E’ uscito dal carcere dopo tre anni, ma non è ancora completamente libero, l’avvocato dissidente Gao Zhisheng, il cui arresto aveva scatenato le proteste di governi stranieri e organizzazioni che si battono per i diritti civili. L’avvocato era stato condannato nel 2006 a tre anni di carcere per “istigazione alla sovversione del potere dello Stato” (il reato del quale vengono in genere accusati i dissidenti e i critici del sistema a partito unico), ma la sua pena era stata sospesa per cinque anni durante i quali ha subito arresti e torture. Gao, 50 anni, cristiano, era stato uno dei primi avvocati ad impegnarsi per i diritti umani difendendo condannati a morte, dissidenti e attivisti dei gruppi religiosi perseguitati dallo Stato cinese, come gli aderenti alla setta del Falun Gong. In quegli anni, Gao era rimasto sotto uno stretto controllo di polizia, come succede abitualmente ai dissidenti, anche dopo che hanno scontato la loro pena. Nell’aprile del 2010 si sono perse le sue tracce fino a gennaio del 2011 quando è stata pubblicata una sua denuncia. Alla fine di dicembre del 2011 si è saputo che l’attivista era stato catturato dalla polizia e solo successivamente le autorità hanno informato che era stato incarcerato. La moglie e la figlia sono scappate negli Usa e in molti ora temono che Gao sia sorvegliato. Nessuno è ancora riuscito ad avvicinarlo, se non suo fratello, che ha anche fatto capire che l’uomo ha subito torture in carcere ed è ancora sotto controllo della polizia. La notizia del rilascio di Gao è stata data da Hu Jia, altro noto attivista, attraverso twitter.