Tredici persone hanno tentato un suicidio di massa a Pechino per protestare contro la demolizione forzata delle loro case avvenuta tre anni fa a Wuhan, nella provincia centrale dell’Hubei. Lo riferisce Radio Free Asia. I manifestanti, dopo aver per lungo tempo ma invano chiesto aiuto e un adeguato risarcimento, hanno ingerito tutti insieme del pesticida comprato nella capitale cinese. Foto apparse in rete mostrano alcuni di loro accasciati a terra vicino a un muro. “Ho scelto il giorno dei diritti umani per cercare di uccidermi – ha raccontato Mei Cuiying, una di loro, a Radio Free Asia – abbiamo comprato il pesticida, la polizia era li’ quando lo abbiamo ingerito. Prima di farlo abbiamo scritto i nostri motivi su pezzi di carta ma la polizia li ha subito sequestrati e stracciati”. I manifestanti, alcuni in condizioni critiche, sono stati trasferiti all’ospedale dell’esercito di liberazione n. 307. Il problema delle demolizioni forzate e’ molto grave in Cina. Amnesty International ha raccolto dal 2009 al 2011 41 casi di persone che si sono auto immolate per aver perso in questo modo la propria casa e per non aver ottenuto nulla in cambio dal governo.