Cade la testa di un ennesimo alto papavero dell’establishment cinese. Su Rong, ex vice presidente del comitato nazionale conferenza politica consultiva del popolo cinese (Chinese People’s Political Consultative Conference National Committee, Cppcc), il massimo organo consultivo politico cinese, è stato espulso dal Partito comunista cinese con l’accusa di aver preso tangenti. Lo scrive l’Agenzia Nuova Cina. Su è uno dei più alti funzionari del partito comunista cinese a cadere nella rete dell’anticorruzione cinese voluta dal presidente Xi Jinping. Secondo le indagini della commissione per l’ispezione e la disciplina Su, dietro pagamento di tangenti, spostava o promuoveva dirigenti e funzionari, mentre era il capo del partito nella provincia del Jiangxi dal 2007 al 2013. Per lui si aprono ora le porte di una inchiesta penale. Intanto un tribunale di Shanghai ha condannato a 19 anni di carcere l’ex vice direttore della commissione sanitaria e di pianificazione familiare di Shanghai per corruzione. Huang Fengping, secondo la sentenza, avrebbe incassato soldi e oro per quasi 500 mila euro da società farmaceutiche. Al suo arresto a dicembre 2013, fu trovato in possesso di 400 buste contenenti ognuna due lingotti d’oro ognuno di 500 grammi. Alla sua famiglia sono state ricondotte proprietà per oltre 1,5 milioni di euro.
Cacciato papavero del Partito comunista cinese per corruzione, un altro condannato a 19 anni
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