Chen Guangfu, il fratello dell’attivista cieco cinese Chen Guangcheng, che l’anno scorso riuscì a fuggire dagli arresti domiciliari, a rifugiarsi nell’ambasciata americana e poi a partire per gli Stati Uniti dopo un braccio di ferro fra Washington e Pechino, è stato fermato dalla polizia di Shanghai e costretto a ritornare nel suo villaggio di origine nella provincia orientale dello Shandong. Lo riferisce il sito di Radio Free Asia. Secondo le informazioni, Chen Guangfu la scorsa settimana era arrivato a Shanghai ospite di un attivista e nei giorni scorsi aveva avuto incontri, nella capitale economica cinese, con altri dissidenti. Ma qualche giorno dopo la polizia lo ha bloccato e dopo poche ore di fermo lo ha costretto a salire su un treno per tornare a casa. ”Mi hanno chiesto cosa ero venuto fare a Shanghai e chi avevo incontrato – ha raccontato Chen al telefono mentre si trovava sul treno tornando a casa – e poi mi hanno comprato un biglietto del treno e costretto a salire e andare via”. Chen si trovava, insieme a un’altra amica (che pare anch’essa sia stata fermata dalla polizia), nell’abitazione di un attivista di Shanghai, Shi, quando la polizia lo ha raggiunto e arrestato. ”La polizia è entrata – ha raccontato Shi – e gli hanno detto di seguirli alla stazione. Credo ci stessero osservando e pedinando da giorni”.
Fratello attivista cieco arrestato e rispedito a casa
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