A più di 24 ore dal pauroso incendio che ha ucciso 120 operai in un impianto di macellazione di polli nel nord est della Cina, si cercano ancora i dispersi. Come già riferito ieri, le autorità di polizia tengono in detenzione alcuni responsabili della struttura. I vigili del fuoco stanno ancora cercando nelle macerie dell’impianto della Jilin Baoyuanfeng Poultry Company di Mishazi a Dehui, nella provincia nord orientale di Jilin. I soccorritori hanno recuperato 119 corpi e due sopravvissuti, uno dei quali è morto successivamente in ospedale. In azione ci sono anche cani che stanno aiutando a cercare i dispersi fra le lamiere, fino ad ora contribuendo a recuperare 30 corpi. In azione anche le autorità ambientali locali, che stanno indagando sull’impatto ambientale successivo all’incendio, dal momento che nell’aria c’é presenza di ammoniaca. E proprio questa sostanza potrebbe essere all’origine dell’incendio, anche se non è ancora chiaro cosa abbia scaturito le fiamme. Secondo alcuni operai sopravvissuti, non è la prima volta che l’impianto era stato interessato da un incendio. Tre anni fa le fiamme sono divampate nella struttura, non creando però tanti danni alle cose e niente alle persone. Al momento dell’incendio, nell’impianto c’erano più di 300 operai. Nata nel 2009, la Jilin Baoyuanfeng Poultry Company conta oltre 1200 impiegati e processa circa 67.000 tonnellate di prodotti di pollo l’anno.