Utilizzo non autorizzato della propria immagine. E’ questo il motivo per cui Diego Armando Maradona ha citato in giudizio due aziende cinesi fornitrici di servizi internet, la Beijing Sina Internet Information Service Co., Ltd (che gestisce il portale internet Sina.com) e la Shanghai No. 9 City Information Technology Co., Ltd, accusate di aver sfruttato l’immagine del ”pibe de oro” in un gioco di calcio on line. Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina. Oggi a Pechino si e’ svolta l’udienza, alla quale il campione argentino ha presenziato. Nel gioco incriminato, dal titolo ”Soccer Hot Blooded” si vede Maradona, ritratto in un cartone animato con la maglia a righe bianche e celesti della nazionale argentina e gli occhi che sporgono all’infuori. Il cinquantunenne ex calciatore, assumendo che non e’ stata mai chiesta la sua autorizzazione per l’uso dell’immagine, ha chiesto alle due aziende 20 milioni di yuan, (oltre 2 milioni di euro) di risarcimento. Sembra tuttavia che l’udienza a Pechino non sia stato l’unico motivo a portare in questi giorni il campione in Cina. A spingerlo sarebbe stata anche la voglia di sondare il terreno sulle opportunita’ calcistiche in questo paese. Gia’ da giorni infatti si rincorrono voci secondo cui Maradona avrebbe espresso il desiderio di venire ad allenare una squadra nel paese del dragone, tanto piu’ che da luglio non allena piu’, dopo una stagione di scarsi risultati, la squadra Al Wasl degli Emirati Arabi.