L’attivista cinese per i diritti umani, Ni Yulan, ha ottenuto una riduzione simbolica di due mesi della pena detentiva dopo l’appello della sentenza precedente che l’ha condannata a due anni e otto mesi. Lo riferisce il suo avvocato. Un anno dopo il loro arresto, avvenuto nell’ambito delle misure restrittive contro gli attivisti per i diritti umani, Ni e suo marito Dong Jiqin sono stati condannati lo scorso aprile rispettivamente a due anni e otto mesi e a due anni di carcere per la loro lotta contro gli espropri forzati. Nel processo di primo grado Ni, rimasta disabile a causa di violenze subite in prigione in passato, e Dong, erano stati accusati di aver “creato instabilità'” e “distrutto proprietà pubblica e privata”. Ni Yulan era stata anche accusata di frode, ma questa incriminazione è caduta oggi in appello e la sua condanna ridotta a due anni e sei mesi, ha detto il suo avvocato Cheng Hai. La sentenza del marito di Yi è stata invece confermata.
Riduzione simbolica per la pena a Ni Yulan
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