Due monaci tibetani si sono immolati ieri nell’anniversario di una ondata di repressioni da parte delle autorita’ cinesi che porto’ ad una serie di immolazioni. Il primo monaco a perire tra le fiamme e’ stato Lobsang Palden di 20 anni, appartenente al monastero di Kirti, al centro di numerosi episodi di immolazione e di protesta, nella provincia del Sichuan, prefettura tibetana autonoma di Ngaba (Aba per i cinesi). Un altro monaco, del quale non si conoscono le generalità, si e’ invece dato fuoco nella contea di Tsekhog (Zeku per i cinesi), nella provincia del Qinghai, prefettura autonoma tibetana di Malho (Huangnan).
Lobsang Palden si e’ dato alle fiamme sulla strada principale di Ngaba ribattezzata dai tibetani ”la strada degli eroi”, dopo che nel 2012 divenne il luogo solitamente usato per le immolazioni in zona. Il giovane, per compiere il gesto estremo, ha scelto la ricorrenza del sesto anniversario delle repressioni cinesi del 2008 a Ngaba, quando, nell’onda del viaggio della fiaccola olimpica, la polizia cinese intervenne duramente contro i manifestanti locali aprendo il fuoco contro inermi tibetani uccidendo almeno 10 persone, tra i quali un monaco. Palden ha urlato slogan anti cinesi e chiesto il ritorno del Dalai Lama in Tibet mentre era avviluppato dalle fiamme. Poco dopo diversi agenti lo hanno preso e, spente le fiamme, portato in luogo sconosciuto. Nessuno conosce le sue condizioni, su internet in molti lo danno per morto. Nulla si sa invece dell’altro immolatosi, se non che ha commesso il gesto dinanzi al monastero di Sonag a Jador. Ogni anno, in memoria delle vittime delle repressioni, ci sono state immolazioni nell’area. I due atti estremi di ieri hanno portato a 129 il numero delle auto immolazioni dal febbraio 2009, 45 delle quali compiuti proprio a Ngaba, mentre sono 11 i monaci di Kirti immolatisi. Con i due di ieri, sono quattro le immolazioni dall’inizio di quest’anno, un’altra delle quali avvenuta a Ngaba. Le comunicazioni telefoniche e mobili nell’area sono state bloccate.
Due immolazioni pro Tibet in anniversario repressioni
Archiviato in 'O Tibbet e 'o munaciello
Con tag Amdo, amdo naga, assemblea del popolo, barack obama, buddismo, buddisti, case, cina, confisca delle terre, costruzioni, dalai lama, demolizioni, demolizioni forzate, deportazioni, Dharamsala, free tibet, gente in strada, gioco, governo tibetano in esilio, immolazione, immolazione monaci, invasione tibet, investimenti, kalon tripa, karmapa lama, karze thinley, Kirti, labrang, legge, lhasa, lobsang, Lobsang Sangay, manifestazioni anti cinesi, minacce, munaciello aba, ngaba, Ngaba Kirti, occupazione del tibet, oppressione, padma choling, panchen lama, parlamento cinese, partito comunista cinese, Pdma Choling, Phuntsok, politici corrotti, potala, primo ministro tibet, proteste, reincarnazione, relazioni sino-americane, samdhong rimpoche, Serthar, sichuan, Tashi Wangdi, Tawu Nyitso, tenzin gyatso, Tethong Tezin Namgyal, tibet, tibetani, tsewang norbu, vessazioni