Un uomo si e’ dato fuoco dopo essere tornato a casa per le vacanze e aver trovato la sua abitazione rasa al suolo dalle autorita’. Secondo quanto ha riferito il sito di Radio Free Asia, Hu Tengping, un lavoratore migrante, arrivato lo scorso 29 gennaio a casa sua, nella citta’ di Xinyu, nella provincia orientale del Jiangxi, per celebrare insieme ai propri cari l’inizio dell’anno del serpente, ha trovato la sua casa distrutta durante la sua assenza. La famiglia era stata sfrattata con la forza. Lo shock e’ stato tale che l’uomo si e’ cosparso di benzina e si e’ dato fuoco. Trasportato subito in ospedale, le sue condizioni sono tuttora critiche. Il nipote di Hu ha fatto sapere che lo zio ha riportato ustioni molto gravi sul 95% del corpo. Diverse persone, tra cui anche alcuni attivisti per i diritti umani, hanno cercato in questi giorni di fare visita in ospedale all’uomo ma sono stati sempre bloccati dal personale di sicurezza. Le autorita’ locali hanno requisito la casa di Hu, poi distruggendola, versando direttamente sul suo conto una somma di 100.000 yuan (poco piu’ di diecimila euro) a titolo di risarcimento. Lo scorso 23 gennaio un altro uomo si dette fuoco, in segno di protesta contro lo sgombero forzato dalla sua casa, nella provincia dello Shandong. Secondo dati forniti da Amnesty International sarebbero 41 i casi di auto-immolazione avvenuti nel biennio 2009-2011 a causa degli sgomberi forzati.
Torna per le vacanze, scopre la demolizione della sua casa e si da fuoco
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