Teme un ritorno al passato Wukan, il villaggio della provincia del Guangdong dove nel 2012 si sono tenute elezioni democratiche. Secondo quanto riferisce il South China Morning Post, i vecchi capi del villaggio sono ritornati prepotentemente al loro posto, facendo presagire un possibile ritorno al vecchio regime, quando gli abitanti dovevano convivere con quotidiani e arbitrari sequestri delle loro terre e con la corruzione delle autorità locali. Venerdi’ scorso Xue Yubao, uno dei vecchi capi del villaggio, è stato nominato dalle autorità della città di Donghai come prossimo vice segretario del partito, mentre quattro dei suoi seguaci faranno parte della commissione, formata da 9 membri, del partito di Wukan. Il piccolo villaggio di pescatori del Guangdong, con una popolazione di circa 20.000 persone, ha attirato l’attenzione internazionale quando centinaia di persone sono scese in piazza per protestare contro l’accaparramento delle loro terre da parte di funzionari corrotti e, in una vittoria senza precedenti, soni stati autorizzati a votare democraticamente per i rappresentanti locali. Il 6 marzo 2012 sei dei manifestanti furono eletti. Il futuro delle prossime elezioni è però ancora incerto. Lin Zuluan, eletto democraticamente capo del villaggio, ha dichiarato di essere ancora in attesa dell’ordine di un nuovo voto da parte delle autorità del posto. Intanto il vicecapo del villaggio ha iniziato una petizione, per chiedere la nuova convocazione delle urne e la loro gestione trasparente. Nell’attesa, tuttavia, la vecchia guardia sembra recuperare posizioni e tornare silenziosamente in sella.