Un’operaia cinese ha denunciato le autorita’ che hanno negato al suo secondo figlio il diritto alla scuola e all’assistenza sanitaria basandosi sulla legge che impone alle coppie di non avere piu’ di un figlio. Alla donna, che lavora per una compagnia che costruisce apparecchi per l’ aria condizionata a Pechino, era stata imposta una multa di 330mila yuan (quasi 40mila euro), 14 volte superiore al suo reddito annuale. Dato che non e’ stata in grado di pagarla, suo figlio non ha avuto un ‘hukou’ (permesso di residenza) e di conseguenza non puo’ usufruire dei servizi pubblici di base. ”Quando ho visto a quanto ammontava la multa ho pensato che era una cosa inconcepibilE, se lo avessi saputo non avrei mai partorito”, ha dichiarato la donna, che si chiama Liu Fei e ha 41 anni. In seguito, Liu ha cercato senza successo di vendere un rene per pagare la multe. Poi e’ stato suo figlio a offrirle di vendere il rene al posto suo. In novembre, il Partito Comunista Cinese ha annunciato un ammorbidimento della legge, che secondo i gruppi per i diritti umani e’ stata fonte di pesanti abusi, tra cui migliaia di aborti forzati, condotti in alcuni casi contro il parere dei medici.
fonte: ANSA