Riaprono a Shanghai, a partire da oggi, i mercati di pollame vivo di cui era stata ordinata la chiusura dopo lo scoppio dell’epidemia di influenza aviaria del ceppo H7N9. Secondo quanto riferisce lo Shanghai Daily si potranno quindi nuovamente acquistare polli, piccioni e quaglie vivi mentre almeno per ora resta proibita la vendita di anatre e oche. I venditori tuttavia dovranno rispettare rigide regole igieniche e disinfettare regolarmente le aree dove transitano gli animali. In ogni caso il numero di esercizi in cui si vende pollame vivo e’ crollato a Shanghai da 461 di prima dell’epidemia a 200 di adesso. Ad alcuni mercati non e’ stato ancora consentito riaprire, potranno farlo solo dopo la conclusione di alcuni test da parte delle autorita’ sanitarie. Intanto e’ anche stato predisposto un piu’ efficace sistema di controllo che prevede che venga tenuto un registro dei fornitori di pollame vivo che indichi anche le origini dei volatili. Le informazioni saranno memorizzate dai mercati all’ingrosso e inviate ai macelli e ai rivenditori. La gente potra’ poi cercare informazioni online sul pollame che acquista utilizzando un codice indicato sulla merce. Il pollame congelato continuera’, secondo le previsioni, a dominare il mercato anche perche’ gli esperti comunque lo ritengono piu’ sicuro del pollame vivo che si ritiene verra’ pian piano del tutto eliminato proprio a causa dei problemi sanitari e dei rischi che comporta. Non tutti pero’ sono d’accordo. I cinesi per tradizione preferiscono comprare pollame fresco ritenendolo piu’ tenero e saporito. L’influenza aviaria da virus H7N9 e’ comparsa per la prima volta in Cina su un essere umano a febbraio scorso. Nella sola Shanghai sono 15 le persone che sono morte, 39 in tutta la Cina. Nelle ultime settimane tuttavia sembra che ci sia stata una diminuzione dei casi.
Riaprono a Shanghai mercati del pollame vivo, chiusi per la paura della nuova aviaria
Archiviato in Vita cinese