Oltre 100 premi Nobel chiedono rilascio Liu Xiaobo

Oltre 100 vincitori di premi Nobel di tutto il mondo hanno firmato una lettera indirizzata a Xi Jinping, ormai prossimo a diventare il nuovo presidente cinese, nella quale chiedono il rilascio dagli arresti domiciliari per il premio Nobel per la pace, Liu Xiaobo, e per sua moglie, Liu Xia. La lettera e’ stata firmata da 134 premi Nobel di tutte le categorie tra i quali anche il Dalai Lama, l’arcivescovo Desmond Tutu e gli scrittori Mario Vargas Llosa e Toni Morrison. La campagna internazionale per il rilascio di Liu Xiaobo e’ guidata dall’arcivescovo Tutu, vincitore del premio Nobel per la pace nel 1984, e dal premio Nobel per la medicina Sir Richard Roberts, appoggiati dal gruppo per la tutela dei diritti umani con sede negli Stati Uniti, Freedom Now. In un comunicato pubblicato insieme alla lettera, l’arcivescovo Tutu ha scritto che ”il nostro intento non e’ quello di mettere in imbarazzo la Cina, ma di chiedere al governo di avere un approccio diverso che possa aiutare il paese a svilupparsi nel miglior modo possibile e per tutta la sua gente”. ”Liberando Liu Xiaobo e sua moglie – ha aggiunto Tutu – la Cina puo’ dimostrare la sua forza”. Nel 2010 Pechino reagi’ molto male alla notizia del conferimento del premio Nobel per la pace a Liu Xiaobo ”per la sua lunga lotta non violenta per i diritti umani in Cina”, mettendolo agli arresti domiciliari insieme a sua moglie e impedendogli cosi’ di recarsi a Oslo per ritirare il premio. L’immagine della sedia vuota a lui destinata durante la cerimonia fece il giro del mondo e divenne un simbolo per i dissidenti. Liu Xiaobo era stato arrestato gia’ nel 2008 per aver aiutato a scrivere la Carta 08, un manifesto a favore della liberta’ e della democrazia in Cina. L’anno dopo venne condannato a 11 anni di carcere per ”incitamento alla sovversione del potere di stato”. Ad ottobre scorso anche lo scrittore cinese Mo Yan, vincitore quest’anno del premio Nobel per la letteratura, ha espresso la speranza che Liu Xiaobo possa essere liberato al piu’ presto.

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