Arrestati dissidenti alla vigilia della visita di Michelle Obama

Le autorità della provincia sud occidentale del Sichuan hanno arrestato un gruppo di attivisti locali poco prima dell’arrivo a Chengdu, la capitale della provincia, di Michelle Obama, per paura che potessero cercare di incontrare la first lady americana per esporle le loro lamentele contro il governo cinese. Lo riferisce il sito di Radio Free Asia. Il gruppo Tianwang, che nella provincia del Sichuan si occupa di tutela dei diritti umani, ha fatto sapere che i poliziotti hanno picchiato e portato via diverse persone. L’episodio è avvenuto ieri proprio mentre Michelle Obama, accompagnata da sua madre e dalle sue figlie, arrivava in città per la parte finale della sua visita in Cina. Una delle persone picchiate, secondo quanto riferiscono i responsabili di Tianwang, avrebbe anche perso conoscenza. Gli arrestati sono soprattutto persone che hanno perso le loro terre o le loro case a causa di provvedimenti di esproprio o a causa di demolizioni forzate. Secondo il fondatore di Tianwang, Huang Qi, “i cinesi non riescono a ottenere soluzioni ai loro problemi, per cui cercano di avvicinare i leader stranieri per difendere i loro diritti”. Durante la sua visita in Cina, terminata oggi, la first lady Usa, pur non parlando esplicitamente della censura cinese, ha difeso la libertà di informazione e su Internet. “E’ importante che le idee possano circolare liberamente su internet e attraverso i media – ha detto Michelle Obama parlando all’Università di Pechino -. Perchè in questo modo scopriamo la verità, cosa sta realmente accadendo nelle nostre comunità, nel nostro Paese e nel nostro mondo”.

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