“L’esecuzione dello zio del leader di Pyongyang può interferire con alcuni progetti di cooperazione con la Cina, ma le relazioni economiche fra i due Paesi rimarranno stabili”. E’ quanto si legge in un editoriale del China Dialy, il più diffuso quotidiano in lingua inglese in Cina. Nell’editoriale è scritto che alcuni accordi e tipo di relazioni, dopo questa esecuzione, dovranno essere rivisti, anche se si sottolinea l’impatto temporaneo di questo evento. La Cina, almeno ufficialmente, non sembra preoccupata dall’esecuzione di Jang Song-Thaek, ex numero due del regime di Pyongyang e responsabile delle relazioni con la Cina. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hong Lei, ha detto di sperare che il Paese coreano resti stabile, sottolineando però che l’esecuzione dello zio del leader rimane una “questione interna”.