Un tribunale cinese dello Xinjiang, la tormentata regione del nordovest abitata dalla minoranza musulmana degli uighuri, ha condannato a morte tre persone per un tentativo di dirottamento di aereo avvenuto lo scorso giugno. Lo afferma l’ agenzia Nuova Cina. Secondo l’ Uaa, l’ organizzazione degli esuli uighuri in America, nei tre anni passati ”un numero imprecisato di uighuri sono scomparsi” e altri sono stati ”processati e condannati, in alcuni casi a morte, con processi durati pochi giorni”. Nell’estate del 2009 violenti scontri si verificarono a Urumqi, la capitale dello Xinjiang, tra residenti uighuri e immigrati cinesi, che si conclusero con la morte di circa 200 persone. Da allora la regione e’ sotto uno stretto controllo delle forze di sicurezza cinesi. Secondo le organizzazioni umanitarie ci furono centinaia di arresti e di processi, alcuni dei quali si sono conclusi con condanne alla pena capitale. Si ritiene che almeno nove di quelle sentenze siano state eseguite. La Cina e’ il Paese che emette il maggior numero di condanne a morte del mondo. Il loro numero e’ un segreto di Stato ma secondo il gruppo umanitario Amnesty International nel 2011 sono state circa tremila.
fonte: ANSA