Denunce di pochi soccorsi per il terremoto. Unicef: oltre 26.000 bambini interessati da sisma

Mancanza di acqua, cibo, medicine e coperte. E’ quello che, secondo quanto denuncia il sito di Radio Free Asia, lamentano i sopravvissuti al grave terremoto che sabato scorso ha colpito la provincia cinese del Sichuan e che ha provocato sinora la morte di quasi 200 persone. Molti dei sopravvissuti denunciano di non aver avuto nemmeno una tenda in cui ripararsi e che anche le riserve di acqua scarseggiano, e minacciano proteste di piazza. Alcune cliniche stanno eccezionalmente fornendo servizi di primo soccorso ma spesso si tratta poi di strutture che non sono attrezzate per effettuare interventi chirurgici piu’ importanti. Pechino ha mandato 18.000 soldati nella regione colpita dal terremoto ed e’ stato stanziato 1 miliardo di yuan (oltre 100 milioni di euro) per il fondo disastri naturali. A complicare le operazioni di soccorso sono le condizioni atmosferiche di questi giorni, peggiorate oggi, e dallo stato di alcune strade che risultano impraticabili specie per il transito dei grossi camion che quindi hanno difficolta’ a consegnare i beni di soccorso. Secondo le previsioni metereologiche la piogge dovrebbe imperversare ancora per un paio di giorni. Intanto on line ieri hanno cominciato a circolare messaggi per spingere la gente a boicottare le donazioni, ricordando lo spreco e la corruzione che ci furono all’indomani del terribile sisma del 2008 che, sempre in Sichuan, uccise oltre 90.000 persone. ”Cinque anni dopo il tremendo terremoto del 2008 – ha scritto un utente che si firma @tanxiaogujin – che ha fatto la Croce Rossa con i milioni e milioni arrivati dall’estero”. Il governo del Sichuan tuttavia domenica in una nota ha auspicato il ”maggiore rigore possibile” nella gestione dei fondi e delle donazioni assicurando la trasparenza e il rispetto.
Il quadro di distruzione a seguito del terremoto nella contea cinese di Lushan, provincia del Sichuan, comincia a essere più chiaro: il bilancio provvisorio è di più di 190 morti e oltre 12.000 feriti e solo da poco le comunità colpite più isolate sono state raggiunte dalle squadre di soccorso del governo. E’ quanto sottolinea l’Unicef, che sta predisponendo ora un piano con i partner del governo di Pechino per intensificare gli sforzi nel campo della protezione dell’infanzia, della salute delle madri e dei bambini, della nutrizione dei più piccoli, dei servizi igienico-sanitari. Stando ai dati del Censimento 2010, sono 26.000 i minori tra 0-17 anni nella contea. Il Comitato nazionale Unicef di Hong Kong ha stanziato 75.000 dollari per attrezzature per l’emergenza ostetrica e la salute neonatale a beneficio delle strutture sanitarie locali. Alcune delle comunità danneggiate dal terremoto di sabato erano già state colpite dal sisma del 2008 di Wenchuan e si teme che i bambini piccoli possano rivivere il trauma di cinque anni fa. “Il governo della Cina è impegnato in un grande sforzo per provvedere ai bisogni più urgenti causati da questo fortissimo terremoto”, ha detto Giallian Mellsop, rappresentante dell’Unicef in Cina. “Siamo colpiti dall’immediatezza e dalla generosità del sostegno della società civile e del settore privato in risposta a questo tragico disastro. I nostri pensieri devono essere focalizzati innanzitutto sui bambini, le cui vite sono state distrutte. Loro necessitano urgentemente di aiuto per riprendersi dal trauma che hanno vissuto”. In collaborazione con i partner del governo, l’Unicef è pronto a dare supporto nell’ambito dei servizi sanitari per madri e bambini di 34 strutture sanitarie locali; delle campagne di vaccinazione per morbillo, orecchioni-rosolia ed epatite; dell’assistenza alimentare a neonati e bambini piccoli; a inviare kit igienici e latrine mobili.

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