La Cina ha deciso di cambiare il capo della propria Consob, soprattutto a seguito delle forti perdite che l’estate scorsa hanno registrato le borse cinesi. Si era anche parlato di grosse speculazioni ad arte. Intanto, mentre si registra questo cambiamento, come denuncia il South China Morning Post, mancherebbero dati fondamentali dal report della banca centrale cinese circa il flusso di capitali.
Xiao Gang lascia la guida della China Securities Regulatory Commission, l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari, e passa il testimone a Liu Shiyu, ex presidente della Agricultural Bank of China (Abc) ed ex vicegovernatore della Banca centrale cinese. La mossa, riferita dall’agenzia ufficiale Nuova Cina, sconta il turbolento periodo della scorsa estate in cui le Borse di Shanghai e Shenzhen, dopo i rialzi segnati fino a metà giugno, ebbero un tracollo perdendo il 40% circa del loro valore, prima dell’intervento di sostegno della leadership cinese ai massimi livelli. Un trend tale da motivare il via all’esame dell’operato dell’Autorità e di Xiao nella gestione della crisi. Xiao, 57 anni e a capo della Csrc da marzo 2013, aveva offerto le sue dimissioni dopo i risultati dubbi del “circuit-breaker”, il meccanismo che avrebbe dovuto aiutare a stabilizzare i mercati, introdotto a inizio gennaio. Le Borse di Shanghai e Shenzhen, invece, furono bloccate due volte in quattro giorni creando scossoni a livello globale. Il sistema prevedeva lo stop delle contrattazioni prolungato a fine giornata nel caso di forti oscillazioni superiori al 7%, al ribasso o al rialzo, dei titoli dell’indice Csi300, del cui paniere ci sono le Blue Chip di Shanghai e Shenzhen. Liu, 54 anni, ha passato gran parte della sua carriera nella Banca centrale cinese fino a diventare vicegovernatore dal 2006 alla fine del 2014, quando passò alla guida della Agricultural Bank of China, una delle quattro big degli istituti di credito cinesi.
fonte: ANSA