. La Liaoning è stata al centro di un episodio di tensione con l’americana USS Cowpens l’anno scorso, quando due delle imbarcazioni che la scortano si sono pericolosamente avvicinate alla nave da guerra statunitense sfiorando – secondo gli Usa – la collisione.

fonte: ANSA

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Confermata sentenza per stupro a figlio generale

Il tribunale di Pechino ha respinto l’appello presentato da Li Guanfeng, figlio di un noto generale-cantante dell’esercito cinese, condannato per uno stupro di gruppo. Lo scrive la stampa locale. Il ragazzo dovrà quindi scontare una pena di 10 anni di reclusione decisa dal tribunale lo scorso settembre. Il giovane, figlio 17/enne di Li Shuangjiang, generale dell’esercito cinese, è stato ritenuto colpevole di aver violentato in un hotel, insieme ad altri quattro giovani, una donna, lo scorso 17 febbraio. Degli altri cinque imputati l’unico ad essere maggiorenne al momento del crimine è stato condannato a 12 anni di carcere mentre gli altri tre hanno avuto pene tra i tre e quattro anni. I giudici hanno detto di aver tenuto presente la giovane età del ragazzo ma anche il fatto che, secondo la ricostruzione dei fatti, Li sarebbe stato il primo a violentare la ragazza. Il giovane figlio del generale aveva già avuto guai con la giustizia nel 2011 quando, senza patente, alla guida di una Bmw aveva causato un incidente, scontrandosi con un’auto a bordo della quale c’era una coppia. Il ragazzo, per evitare conseguenze, aveva provato a scappare ma essendo stato bloccato dai due li aveva aggrediti. Per questo era stato mandato per un anno in un riformatorio giovanile.

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Condannato a 10 anni per violenza di gruppo, figlio di generale-cantante presenta appello

Presenterà appello contro la condanna a 10 anni per violenza di gruppo, il figlio di un noto generale-cantante dell’esercito cinese. Lo scrive l’agenzia Nuova Cina. Il giovane, Li Guanfeng, figlio diciassettenne di Li Shuangjiang, generale dell’esercito cinese, il 26 settembre è stato ritenuto colpevole dal Tribunale di Pechino di aver violentato in un hotel, insieme ad altri quattro giovani, una donna, lo scorso 17 febbraio. Dei cinque imputati l’unico ad essere maggiorenne al momento del crimine è stato condannato a 12 anni di carcere mentre gli altri tre hanno avuto pene tra i tre e quattro anni. Pur essendo minorenne Li Guanfeng ha ottenuto una pena più dura perché a differenza degli altri si è sempre rifiutato di dichiararsi colpevole. Nei mesi scorsi la famiglia del giovane, con l’aiuto di importanti avvocati, ha cercato di diffondere informazioni sulla vittima, screditandola, al fine di trovare delle attenuanti al gesto del ragazzo. Il tribunale intermedio numero 1 di Pechino ha accettato di ascoltare l’appello, anche se non si sa quando avverrà.

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Condanna a 10 anni per violenza di gruppo a figlio generale-tenore

Condannato a dieci anni di carcere Li Guanfeng, figlio diciassettenne di Li Shuangjiang, generale dell’esercito cinese, del quale e’ anche un famoso tenore. Il giovane è stato ritenuto colpevole dal Tribunale di Pechino di aver violentato in un hotel, insieme ad altri quattro giovani, una donna, dopo averla costretta a uscire dal bar in cui lavorava per seguirli in una stanza d’albergo, lo scorso 17 febbraio. Dei cinque imputati l’unico ad essere maggiorenne al momento del crimine è stato condannato a 12 anni di carcere mentre gli altri tre hanno avuto pene tra i tre e quattro anni. Pur essendo minorenne Li Guanfeng ha ottenuto una pena più dura perchè a differenza degli altri si è sempre rifiutato di dichiararsi colpevole. Nei mesi scorsi la famiglia del giovane, con l’aiuto di importanti avvocati, ha cercato di diffondere informazioni sulla vittima, screditandola, al fine di trovare delle attenuanti al gesto del ragazzo. La madre di Li, Meng Ge, solo pochi giorni prima della sentenza, ha dichiarato che i giudici ”avrebbero dovuto tenere in seria considerazione il fatto che la ragazza era una barista, pagata per bere e intrattenersi con i clienti”. Il tribunale nel suo verdetto ha tuttavia chiarito che ”il lavoro della ragazza non ha nulla a che vedere con le accuse mosse ai cinque violentatori”. L’avvocato di Li, Lan He, ha fatto sapere che verrà proposto appello alla sentenza di condanna. Tre degli altri imputati hanno accettato di pagare alla vittima una somma di 150.000 yuan ciascuno a titolo di risarcimento (circa 18.000 euro). Il giovane figlio del generale era stato già arrestato nel settembre del 2011 per aver aggredito e picchiato due automobilisti. Fu poi condannato a scontare un anno di ”rieducazione attraverso il lavoro”, una misura amministrativa che viene decisa dalla polizia senza l’intervento della magistratura.

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Via le “star” dall’esercito cinese, non più generali-cantanti

Basta generali cantanti, ballerini e attori nei ranghi dell’esercito cinese. La scure della moralizzazione dei costumi negli alti gradi del potere cinese (tra i quali l’esercito occupa i primissimi posti), voluta sin dalla sua nomina a presidente da Xi Jinping, colpisce ora anche gli alti graduati dell’Esercito del Popolo. A farne le spese sia i militari di carriera, sia i civili i cooptati dalle forze armate per meriti artistici e che vengono chiamati generali. Ai primi sarà vietato indulgere in cene di gala o banchetti sfarzosi. Ai secondi, a cui viene tolto anche il rango di generale, non saranno permesse molte cose. Fa niente che tra i generali cantanti ci sia anche Peng Liyuan, moglie dell’attuale presidente, forse la più famosa cantante e (a questo punto ex) generale dell’esercito cinese. Il suo volto sorridente ha accompagnato per anni le famiglie cinesi riunite dinanzi alla televisione per ammirare il gala del capodanno cinese. Per lei e per gli altri come lei, da oggi in poi cambiano le regole. Tra le nuove disposizioni il fatto che i musicisti che fanno parte dell’esercito non possano promuovere se stessi, fare performance musicali all’estero senza autorizzazione, fare concerti privati, anche per beneficenza, esibirsi in locali notturni anche famosi. Ai militari, inoltre, è vietato di partecipare a talent show. Han Hong, generale sino-tibetano e voce famosissima, ha partecipato come giudice al talent show China Idol. Di contro, il corpo dei militari cantanti-attori-ballerini, non viene cancellato, ma dovrà sempre più essere integrato nell’esercito regolare. Ecco perchè oltre a perdere il grado di generali, questi dovranno stare almeno un mese fra le truppe in azioni e in caserma lavorando con loro e dovranno aumentare il numero delle loro performance destinate ai militari. I cantanti e i ballerini dovranno esibirsi almeno 100 volte in un anno per le truppe, gli attori mettere andare in scena almeno per 60 spettacoli. Basta con stili di vita esagerati, a tutti si chiede moderazione. La stessa Han, si è dovuta scusare per essere stata beccata ad infrangere regole stradali a bordo di una Ferrari nera e di una Land Rover. Le regole, secondo chi le ha volute, non solo serviranno a far tornare con i piedi per terra questi servitori dello stato e a moralizzarne i costumi, rendendo più felici i cinesi che si lamentano dei loro governanti e funzionari, ma renderanno migliore anche lo spirito di corpo. Un regolamento simile entrato in vigore ad aprile, obbliga gli alti graduati dell’esercito a trascorrere almeno 15 giorni nel grado più basso militare, del soldato semplice, per capire a fondo come vivono le truppe. Se non è cameratismo, questo.

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Diventa professore universitario la stilista di Peng Liyuan

E’ diventata professore associato all’università di Suzhou, dove aveva studiato 21 anni fa, la stilista che veste la first lady cinese Peng Liyuan. Ma Ke è ritenuta la principale artefice dell’eleganza della moglie del presidente cinese Xi Jinping, lo “stile Peng” come viene chiamato, fatto di abiti semplici ma eleganti. La stilista ha raccontato di aver conosciuto l’attuale first lady cinese già nel 2002 tanto che poi disegnò, appositamente per lei, l’anno successivo, un abito per la serata di gala del festival di primavera, durante il quale Peng, cantante-generale dell’esercito cinese, si è sempre esibita. “Per la maggior parte delle persone – ha detto Ma Ke – Peng é una star, una famosa cantante e ora la moglie del presidente, per me è più come una sorella”. La vita di Ma non è molto cambiata da quando è diventata la stilista personale della first lady. Attualmente ha una nuova etichetta di moda, la Wu Yong, con un laboratorio a Zhuhai, nella provincia meridionale del Guangdong, dove produce le sue creazioni con tecniche tradizionali e eco-compatibili.

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Usa-Cina: niente incontro tra first ladies, Michelle Obama snobba Peng Liyuang

A Pechino le aspettative per il vertice californiano Obama-Xi sono elevate. Molte di queste erano riposte anche sull’atteso incontro tra Michelle Obama e Peng Liyuang, la popolare cantante moglie del presidente cinese. Ma la First Lady americana nel ranch di Sunnylands, scelto per il faccia a faccia tra i due potenti della Terra, non ci sara’. La moglie di Barack Obama a deciso di rimanere a Washington nella settimana in cui le figlie Malia e Sasha finiscono la scuola, e’ la motivazione ufficiale diffusa dallo staff della Casa Bianca. Ma – sottolineano gli esperti – la decisione di lasciare da sola la donna piu’ potente della Cina mentre i due presidenti discutono sui destini del mondo potrebbe rivelarsi un boomerang, e non essere presa per niente bene nel Paese asiatico. Almeno dall’opinione pubblica. ”E’ una decisione che provochera’ delusione e disappunto”, assicura sul New York Times Cheng Li, della Brookings Institution di Washington. ”I cinesi – aggiunge – sono molto sensibili a queste cose, e ci vogliono spiegazioni valide per giustificare una assenza del genere”. Anche il Washington Post esprime forti perplessita’ sul forfait annunciato da Michelle. ”Da un punto di vista americano – scrive il quotidiano – quella di non lasciar sole le figlie e’ una scusa banale. E’ chiaro che la First Lady non vuole fare da tappezzeria a un summit noioso”. Ma da una prospettiva cinese – prosegue il Post – la decisione di Michelle Obama ”e’ un inatteso atto di snobbismo, e potrebbe dare l’impressione che Washington non rispetta abbastanza Pechino”. E, cosa piu’ importante, potrebbe comportare un piccolo ma non necessario ostacolo alla creazione di quel clima di fiducia necessario prima che inizi un summit cosi’ delicato. Questo – spiega ancora il Post – perche’ Michelle Obama e’ considerata una star in Cina, e la sua presenza al summit era stata ampiamente anticipata dai media cinesi. La presenza di Peng Liyuang al fianco della First Lady americana a Pechino veniva vista come un successo personale per Xi. Risultato: ”Xi e i cinesi che seguiranno il summit potrebbero sentirsi offesi, proprio l’opposto dell’obiettivo che la Casa Bianca vuole raggiungere” col vertice californiano. Michelle Obama e Peng Liyuang sono due donne che stanno cambiando il ruolo della First Lady nei rispettivi Paesi, allontanandosi dai cliché tradizionali. Molti i punti in comune tra le due, a partire dall’età (50 anni per Liyuang 49 per Michelle). Entrambe madri e professioniste, sono nella classifica delle 100 donne più potenti del mondo stilata ogni anno dalla rivista Forbes.

fonte: ANSA

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