“La nostra joint venture con il partner cinese sta andando avanti con successo, ma la 500, principalmente per le sue dimensioni, non è adatta per quel mercato, se non per una nicchia”. Così l’ad Sergio Marchionne, rispondendo alla domanda di un azionista. “Cerchiamo di portarla avanti, ma avrà un utilizzo limitato”, ha aggiunto ricordando che la 500 in Cina nel 2013 ha venduto 1.100 unità. “In Cina siamo in ritardo di parecchi anni, ma finalmente abbiamo trovato un partner capace di seguire lo sviluppo di Fiat Chrysler. Lo ha detto Sergio Marchionne nella conferenza stampa dopo l’assemblea deglki azionisti. “I tedeschi – ha aggiunto – hanno avuto la possibilità e l’hanno fatto parecchio bene, di presenziare quel mercato di farlo in modo significativa. Noi abbiamo avuto un paio di partenze un po’ fasulle. Adesso finalmente abbiamo il partner giusto, che ci sta assistendo. I nostri stanno negoziando l’ultima parte degli accordi, nei prossimi giorni annunceremo qualcosa di definitivo”.
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Marchionne: la cinquecento non è adatta al mercato cinese. Ma perchè la viaggio si?
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In vendita in Cina la Fiat Ottimo, in aumento quote di mercato
Sarà venduta dai 12.600 euro ai 18.600 euro la Fiat Ottimo, la nuova nata della casa torinese nella fabbrica cinese di Changsha, pronta ad affrontare in cinque modelli il mercato del paese del dragone. Presentata a Shanghai, la due volumi nata sulla Fiat Viaggio (la prima prodotta nella fabbrica aperta in Joint Venture con la cinese Gac nel 2012) e dalla quale ha perso la coda, unisce linee accattivanti e sportive a molto spazio posteriore e si orienta ad un pubblico giovanile. Motori 1.4T-jet, trasmissione da 5 marce manuali ad un nuovissimo 7 marce a doppia frizione realizzato su quello a sei rapporti dell’Alfa Romeo, un monitor touch da 8 pollici con sistema di connessioni integrato (il più grande della sua categoria), un sistema frenante Brembo, tanta sicurezza con airbag ed altri sistemi: tutte caratteristiche che i disegnatori e gli ingegneri di Fiat hanno fortemente voluto in questa vettura, sviluppata sulla piattaforma della Giulietta, destinata a sfondare nel mercato cinese. La Fiat sta acquistando quote di mercato nel paese con la Viaggio, le cui vendite mensili di settembre e ottobre, rispetto ai primi otto mesi del 2013, sono aumentate del 52% e negli ultimi mesi dell’anno dovrebbero aumentare del 70%, attestandosi ai 3000 esemplari al mese. Nei primi tre mesi aveva venduto 30.000 unità. Attualmente in Cina ci sono 170 concessionari e 270 punti vendita di servizi, coprendo 120 citta’. Ed e’ prevista la costruzione di altri 270 punti di vendita entro la fine dell’anno. I piani di produzione per la Fiat Ottimo sono di altre 30 mila unità all’anno, per un totale di 70 mila. Oltre alla Viaggio e alla Ottimo, prodotte in Cina, la Fiat importa e vende la Freemont e la 500. Nel 2010, ha creato la joint venture con la Guangzhou Automobile Group, realizzando l’impianto di Changsha, nel sud della Cina, dove saranno portate in futuro altre linee. John Burton, direttore generale della joint venture Gac-Fiat Automobiles, ha sottolineato che l’obiettivo e’ vendere quest’anno 100 mila vetture, dopo le circa 50 mila dell’anno scorso. “E vogliamo andare oltre le 100 mila nel 2015”. La Fiat in Cina, che ha adottato lo slogan “La vita è bella”, presenterà ufficialmente il mese prossimo la Ottimo al salone di Pechino, dopo l’anteprima del novembre dell’anno scorso a Guangzhou.
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Nel 2013 aumentano auto vendute in Cina
Aumenta nel 2013 il numero di veicoli venduti in Cina. Secondo i dati dell’associazione cinese dei produttori di automobili (Caam), nel 2013 si sono venduti il 13,87% di veicoli in più rispetto al 2012, a 21,98 milioni di vetture. Nei due anni precedenti l’aumento della vendita di auto era stato inferiore al 5%. La produzione nel 2013 è aumentata del 14,76% arrivando a 22,12 milioni. Solo a dicembre, le vendite hanno registrato un record di 2,14 milioni di vetture, in aumento del 19,78% rispetto all’anno precedente e dello 0,17% rispetto a novembre. Le esportazioni di veicoli cinesi, invece, sono scesi del 7,46% l’anno scorso. I dati comunque si aspettano inferiori per quest’anno, con la vendita in aumento del 10% e la produzione dell’8%.
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