Diego Armando Maradona ha vinto la causa contro due aziende di Shanghai, accusate di uso non autorizzato della sua immagine. Secondo quanto riferisce lo Shanghai Daily, il Tribunale di Pechino ha deciso a favore di Maradona un risarcimento di 3 milioni di yuan (circa 350 mila euro). La vicenda aveva avuto inizio lo scorso mese di agosto, quando il campione argentino decise di citare in giudizio due aziende cinesi, la Shanghai The9 Information Technology Co Ltd e la The9 Computer Technology Consulting (Shanghai) Co Ltd, accusate di avere sfruttato l’immagine del ‘Pibe de oro’ in un gioco di calcio online. In particolare sotto inchiesta era finito un gioco dal titolo ‘Soccer Hot Blooded’ in cui si vedeva Maradona, ritratto in un cartone animato con la maglia a righe bianche e celesti della Nazionale argentina. Maradona contestò il fatto di non avere mai autorizzato l’uso della sua immagine per quel gioco e chiese un risarcimento complessivo di 20 milioni di yuan (oltre 2 milioni e mezzo di euro). Sembra che le due aziende cinesi si siano difese in Tribunale dicendo di essere state truffate da un presunto manager di Maradona che avrebbe loro fatto credere di aver avuto il consenso del calciatore a usare la sua immagine nel gioco. Ma i giudici hanno stabilito che le aziende sono colpevoli per non aver usato la necessaria cautela nel firmare un accordo che poi si è rivelato fraudolento. Ge Youshan, l’avvocato che ha rappresentato Maradona in questo processo, ha fatto sapere che il proprio assistito non presenterà appello, anche se la somma ottenuta come risarcimento è inferiore a quella richiesta, in quanto per Maradona non era importante la somma quanto che fosse stabilito il principio.
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Diego Maradona ha vinto la sua battaglia con il fisco italiano, non è evasore, potrà tornare in Italia quando vuole
Diego Armando Maradona ha definitivamente vinto la sua battaglia con il fisco italiano, che pretendeva circa 40 milioni di euro, e “ora può tornare in Italia da uomo libero”. Lo ha riferito all’ANSA l’avvocato Angelo Pisani che ha assistito il ‘pibe de oro’ insieme all’avvocato Angelo Scala. La Commissione Tributaria Centrale, ha riferito il legale, ha confermato la nullita’, anche per Maradona, degli accertamenti fiscali eseguiti sul finire degli anni ’80 a carico della Societa’ Sportiva Calcio Napoli e di suoi tesserati stranieri – oltre al fuoriclasse argentino, anche i brasiliani Careca e Alemao – per compensi pagati a societa’ estere per lo sfruttamento dei diritti di immagine. La Commissione Tributaria ha, inoltre, evidenziato l’estinzione per condono dei giudizi fiscali a carico del Napoli e, di conseguenza, a carico di Maradona e dei due brasiliani in maglia azzurra in quegli anni. ”Maradona – ha detto l’avvocato Pisani – e’ finalmente libero dall’incubo del fisco e dalle strumentalizzazioni a suo carico e ha dato mandato di agire in giudizio nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agente di riscossione per chiedere il risarcimento dei danni personali, all’immagine, patrimoniale e da perdita di chance subiti in questi anni di persecuzione con cartelle pazze: risarcimento per una somma quanto meno equivalente alla stessa pretesa ingiustamente addebitatagli, e cioe’ 40 milioni di euro”.
fonte: ANSA
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Maradona cita azienda cinese per sua immagine
Maradona contro la Cina. Il campione argentino ha citato in giudizio un’azienda cinese specializzata nella produzione di giochi online, la The9 Limited, accusandola di aver usato la sua immagine senza alcuna autorizzazione in un gioco dal nome ‘Winning Goal’. Lo riferisce lo Shanghai Daily. Secondo Maradona l’azienda, che ha sede a Shanghai, non lo avrebbe mai nemmeno contattato prima di mettere sul mercato un gioco a cartone animato con un personaggio che lo raffigura. Secondo un comunicato emesso tramite l’agenzia Nuova Cina, la The9 Limited avrebbe mandato una lettera di scuse al campione argentino, che tuttavia non sono state accettate. “Non accetto le loro scuse – ha dichiarato Maradona – e intendo andare avanti per proteggere i miei interessi attraverso le azioni legali”. Lo scorso anno, quando ‘Winning Goal’ venne messo in commercio, la The9 Limited aveva fatto sapere di aver ricevuto l’ok di Maradona. Circostanza invece poi negata dal campione. Nella sua lettera di scuse la società ha affermato di essere stata a sua volta ingannata da un agente di calcio cinese, Lu Weiping, che l’avrebbe indotta a credere che Maradonna avesse firmato un contratto di approvazione. Secondo la versione della The9, l’azienda avrebbe anche versato una somma di circa 250.000 dollari all’agente come commissione per l’assenso del campione all’uso della sua immagine. La polizia cinese sta indagando sul caso.
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Oggi, 30 ottobre, compleanno di Diego
Lo so, con questi posti non c’entra nulla. Ma per chi come me ha avuto l’onore, il piacere e la fortuna di vederlo dal vivo, oggi è una giornata importante. L’unico, grande, vero campione di calcio della storia, il poeta del pallone, colui che lo ha portato a livelli che non potranno mai essere superati, colui che ha riscritto le parole fantasia ed estro e il concetto di genio e sregolatezza, colui che ha tolto i paccheri da faccia ai napoletani, colui che non potrà mai essere superato, colui che è stato un dio ed è caduto a terra come il peggiore degli uomini, il più grande, insomma, ha compiuto 50 anni.
Auguri Diego, grazie per quello che mi hai regalato. E, come ha scritto Gennaro Carotenuto,
All’eroe,
all’uomo contro,
all’uomo solo,
all’uomo che cade e si rialza,
alla stella di tutti i Sud del mondo,
al compagno di mille battaglie,
al Carlos Gardel del calcio,
al Diego de la gente,
SALUD!
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