Io sta corsa a chi ce l’ha più lungo, a chi è più forte non la capisco e non la capirò mai. Vuoi fare degli esperimenti? Credo che oramai si sappia quasi tutto della Luna, punta da qualche altra parte. Spendere milioni di euro per far vedere che sei capace pure tu mi sembra una cazzata. Investi i soldi in ricerca sulle malattie, su come ridurre l’inquinamento o altro. Allora si che sarai un grande paese.
La prima sonda cinese è atterrata sulla Luna segnando un nuovo, importante passo in avanti del programma spaziale di Pechino. Dando la notizia del “dolce atterraggio”, l’agenzia ufficiale Nuova Cina ha sottolineato con orgoglio che la Cina è il terzo Paese, dopo gli Usa e la Russia (allora Unione Sovietica), a far allunare con successo una sonda sofisticata, in grado di dare un contributo di rilievo agli studi sulla Luna, preparando il terreno per un secondo sbarco umano, obiettivo centrale del programma spaziale cinese rincorrendo l’epopea della passeggiata lunare di Neil Armstrong 44 anni fa. Si tratta del primo “allunaggio morbido” dal 1976, quando un’impresa analoga fu realizzata da una missione congiunta russo-americana. La navicella spaziale ‘Chang’e 3’ – dal nome di una popolare principessa della mitologia cinese – che ha portato la sonda, chiamata ‘Coniglio di giada’ (‘Yutu’ in cinese), è stata lanciata il primo dicembre dal poligono di Xichang, nel sud della Cina. Nuova Cina precisa che la manovra di atterraggio è iniziata alle 21 cinesi di oggi (le 14 in Italia) quando ‘Chang’e 3’ ha raggiunto una distanza di 15 chilometri dalla Luna. Dopo 11 minuti, il ‘Coniglio di giada’ atterrava sulla superficie lunare in un luogo chiamato ‘Sinus Iridiun’ (la baia degli arcobaleni), che è considerato adatto per mantenere le comunicazioni con la base terrestre della missione. Wu Weiren, uno dei principali responsabili del programma spaziale cinese, ha sottolineato che si è trattato della “parte più difficile” della missione di ‘Chang’e 3’. La sonda ha a bordo degli strumenti estremamente sofisticati, come i radar che possono vedere sotto la superficie, e si ritiene che porterà dati importanti agli scienziati cinesi. Lanciato negli anni Cinquanta dall’allora presidente Mao Zedong, il programma spaziale cinese ha conosciuto un’accelerazione nell’ultimo decennio. Secondo Dean Cheng, un esperto sinoamericano che lavora per la conservatrice Heritage Foundation di Washington, il programma spaziale riflette la volontà della Cina di essere riconosciuta come una superpotenza dal resto del mondo. La conquista dello spazio, ha affermato in un’intervista alla Bbc, è “un riflesso del potere economico” di un Paese. “Chiaramente, ha delle implicazioni militari perché gran parte della tecnologia spaziale è a doppio uso (civile e militare)”, ha aggiunto. Una missione analoga è prevista per il 2017. I responsabili cinesi non si sono sbilanciati, ma si ritiene che una missione di astronauti cinesi sulla Luna potrebbe essere matura tra il 2020 e il 2030.
fonte: Beniamino Natale per Ansa
Pingback: Nel 2017 prossima missione della sonda lunare cinese | ParteCineseParteNopeo
Guarda che il senso del commento era proprio quello: serve alla Cina andaree sulla Luna? Il nazionalismo e l’unità nazionale qui non bastano. La Tac è vero, la fai subito, ma se non cacci i soldi non la fai. Ti ricordo che il sistema sanitario prevede una parte a carico del contribuente, non importa quanti soldi tu abbia. Cosa che non avviene altrove. Nessuno vuole esportare un modello democratico che tra l’altro non esiste un maniera perfetta da nessuna parte. Si, il progresso c’è, ma questo è normale, non a caso la Cina è un paese “in via di sviluppo”. La domanda non è quanto avanti sia questo sviluppo, ma quanto sostenibile sia. Io credo che non sia sostenibile.
Mi sorprende un po il tono di questo commento… sopratutto se e’ da parte di chi vive in Cina da tempo e dovrebbe aver percepito quali sono le forze e le direzioni politiche che la guidano. (salvo non sia di qualche leghista… 🙂 ! )
Andare sulla luna serve ai militari per motivi di strategia globale ma sopratutto serve al partito per alimentare il nazionalismo “buono” quello rivolto ad accrescere il senso di unita’ e di raggiungimento di obiettivi che facciano sentire il Popolo Cinese “au pair” con le altre superpotenze economiche e militari…. qualcuno ha dubbi?
La corsa a chi ce l’ha piu lungo a questo serve… quale altra nazione da importanza a questo fatto? basta leggere le principali testate internazionali e si capisce che l’articolo da poche colonne non ha presa sull’opinine pubblica mondiale…
Da anni vivo qui e devo dire che la sanita’ in generale ha fatto passi da gigante (in qualita e quantita)… nel mio piccolo paese un tac si fa in mezz ora…. prova a farla a Napoli o Milano… (salvo la Cancellieri non telefoni per prenotarti un buco il giorno dopo…per chi la cancellieri la conosce…)
Certo, rimane molto da fare… inquinamento, scuole cultura… ecc ecc peccato che pero qui le cose… si fanno, si fanno veramente e velocemente…
Non sono piu i tempi di usare ll nostro concetto di democrazia partecipata o liberta di espressione o quant’altro… i fatti dimostrano che una percentuale di malcontento esiste ovunque… ma va raffrontata con la crescita sociale, economica e culturale…. e in questo raffronto… siamo sicuramente in perdita….
credo sia finito il tempo di guardare alla Cina come un “parvenu”… certamente con tutti i limiti del caso, ma il progresso in corso… da ragione a loro…
Daniele da Beilun – Ningbo