Preoccupano le condizioni di salute di un noto dissidente mongolo agli arresti domiciliari in Cina. Secondo quanto riferisce il sito di Radio Free Asia, la moglie di Hada, questo il nome del dissidente, ha espresso preoccupazione per la salute mentale del marito. Nel 1996 l’uomo era stato condannato a 15 anni di carcere per ”separatismo” e ”spionaggio” per aver difeso la popolazione di etnia mongola in Cina. Hada ìera stato anche condannato a 4 anni di privazione dei diritto politici, con limiti alla libertà di parola e di associazione. Le autorita’ cinesi hanno fatto sapere che il dissidente e’ stato rilasciato nel dicembre 2010. Tuttavia la moglie di Hada, Xinna, ha dichiarato che suo marito e’ ancora ufficiosamente detenuto presso un centro. ”Soffre di disturbi mentali – ha detto la moglie – e di paranoia. Dice che qualcuno sta cercando di avvelenarlo ma io credo che e’ per tutta la pressione che subisce. E’ stato maltrattato e sottratto alla sua famiglia e credo che questo lo abbia colpito molto duramente”. ”Lo fanno vivere in condizioni terribili – ha proseguito la donna – non gli danno nemmeno la carta igienica. Il suo stato mentale si sta deteriorando”. HRIC, Human Rights in China, in una lettera ha invitato le autorita’ cinesi a rilasciare Hada al piu presto possibile ”in modo che egli possa evitare un collasso mentale”. Hada e’ il fondatore dell’Alleanza democratica della Mongolia del sud, che aveva anche chiesto un referendum per il futuro della regione autonoma della Mongolia Interna.
Preoccupazione per sorte dissidente mongolo Hada
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