Nuova autoimmolazione per il Tibet, la 123/a dal febbraio 2009. Secondo le prime informazioni, Tsering Gyal, un giovane monaco di 20 anni, si è dato fuoco ieri pomeriggio intorno alle 18.30 a Pema (Banma in cinese), nella prefettura tibetana autonoma di Golog (Guoluo), provincia del Qinghai. Lo riferiscono fonti della diaspora tibetana in India. Quella di Tsering Gyal è la 25/a autoimmolazione avvenuta dall’inizio di quest’anno. La protesta estrema arriva in un momento nel quale in diverse contee del Sichuan e del Qinghai, province limitrofe al Tibet, molte comunità tibetane stanno protestando e sono sotto stretto controllo delle autorità cinesi, per il rifiuto di issare la bandiera rossa di Pechino. Le condizioni dell’ultimo immolato, monaco del monastero di Akyong, non sono state rese note, anche perché la polizia ha spento le fiamme e ha portato il monaco in un vicino ospedale, dove è sotto sorveglianza degli agenti. Secondo alcune testimonianze diffuse sulla rete, Tsering Gyal ha urlato alla liberazione del Tibet dal controllo cinese e al ritorno del Dalai Lama, mentre veniva avviluppato dalle fiamme. L’ultima immolazione era avvenuta ad opera di un uomo, padre di due bambini, lo scorso 28 settembre a Gomang Yutso, nei pressi della sua abitazione, nella contea di Ngaba, Aba per i cinesi, nella provincia cinese del Sichuan.
Tibet, si immola giovane monaco, 123 da 2009
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