Alle prese con il tentativo di dare credibilità alla sbandierata campagna di lotta al malaffare, la nuova leadership cinese mette all’asta a partire da domani e sino a sabato un piccolo campionario di oggetti provento di episodi di corruzione in seno alla nomenklatura scoperti dalla polizia. L’asta si svolge a Wenzhou, nella provincia sud orientale cinese dello Zhejiang, e a essere battuti sono prodotti di marchi di lusso incamerati come tangenti a funzionari di governo. Secondo il South China Morning Post, tra gli oggetti, – in parte sequestrati, in gran parte stati “restituiti volontariamente” – spiccano articoli firmati Dolce & Gabbana, Gucci, Burberry e così via. Non mancano neppure gioielli od orologi di Cartier. Il prezzo più basso di partenza è stato fissato per una maglietta di Dolce & Gabbana (40 Yuan, circa 5 euro). I quadri e le antichità recuperate verranno invece donate ai musei della provincia.