Il regista indipendente di documentari Du Bin è scomparso dalla sua abitazione di Pechino. Secondo quanto riferisce il South China Morning Post, a denunciare la scomparsa è stata la sorella di Du, che ha affermato di non aver avuto più notizie dal fratello dallo scorso 31 maggio, solo pochi giorni prima dell’anniversario della strage di piazza Tiananmen. E’ proprio quest’ultima circostanza a fare temere che il regista sia stato vittima della repressione delle forze dell’ordine e sia tenuto in detenzione in qualche luogo segreto. “Non so dove si trovi mio fratello – ha detto Du Jirong – on line alcune persone hanno scritto che è in carcere, se è così starà male, lui non è mai stato in carcere”. A preoccupare la famiglia anche il rinvenimento, nell’ appartamento del regista, di un ordine di comparizione presso l’ufficio di pubblica sicurezza del distretto di Fengtai. In base alla legge cinese una persona può essere trattenuta in stato di detenzione amministrativa fino a 15 giorni per “disturbo dell’ordine pubblico”. “Du Bin non è un dissidente politico – ha osservato Nicholas Bequelin, ricercatore ad Hong Kong dell’organizzazione Human Right Watch – ma è comunque considerato un personaggio scomodo per i temi che ha sempre trattato nei suoi documentari”. Solo poche settimane fa aveva presentato un documentario sul campo di lavoro ‘Masanjia’ nella provincia del Liaoning, censurato nella Cina, in cui descriveva le condizioni di assoluto degrado in cui vivono le persone che vi sono rinchiuse. Inoltre, la settimana prima, aveva pubblicato a Hong Kong un libro dal titolo “il massacro di Tiananmen”.
Scomparso regista indipendente, forse in carcere segreto
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