La Cina non ricorrerà a politiche di stimolo di breve termine solo per le fluttuazioni temporanee. Lo ha detto oggi il primo ministro cinese Li Keqiang intervenendo alla cerimonia di apertura dell’annuale conferenza Boao Forum for Asia. “Noi – ha detto il premier – faremo molta più attenzione allo sviluppo nel medio e nel lungo termine”. Il premier confida che il paese possa tenere la propria economia funzionante nel giusto range, gestendo grazie alle politiche a disposizione, tutti i possibili rischi e le sfide. Li Keqiang ha ribadito che l’obiettivo di crescita di quest’anno è del “7,5% circa”, significando che c’è comunque la possibilità di fluttuazione, con un dato lievemente superiore o inferiore considerato comunque come raggiungimento dell’obiettivo. Per il premier, l’economia è partita bene e stabile quest’anno, con le statistiche che mostrano il continuare dell’aumento dell’occupazione nelle città, del reddito individuale, dei profitti aziendali e delle entrate fiscali; stabili i prezzi del consumo. Li Keqiang ha detto che mentre l’economia cinese ha continuato a crescere a un ritmo lento lo scorso anno, la Cina ha maturato esperienze nell’esercizio della regolamentazione macroeconomica. L’anno scorso il paese è cresciuto del 7,7%, il dato più basso dal 1999.
Premier cinese: no a stimoli economici di breve termine
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