La Cina evacua cittadini da Vietnam dopo violenze

Aumenta la tensione tra Cina e Vietnam. Mentre Pechino evacua i suoi cittadini e sospende gli scambi bilaterali, oggi, dopo giorni di violenze, le autorità vietnamite hanno deciso di schierare migliaia di poliziotti e agenti di sicurezza nelle principali città per stroncare sul nascere la furia anti-cinese. A causa delle violente proteste scoppiate dopo che la Cina ha inviato una piattaforma per la ricerca petrolifera in una zona contesa del Mar Cinese Meridionale, Pechino ha già evacuato dal Vietnam più di 3.000 cittadini cinesi residenti e oggi, riferiscono i media cinesi di stato, ha inviato cinque navi per portarne via altre centinaia. Mentre sedici cinesi feriti gravemente sono stati rimpatriati questa mattina con un volo charter. Le proteste hanno già causato due morti, tra i cittadini cinesi, 135 feriti e ingenti danni a fabbriche non solo cinesi. Ieri il governo vietnamita aveva invocato la fine delle proteste. E fonti ufficiali hanno assicurato che “atti illegali” saranno fermati perché potrebbero danneggiare la stabilità nazionale, riporta la Bbc. Oggi le autorità hanno stroncato proteste anti-cinesi in diverse città, dopo che gruppi di dissidenti hanno incitato la gente a scendere di nuovo nelle piazze. Centinaia di poliziotti in abiti civili o in uniforme, riferisce la France Presse, hanno pattugliato le strade della capitale, di Hanoi e di altre città dove sono state pianificate le proteste. Gruppi di militanti hanno scritto sui loro blog che molti tra loro sono stati arrestati dalla polizia vietnamita e ad altri è stato impedito di uscire di casa. Le proteste anti-cinesi di questi giorni sono state le più violente che si sono verificate in Vietnam da decenni e rischiano di minare la fiducia degli investitori stranieri nel paese. I rapporti tra Cina e Vietnam, Paesi vicini ed entrambi comunisti, sono tesi da anni a causa della disputa sulle isole Paracelse nel Mar Cinese Meridionale, strappate da Pechino con un colpo di mano nel 1974 all’allora Vietnam del Sud. La situazione è precipitata dopo che, il 2 maggio, una piattaforma petrolifera cinese si è spostata nei pressi delle isole. In seguito, si sono verificati numerosi scontri tra imbarcazioni cinesi e vietnamite, che in alcuni casi si sono affrontate a colpi di cannoni ad acqua. La Cina rivendica quasi tutto lo strategico specchio d’acqua sulla base di una cartina che risale al 1953.

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