Per la prima volta un’ impresa cinese si e’ dichiarata inadempiente, affermando di non essere in grado di pagare gli interessi sulle obbligazioni che aveva emesso nel 2012. La Shanghai Chaori Solar Energy Science&Technology, una piccola impresa di Shanghai che produce pannelli solari, e’ la prima che, trovandosi in una situazione analoga, non viene salvata con un intervento pubblico. Secondo gli analisti, questo segnala un nuovo atteggiamento da parte del governo di Pechino. Il messaggio lanciato agli investitori sarebbe che d’ ora in avanti non devono aspettarsi che i loro investimenti siano automaticamente garantiti dal governo, che fino ad oggi ha impedito tutti i fallimenti. “Non si era mai verificato un caso di insolvenza sulle obbligazioni emesse dalle compagnie, e questo ha portato gli investitori a pensare che in Cina non si corrano rischi”, ha dichiarato alla Bbc Leland Miller, presidente della societa’ di ricerca China Beige Book. “Il gruppo dirigente cinese sta cercando di chiarire questo equivoco”, ha aggiunto Miller. “Nel mondo – ha concluso – non ci sono abbastanza soldi per salvare tutti”.
fonte: ANSA